Rifiuto

materiale non voluto e/o non utilizzato

Rientrano sotto la definizione di rifiuti tutte quelle sostanze o oggetti che risultano di scarto o avanzo alle più svariate attività umane.

Rifiuti dentro a un cassonetto

Secondo la parte IV Testo Unico Ambientale (DL n° 152 del 3 aprile 2006, "Nuove norme in materia ambientale" dall'art. 177 all'art 266. [1]), che rappresenta il riferimento normativo di settore per l'Italia, rientrano tra i rifiuti le seguenti sostanze:

  • Residui di produzione o di consumo in appresso non specificati
  • Prodotti fuori norma
  • Prodotti scaduti
  • Sostanze accidentalmente riversate, perdute o aventi subito qualunque altro incidente, compresi tutti i materiali, le attrezzature, eccetera, contaminati in seguito all'incidente in questione
  • Sostanze contaminate o insudiciate in seguito ad attività volontarie (a esempio residui di operazioni di pulizia, materiali da imballaggio, contenitori, ecc.)
  • Elementi inutilizzabili (a esempio batterie fuori uso, catalizzatori esausti)
  • Sostanze divenute inadatte all'impiego (a esempio acidi contaminati, solventi contaminati, sali da rinverdimento esauriti)
  • Residui di processi industriali (a esempio scorie, residui di distillazione)
  • Residui di procedimenti antinquinamento (a esempio fanghi di lavaggio di gas, polveri di filtri dell'aria, filtri usati)
  • Residui di lavorazione/sagomatura (a esempio trucioli di tornitura o di fresatura)
  • Residui provenienti dall'estrazione e dalla preparazione delle materie prime (a esempio residui provenienti da attività minerarie o petrolifere)
  • Sostanze contaminate (a esempio olio contaminato da PCB)
  • Qualunque materia, sostanza o prodotto la cui utilizzazione è giuridicamente vietata
  • Prodotti di cui il detentore non si serve più (a esempio articoli messi fra gli scarti dell'agricoltura, dalle famiglie, dagli uffici, dai negozi, dalle officine, ecc.)
  • Materie, sostanze o prodotti contaminati provenienti da attività di riattamento di terreni
  • Qualunque sostanza, materia o prodotto che non rientri nelle categorie sopra elencate

I rifiuti vengono classificati, in base all'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le loro caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi.

Rifiuti speciali

Sono considerati rifiuti speciali tutti i rifiuti provenienti da attività produttive, indipendentemente dalla loro pericolosità e qualità merceologica.

A seconda della loro merceologia possono essere:

  • assimilabili agli urbani, e quindi smaltiti in impianti destinati anche agli RSU;
  • tossico-nocivi e quindi destinati al trattamento in appositi impianti;
  • inerti o putrescibli, destinati al trattamento in impianti di compostaggio.

Rifiuti urbani

Sono rifiuti urbani (o rifiuti solidi urbani, RSU):

  1. a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;
  2. b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'articolo 198, comma 2, lettera g);
  3. c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;
  4. d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;
  5. e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali;
  6. f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), e) ed e).

Umido

L'espressione umido, relativamente ai rifiuti solidi urbani, indica la frazione merceologica di questi caratterizzata da materiale organico, come ad esempio lo scarto di frutta e verdura. Tale frazione è caratterizzata da una notevole deperibilità e dal fatto che, in virtù della sua natura organica, può essere utilizzata nella produzione di compost e biogas, da quest'ultimo tramite reforming catalitico a vapore, si può ottenere anche syngas (cioè gas di sintesi).

  Lo stesso argomento in dettaglio: Gestione dei rifiuti.

Voci correlate

Note

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