Appunti di lavoro

* [http://esercito.forumfree.it/?t=41895499 Sito EI: Gli arditi - 1917]

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5°Reggimento bersaglieri
 
stemma araldico
Descrizione generale
Attivo31 dicembre 1861 - maggio 1943
Nazione Regno d'Italia
Servizio Regio Esercito
TipoBersaglieri
FanteriaLeggera (1861-1936)
Motorizzata (1936-43)
Dimensione[vedi qui]
Soprannome[vedi qui]
Patrono[vedi qui]
Motto'Nulla Via Impervia'
ColoriCremisi
MarciaFlik Flok
Battaglie/guerre[vedi qui]
Anniversari18 giugno, fondazione del Corpo
Decorazioni           
Parte di
[vedi qui]
Simboli
fregio per cappello piumato 
fiamme cremisi  
Fonti citate nel corpo del testo
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Il 5° Reggimento bersaglieri è stata una unità del Regio Esercito Italiano attiva tra il 1861 e il 1943, il suo motto è «Nulla Via Impervia».

Storia

_Le origini

Il 16 aprile 1861 viene formato a Cuneo il Comando dei Bersaglieri del V° Corpo d'Armata. Immediatamente trasferito nella nuova sede di Livorno dal 31 dicembre assume la denominazione di 5° Reggimento Bersaglieri.

La riorganizzazione del Corpo E' il 24 Gennaio 1861 quando emana i Decreti con le disposizioni per l'organizzazione dell'Armata [1] per effetto dei quali

con compiti prevalentemente amministrativi e disciplinari.

che raggiunge immediatamente la sua nuova sede

ognuno dei quali amministre- rebbe sei battaglioni attivi e uno di deposito. Eraco insomma formati sei gruppi di bersaglieri a cui di reggimenti non mancava che il nome; ed anche que- sto venne loro dato il 31 dicembre 1861, pur lascianio ai singoli battaglioni la loro autonomia tattica e il loro numero progressivo. ') La forza di cadur reg- gimento venne fissata a 4048 uIDciali e soldati, e cosi quella di tutti i bersaglieri a 24,288 uomini

Per mantenere l'unità d'istruzione e di tradizioni in tutti i reggimenti, fu poco dopo istituita in Livorno una scuola normale de' bersaglieri, abolita dal nónistro Govone il 17 luglio 1870.

  • ) Ciascun reggimento: ufficiali 141; l)assa-forza 3907;

totale 4048. Ciascun battaglione attiro (4 compagnie e stato maggiore) : ufficiali 19 ; bassa-forza 609 ; totale 628.

Ciascun battaglione deposito: ufficiali 27; bassa-forza 253; totale 280. Ciascuna compagnia : ufficiali 4 ; bassa-forza 149 ; totale 153. Sciolti i corpi d'esercito e le divisioni attive,! sei reggimenti vennero composti e stanziati come segue:

lo Regg. a Cuneo : battaglioni 1% 9«, 13», 19% 21», 27°

2«, 4% 80, 10% 15», 17°

» 3", 5», 18% 20% 23% 25« 

» 6% 7% 11% 12% 22% 26»

14% 16% 24% 34% 35% 36« 

28% 29% 30«, 31% 32% 33»

Ogni reggimento aveva, oltre il colonnello, un luogotenente

colonnello.

pagg 183-184 storia dei bersaglieri.


STOBIA. DEI BEB3A0LIBBT

Al comando dei reggimenti vennero chiamati i colonnelli Pallavicini, Bori, Soldo, Volpelandi, Fio- ruzzi e De Rossi, ai quali ulUmi succedettero quasi subito i coionnelli Ratti e Torre. Di questi ufficiali, il Pallavicini, il Soldo, il Ratti e il Torre avevano fatto la campagna del 18>9 come semplici capitani; gli altri come maggiori. Nel tempo stesso abbando- navano il corpo, per assumere il comando di altret- tanti reggimenti dì fanteria, il Negri, il Sacco, il Radicati di Passerano, il Ferrari ed altri ancora, che erano pure capitani a quell'epoca; e de' capi di battaglione del 1859, già da qualche tempo erano colonnelli il Radicati di Priraeglio, il Bonardelli, r Angelino e il Vivaldi, mentre il Chiabrera, il Bos- soli, il Bertaldi e il Balegno vestivano già l'uniforme di generale. Al comando poi dei nuovi battaglioni — due dei quali, il 3.5' e il 36°, non furono costi- tuiti se non ai 1° gennaio 18G2 — vennero chiamafi i maggiori Bonetti, Rossi Emanuele, Gandolfo, Guar- di, Rossi Ferdinando, Pescetto, Rey, Devecchì e Vi-


lli.


