Edith Windsor

attivista statunitense

Edith Windsor, nata Schlain (Filadelfia, 20 giugno 1929Manhattan, 12 settembre 2017), è stata un'attivista statunitense.

Edith Windsor al DC Pride 2017

Era la principale querelante nel caso United States contro Windsor, che ha stravolto con successo la Sezione 3 del Defense of Marriage Act. Il caso è stato considerato una vittoria giuridica storica per il movimento a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso negli Stati Uniti d'America.[1]

Biografia

Infanzia e formazione

Windsor è nata a Filadelfia. I genitori erano James e Celia Schlain, una famiglia povera di immigrati ebrei russi. Era la più giovane di tre figli.[2][3] Durante la sua infanzia, la sua famiglia ha subito le conseguenze della Grande depressione e suo padre ha perso il suo negozio di caramelle e gelati e la loro casa sopra il negozio.[4][5] A scuola, a volte ha subito l'antisemitismo.[2][6] Durante la scuola, ha avuto dei fidanzati della sua età, ma ha detto più tardi che ricorda di aver avuto una cotta per le ragazze.[2][7]

Windsor ha conseguito la laurea alla Temple University nel 1950.[5][8] Nel 1955, ha iniziato a seguire un master in matematica, che ottenne all'Università di New York nel 1957.[2][5][6] Poi ha iniziato a lavorare all'IBM, dove ha lavorato per i successivi 16 anni. Durante questo periodo, ha trascorso due semestri studiando matematica applicata all'Università di Harvard tramite una borsa IBM.[5]

Carriera

Mentre frequentava la New York University, Windsor ha lavorato per il dipartimento di matematica dell'università, inserendo dati nel loro UNIVAC. Ha anche lavorato come programmatrice alla Combustion Engineering Inc., dove lavorava con fisici e coll'UNIVAC.[6][9]

Dopo aver conseguito la laurea magistrale in matematica nel 1957 presso la New York University, Windsor ha iniziato a lavorare nelle posizioni senior, tecniche e manageriali, dell'IBM nel 1958.[2][10] Il suo lavoro era principalmente rivolto all'architettura dei calcolatori, alla implementazione di sistemi operativi e alla elaborazione del linguaggio naturale. Nel maggio del 1968, ha raggiunto la posizione tecnica di più alto livello presso l'IBM, Senior Systems Programmer.[6] Ha ricevuto il primo PC IBM consegnato a New York City.[9] Tuttavia, la società ha respinto il suo modulo di assicurazione che nominava Spyer come beneficiaria.[6] Nel 1975, IBM ha spostato il gruppo di Windsor fuori zona, e lei ha richiesto il trattamento di fine rapporto per concentrarsi maggiormente sul suo attivismo.[6]

Attivismo

Di ritorno da un viaggio in Italia nel 1969, Windsor e Spyer appreserò che i moti di Stonewall si erano verificati la notte prima. Negli anni successivi la coppia ha partecipato pubblicamente a marce e eventi LGBT.[11] Hanno prestato anche loro Cadillac Cabriolet alle organizzazioni LGBT.[6]

Dopo aver lasciato l'IBM nel 1975, ha aumentato il suo coinvolgimento nelle organizzazioni LGBT.[2][6] Ha svolto attività di volontariato per la Gay & Lesbian Advocates & Defenders, la East End Gay Organization[2], il LGBT Community Center, i 1994 Gay Games New York e ha aiutato a fondare la Old Queers Acting Up, un gruppo di improvvisazione che utilizza scenette per affrontare le questioni di giustizia sociale. Ha fatto parte del consiglio di amministrazione del Services & Advocacy for GLBT Elders (SAGE) dal 1986 al 1988 e dal 2005 al 2007.[6][9]

Windsor ha continuato ad essere una sostenitrice dei matrimoni omosessuali negli anni seguenti il caso United States contro Windsor. Ha aiutato la senatrice Dianne Feinstein e il deputato Jerrold Nadler a presentare il Respect for Marriage Act in una conferenza stampa a Washington nel 2011.[6]

Note

  1. ^ È morta Edith Windsor, attivista per i matrimoni gay, in Il Post, 13 settembre 2017. URL consultato il 13 settembre 2017.
  2. ^ a b c d e f g (EN) Eliza Gray, Edith Windsor, The Unlikely Activist, in Time. URL consultato il 13 settembre 2017.
  3. ^ Naomi Zeveloff, Edith Windsor, in The Forward. URL consultato il 13 settembre 2017.
  4. ^ Windsor Amended Complaint, su stanford.app.box.com. URL consultato il 13 settembre 2017.
  5. ^ a b c d Affidavit of Edith Schlain Windsor (PDF), su nyclu.org, United States District Court Southern District of New York (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2011).
  6. ^ a b c d e f g h i j Jill Hamburg Coplan, When a Woman Loves a Woman, su nyu.edu, NYU Alumni Magazine.
  7. ^ (EN) Meet The 83-Year-Old Taking On The U.S. Over Same-Sex Marriage, in NPR.org. URL consultato il 13 settembre 2017.
  8. ^ At Temple, an alumna once closeted gets a hero's welcome back, in Philly.com. URL consultato il 13 settembre 2017.
  9. ^ a b c Edie Windsor Profile, su ediewindsor.com. URL consultato il 13 settembre 2017.
  10. ^ (EN) Adam Gabbatt, Edith Windsor and Thea Spyer: 'A love affair that just kept on and on and on', in The Guardian, 26 giugno 2013. URL consultato il 13 settembre 2017.
  11. ^ (EN) Robert D. McFadden, Edith Windsor, Whose Same-Sex Marriage Fight Led to Landmark Ruling, Dies at 88, in The New York Times, 12 settembre 2017. URL consultato il 14 settembre 2017.