Contro il brigantaggio vennero appunto impie- gati, fra gli altri, tutti i battaglioni bersaglieri più recentemente formati. Mentre quelli die avevano


STOBIA DEI BER8A.QLIBRI

preso parte alle campagne del 1860-61, ad eccezione del 1° e del 24°, venivano richiamati nell'Alta Italia od inviati in Sicilia, il 17°. il 18°, il 19', il 20-, ili 28°, il 29°, il 30°, il 31°, il 32°, il 33°, e poi il 34", > appena organizzati, si spedivano nel Napoletano, per farpi le loro prime prove; e siccome non tarda- rono a raggiunserli varii da' battaglioni antichi, quali li 2° e il 13', il 25 settembre 1S61 erano in quelle provincia 17 battaglioni, la metà appunto di tutto il corpo.

Alle sue dipendenze oltre ad un battaglione deposito e al XXXIV battaglione di recente formazione, il XXIV battaglione (costituito nel 1860) e alcune unità che già si erano distinte durante la Campagna centro meridionale del 1860-61 conclusa con l'annessione al Piemonte di alcuni territori del Regno delle Due Sicilie e dei legati pontifici di Marche e Umbria. Il XIV battaglione (1959) due volte decorato per gli assalti compiuti nei pressi di Ancona e Gaeta e il XVI battaglione (1959) anch'esso decorato per i fatti di Gaeta.

_Terza guerra d'indipendenza

Successivamente passano sotto le sue dipendenze i battaglioni XXIII (1865, proveniente dal disciolto 4° Reggimento Bersaglieri), XXXIV (1865, di nuova costituzione), XLV (attivo dal 1866 al dicembre 1870), L (attivo solo tra l'agosto e il dicembre 1866).

_Presa di Roma

Il 1 gennaio1871 cede al 10° Reggimento Bersaglieri di nuova costituzione i battaglioni XVI, XXXIV, XXXV e XXXVI assumendo finalmente una fisionomia operativa con alle sue dipendenze i battaglioni XIV, XXII, XXIV e XXXIX che assumono numerazione I, II, III e IV. Il 16 settembre 1883 vede sciolto il IV battaglione e il 18 giugno 1886 i rimanenti tre tornano alla loro denominazione originale di XIV, XXII e XXIV.

Cina

Una sua compagnia nel 1900-1901 prende parte alla spedizione in Cina.

 
Il colonnello Luigi Agliardi nel 1911

Libia

Partecipa alla campagna coloniale del 1895 con 17 ufficiali e 451 uomini, alla campagna di Libia del 1911.

Il 1 ottobre 1910 incorpora il V battaglione ciclisti attivo fino al novembre 1919.

_Guerra 1915-1918

vedi IV Corpo d'armata della 2° armata

All'inizio delle ostilità 1915-18 costituisce il LXXII Reparto d'Assalto Bersaglieri e il XLVII battaglione autonomo. Il suo XXII battaglione che allo scoppio della guerra è impegnato nella Campagna di Libia, viene sostituito in seno al Reggimento dal XLVI battaglione (che fino al dicembre 1915 assumerà numerazione XXII bis). Nel corso del conflitto l'unità sarà impiegata in seno a divisioni di fanteria fino al 1 marzo 1918 quando verrà inquadrata insieme al 19° Reggimento Bersaglieri dando vita alla V Brigata Bersaglieri.

Il V Battaglione ciclisti opererà invece per l'intero conflitto come unità autonoma guadagnando sul Carso una medaglia d'argento al V.M. per i combattimenti presso Q.144 ad est di Monfalcone e una medaglia di bronzo al V.M. per la difesa di Monte Melago.

Al termine del conflitto il 5° Reggimento Bersaglieri rimane in Venezia Giulia fino al 20 maggio 1920 quando viene trasferito nella sua nuova sede a Mantova. In luglio avendo sciolto il XLVI battaglione e avendo lasciato il XIV battaglione in sede, il Reggimento con il solo XXIV battaglione torna al confine orientale dove ricevuti i battaglioni VIII e XII (provenienti rispettivamente dal 7° ed 8° Reggimento) forma unitamente al 11° Reggimento Bersaglieri una brigata provvisoria col compito di vigilare la linea di armistizio. [1]

_Tra le due guerre

Il 5 febbraio 1921, restituiti i battaglioni VIII e XII ai reggimenti di provenienza, l'unità raggiunge la nuova sede ad Imperia.Il 23 aprile 1923 essendo tornato effettivo il XXIV battaglione (ridotto a quadro nel 1922) il Reggimento è formato dai battaglioni XIV e XXIV ed effettivi del XLVI ricostituito in formazione quadro (ma nuovamente sciolto l'anno successivo). Nel luglio 1924 il 5° Reggimento è trasformato in reggimento ciclisti e il XXIV battaglione prende il numerico XXII. La legge ordinativa 11 marzo 1926 ne conferma la composizione: comando, battaglioni XIV e XXII e deposito.

Il 19 marzo 1936 il XIV battaglione diventa motomitraglieri mentre il XXII battaglione autoportato. Assegnato alla I° Brigata Motomeccanizzata (che nel 1937 diverrà Brigata Corazzata). Il 15 luglio 1937 altre variazioni: il Reggimento oltre ai due battaglioni motorizzati (XIV e XXII) inquadra una compagnia motociclisti, due compagnie controcarri da 47/32 autocarrate e un autoreparto.

_Seconda guerra mondiale

Il 7 aprile 1939 il XIV battaglione sbarca a Durazzo. Dal 20 aprile il 5° Reggimento unitamente al 31° Reggimento fanteria carrista e al 131° Reggimento artiglieria corazzata è inquadrato nella Divisione corazzata Centauro. Il 28 ottobre 1940 il 5° Reggimento si ricongiunge al XIV battaglione e da seguito al tentativo di invasione della Grecia operando con efficacia a Ponte Perati, Daliana, Delvinaki e Borgo Tellini. Nel marzo 1941 operando sul fronte albanese-iugoslavo conquista Spalato, Ragusa e Cettigne. E di nuovo sul fronte greco occupando nell'aprile del 1941 Argirocastro. Lo stesso mese i suoi due battaglioni fanno ritorno in Albania.

Dal 1 settembre 1941 muta organico comprendendo il XIV e il XXIV battaglione autoportato, il XXII battaglione armi di accompagnamento e contraerei, una compagnia motociclisti, autoreparto. Nel dicembre 1942 viene destinato in Africa Settentrionale dove prende parte alla battaglia del passo di Kasserine, di quello di Hamura. Mantenendo per due settimane le posizioni ad El Guettar e ad El Mareth e sostenendo per giorni combattimenti corpo a corpo nel settore di Kairouan. Il 30 aprile 1943 il 5° Reggimento è ridotto a 500 uomini. Nei combattimenti a sud ovest di Tebessa cade il Comandante del Reggimento Col. Bonfatti M.A.V.M.

Aggregati alla V Armata tedesca il 5°, il 10° Reggimento Bersaglieri e il battaglione Befile della San Marco combattono fino all'esaurimento delle munizioni. Alle 18.00 dell'11 maggio 1943 in terra tunisina termina con la resa dei pochi superstiti la battaglia di Capo Bon e con essa la storia del 5° Reggimento Bersaglieri.

quando a seguito della sua sostanziale disgregazione conseguente ai combattimenti sul fronte dell'Africa settentrionale fu sciolta in Tunisia nel maggio 1943.

La resistenza

Tra i martiri della guerra partigiana il bersagliere del 5° Renato Bindi che abbandonato il proprio reparto il 10 gennaio 1944 si unisce ad un distaccamento della 21ª Brigata Garibaldi "Spartaco Lavagnini". Catturato e condannato a morte l'11 marzo 1944 a Siena sarà giustiziato un mese più tardi, all'età di 19 anni. [2]

_Dal dopoguerra ad oggi

Il 15 aprile 1977 dalla trasformazione del 16° Battaglione Fanteria "Savona" si costituisce ad Albenga presso la caserma "Piave" il 14° Battaglione Bersaglieri "Sernaglia" al quale vengono affidate la bandiera e le tradizioni di valore del 5° Reggimento Bersaglieri. Svolge compiti di addestramento per la fanteria destinata alle unità della Divisione Corazzata "Ariete". L'unità viene soppressa il 30 dicembre 1989.

La bandiera del 14° Battaglione che fu del 5º Reggimento Bersaglieri è custodita dal 20 dicembre 1989 presso il Sacrario delle bandiere del Vittoriano in Roma.

_Campagne di guerra e fatti d'arme

Lotta al brigantaggio

Terza guerra d'indipendenza italiana
Presa di Roma (unità d'italia)
Guerra d'Eritrea
Corpo di spedizione italiano in Cina
Guerra italo-turca (Libia)
Prima guerra mondiale
Campagna di Albania
Seconda guerra mondiale

Campagna Centro Meridionale (1860-61):

  • Stato Pontificio: Perugia, Ancona;
  • Regno delle Due Sicilie: Mola di Gaeta, Gaeta;

Lotta al brigantaggio

Terza guerra d'indipendenza (1866): Ponte di Versa

Presa di Roma (1870): XVI, XXXVI, XXXIV e XXXV btg.

Eritrea (1895-96): concorre alla formazione dei btg. I, II, IV e V con 17 uff. e 451 soldati. I e II btg.: Adua

Cina (1900-01): 7° Compagnia inquadrata nel corpo internazionale

Libia (1911-12): fornisce a corpi e servizi mobilitati 5 uff. e 431 soldati

Prima Mondiale (1915-18):

  • 1915: Isonzo: S.Lucia, Alture di Potzelo (feb-apr) - M.Mrzli (nov)
  • 1916: Isonzo: Dolje, M.Mrzli, M.Vodil (feb-apr) - Asiago: M.Lemerle, Magnaboschi, Kaberlaba (giu) - Carso: Monfalcone, q.85, q.121 (ago), Nova Vas, q.208, Jamiano, q.144 (sett)
  • 1917: M.Gallio, M.Sisemol, M.Melago, Col. del Rosso (nov-dic)
  • 1918: M.Valbella (giu), Sernaglia

Africa Orientale (1935-36): trasferisce al 3° Reggimento Bersaglieri 51 soldati

Albania (1939): comando reggimento e XIV btg.

Seconda Mondiale (1940-43):

  • 1940-41: fronte albanese-jugoslavo
  • 1942-43: Africa settentrionale - Libia, Tunisia

_Sedi

  • Cuneo (1861)
  • Livorno (1861-72)
  • Capua (1872-75)
  • Napoli (1875-79)
  • Ravenna (1879-82)
  • Torino (1882-87)
  • Palermo (1887-91)
  • Treviso (1891-95)
  • Roma (1895-1901)
  • Bologna (1901-08)
  • Ancona (1908-14)
  • San Remo (1914-15)
  • Istria (1919)
  • Trieste (1919-20)
  • Mantova (1920-21)
  • Imperia (1921-27)
  • Siena (1927-43)

_Comandanti

  • Col. Ernesto Fioruzzi
  • Col. Giuseppe Ratti
  • Col. Federico Bosco di Ruffino
  • Col. Lucchino del Mayno
  • Col. Felice Sismondo
  • Col. Michele del Giudice
  • Col. Giovanni Sitzia
  • Col. Giuseppe Mignone
  • Col. Pietro Frugoni
  • Col. Enrico Ventura
  • Col. Alessandro Panizzardi
  • Col. Giuseppe Testori
  • Col. G.Battista Gamerra
  • Col. Gino Gotti
  • Col. Adolfo Marchetti
  • Col. Giulio Latini
  • Col. Sigimondo Monesi
  • Col. Eugenio di Maria
  • Col. Enrico Novelli
  • Col. Roberto Raggio
  • Col. Giovanni Madon
  • Col. Alberto Angiolini
  • Col. Giacinto Melchioni
  • Col. Vincenzo Robaudi
  • Col. Gregorio Disperati
  • Col. Giuseppe Ulbrich
  • Ten. Col. Enrico Boaro (int.)
  • Col. Augusto Vacani
  • Col. Livio Anelli
  • Col. Nicolangelo Carmineo
  • Col. Mario Fattori
  • Col. Enrico Duranti
  • Col. Ugo Rao-Torres
  • Col. Gioacchino Solinas
  • Col. Giuseppe Azzaro
  • Col. Alfredo Ramondini
  • Col. Luigi Bonfatti
  • Col. Vincenzo Vittoria

_Organico e dipendenze

_Onorificenze

_Decorazioni alla Bandiera di Guerra

«Conferita con R.D. il 5 giugno 1920 Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace , domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia.»
— Guerra 1915-18[3][4]
«Conferita con R.D. il 29 ottobre 1922 (al V Btg. Ciclisti) Assaltava con impeto eroico una fortissima posizione carsica, aprendosi il varco nei reticolati, a prezzo di purissimo sangue, e, in concorso con altri reparti, ne manteneva l'occupazione in tre giorni di epica lotta, malgrado i violenti bombardamenti, e i ritorni offensivi del nemico.»
— Carso, q.144 ad est di Monfalcone, 14, 15, 16 settembre 1916
«Conferita con R.D. il 3 ottobre 1860 (al XIV Btg. Bers.) Per essersi lodevolmente diportato nell'assalto di Ancona e fatto d'Armi di Borgo fuor Porta Farina»
— Ancona, 29 settembre 1860
«Conferita con R.D. il 1 giugno 1861 (al XIV Btg. Bers.) Per essersi distinto all'attacco e presa di Mola di Gaeta»
— Mola di Gaeta, 4 novembre 1860
«Conferita con R.D. il 12 giugno 1861 (al XXIV Btg. Bers.) Per essersi distinto alla presa di Mola di Gaeta»
— Mola di Gaeta, 4 novembre 1860
«Conferita con R.D. il 5 giugno 1920 Dopo aver per tre settimane strenuamente difeso un importante caposaldo delle nostre linee contro forze soverchianti, lanciato alla controffensiva, riconquistava, con grande valore ed a prezzo di gravissimi sacrifici, una posizione di cui il nemico era riuscito ad impossessarsi.»
— Stenfle, 15 novembre - 7 dicembre 1917; Monte Melago, 24-25 dicembre 1917

_Decorati di Medaglia d'Oro al Valor Militare

 
Valor militare gold medal - old style BAR
  • Capitano ALESSANDRO GROSSO CAMPANA (XIV btg.): Mola di Gaeta, 4 novembre 1860
  • Maggiore PIETRO BRUNETTA D'USSEAUX (XXIV btg.): Palermo, 19 settembre 1866
  • Maggiore GIACOMO PAGLIARI (XXXIV btg.): Roma, 20 settembre 1870
 
 
Valor militare gold medal BAR

_Insegne e Simboli

  • Il Reggimento indossa il fregio dei Bersaglieri in metallo di colore oro: bomba da granatiere con fiamma a sette lingue, cornetta da cacciatore e due carabine intrecciate. A differenza dei trofei delle altre armi, dove la fiamma sale dritta, quella del Bersagliere è inclinata, fuggente, quasi a rappresentare la corsa, l'assalto… la vita e la generosità. <<< numerazione rgt - btg
  • Le mostrine del Reggimento sono le fiamme a due punte di colore cremisi comuni a tutte le unità della specialità; alla base della mostrina si trova la stella argentata a 5 punte bordata di nero, simbolo delle forze armate italiane.
  • Flik Flok
  • cordelline (?)
  • sciabola (dopo crimea)
  • fez (dopo crimea)
  • guanti neri (?)
  • il basco nel 1948 il foulard arriverà nel 1961

_Stemma Araldico

Con Decreto del 7 settembre 1977 (aggiornato in base a quanto disposto dallo SME con Circolare 121 in data 9 febbraio 1987) viene attribuito al 5° reggimento bersaglieri lo stemma araldico come di seguito descritto:

_Descrizione

a. (scudo): inquartato: il primo d'azzurro, a due sciabole d'argento in decusse quella di destra a lama dritta, quella di sinistra a lama ricurva; il secondo di rosso, al silfio d'oro reciso; il terzo di rosso, all'elmo di Skanderbeg d'oro; il quarto d'azzurro, alla burella ondata abbassata d'argento, sormontata da un monte all'italiana di tre cime dello stesso. b. (corona turrita). c. (ornamenti esteriori):

  • lista bifida: d'oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto: "NULLA VIA IMPERVIA";
  • onorificenza: accollata alla punta dello scudo con l'insegna pendente al centro del nastro con i colori della stessa;
  • nastri rappresentativi delle ricompense al Valore: annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo.
_Sintesi della blasonatura

Sopra i colori azzurro e rosso, simboleggianti il valore e il sacrificio sono evidenziati:

  • nel 1° quarto: la partecipazione alle campagne risorgimentali;
  • nel 2° e 3° quarto: la presenza del reggimento sui fronti dell'Africa Settentrionale (silfio) e albanese (elmo dell'eroe nazionale d'Albania) durante la seconda guerra mondiale;
  • nel 4° quarto: la partecipazione alla guerra 1915-18 sul fronte dell'Isonzo e sugli Altopiani.

_Festa del reggimento

  • La festa del reggimento come per tutti i reggimenti bersaglieri, cade il 18 giugno, anniversario della costituzione del Corpo (1836).
  • Il motto latino del Reggimento può essere tradotto in "Nessuna via è inaccessibile".(nulla via invia) <<< da verificare
  • Patrona del Corpo è la B.V. Maria del Cammino (8 settembre) [6] comunemente venerata anche come Madonna del Buon Cammino. >>> come la Brigata Sassari.Madonna del Buon Cammino
  • Associazioni Combattentistiche e D'Arma
  • Soprannome fanti piumati

_Note

  1. ^ Le uniformi dei bersaglieri nel periodo 1915-18 - visto 10 settembre 2017.
  2. ^ Scheda di Renato Bindi sul sito ANPI - visto 8 settembre 2017.
  3. ^ Scheda dal sito del Quirinale - visto 8 settembre 2017.
  4. ^ L'ordine militare venne assegnato a quasi tutte le unità di fanteria che parteciparono alla prima guerra mondiale.
  5. ^ Scheda di Mario Musco sul sito del Quirinale - visto 8 settembre 2017.
  6. ^ Ordinariato militare d'Italia - Patroni - visto 9 settembre 2017.

_Bibliografia

  • P. Fea, Storia dei bersaglieri: con alcune idee sul loro impiego in guerra del generale Alessandro Lamarmora, Firenze, Tipografia della Gazzetta d'Italia, 1879 [2]
  • F. Dell'Uomo, A. Chiusano, L'esercito Italiano verso il 2000 - I corpi disciolti - Vol.2, Roma, Edizione Uff. Storico Stato Maggiore dell'Esercito, 2001. pp.479-482.[3][4][5][6]
  • F. Montagnini, Raccolta delle disposizioni relative all'organizzazione dell'armata, Torino, Fratelli Fodratti Editori, 1859.[7]
  • F. Argenterio, Le Armi della Fede, Roma, Editrice Pontificia Università Gregoriana, 1999. pp.53-55.[8]
  • Gen. Della Rocca, Relazione sulle operazioni del quinto corpo d'armata nella campagna dell'Umbria e delle Marche a S.E. il Generale Fanti, Torino, Estratto dalla Gazzetta Ufficiale del Regno n.253 del 1860, 1860.[9]

Voci correlate

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  • [[]]

Collegamenti esterni

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