Discussione:Oganesson


Ultimo commento: 7 anni fa, lasciato da Mess in merito all'argomento Ancora sul nome

Suggerisco questa pagina web per contattare gli individui competenti di nomenclatura chimica in Italia: http://www.cnr.it/sitocnr/IlCNR/Attivita/Attivitainternazionali/Mobilita_file/OSIview.html?id=42  ᚪᛋᚦᚩᚾᛏ (Asþont) | Discussioni  14:59, 8 set 2016 (CEST)Rispondi

nella tabella di destra il prodotto del decadimento è l'ununhexio invece nel testo è l'ununquadio Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 84.222.13.159 (discussioni · contributi) 18:10, 16 ago 2011 (CEST).Rispondi

Nome

Questo elemento non è ancora stato inserito nella tavola e non ha un nome "ufficiale" ma se ne trova traccia in una nota http://pac.iupac.org/publications/pac/pdf/2003/pdf/7510x1601.pdf con il nome di Ununoctium così come è chiamato in molte altre wiki. Come mai in italiano è stato cambiato in Ununoctio? Esistono fonti in merito? --Assianir (msg) 22:20, 4 apr 2014 (CEST)Rispondi

Quasi tutti gli elementi in inglese finiscono in ium, il 90% circa... Seaborgium per esempio, quindi vengono italianizzati in un certo senso, in Seaborgio... Altrettanto Ununoctium-->Ununoctio. Guarda ad esempio la tavola periodica in inglese e poi quella in italiano. --MarsPF2 (SMS) 23:21, 4 apr 2014 (CEST)Rispondi
Ho capito, anche se i nomi derivano dal latino e quasi tutte le lingue si adeguano a ium finale, in italiano e forse spagnolo, tendiamo a modificarli. Ma non esiste un organo istituzionale in italiano? Proseguiamo quindi per prassi?--Assianir (msg) 12:52, 5 apr 2014 (CEST)Rispondi
[@ Assianir] Ciao, mi sono appena informato in proposito. Sì, esiste un organo istituzionale italiano affidato alla IUPAC. Esso è il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Attendiamo quindi una pubblicazione dei nomi definitivi inglesi da parte della IUPAC e delle versioni italiane da parte del CNR per la fine del 2016.  ᚪᛋᚦᚩᚾᛏ (Asþont) | Discussioni  14:43, 8 set 2016 (CEST)Rispondi

Ancora sul nome

Il nome proposto dalla IUPAC è "oganesson", affermando che gli elementi del gruppo 18 devono avere nomi che finiscono in -on (neON, argON, kryptON, xenON, radON). In italiano, questi elementi si chiamano rispettivamente neON, argON (o argO), kriptON (o kriptO), xenON (o xenO), radON. Perchè, allora, nella pagina italiana di Wikipedia lo si è chiamato "oganessio"? Per uniformarlo ai nomi degli altri elementi del gruppo bisognerebbe chiamarlo "oganesson" oppure "oganesso".

Lo stesso problema si pone per l'elemento 117, il cui nome proposto dalla IUPAC è "tennessine". In inglese, tutti gli alogeni hanno il nome che finisce in -ine (fluorINE, chlorINE, bromINE, iodINE, astatINE) e l'elemento 117 segue la stessa regola. Ma in italiano, i nomi degli alogeni mantengono le stesse radici e finiscono in -o! FluorO, clorO, bromO, iodiO, astatO. Seguendo la stessa regola, si deve tenere la radice (tenness-) e aggiungere una O, per ottenere "tennesso". Perchè invece è stato chiamato tennessINIO?

Devil Master (msg) 00:24, 14 giu 2016 (CEST)Rispondi

Grazie per la segnalazione. Probabilmente un errore di traduzione dall'inglese. --Daniele Pugliesi (msg) 14:51, 14 giu 2016 (CEST)Rispondi
No, perché la radice di "iodio" è "iod" (IODine in inglese e "ΙΟΕΙΔής" in greco antico), quindi "iodIO" ha desinenza in "io" e non rispetta la regola della desinenza in "o" Memnone di Rodi Κώνσυλτα λ΄ωράκολο 10:22, 21 lug 2016 (CEST)Rispondi
Non capisco che c'entra la tua risposta sullo iodio. In ogni caso non dovremmo essere noi di Wikipedia a valutare o decidere i nomi, bensì la stampa ufficiale (anche se c'è il rischio che qualche giornalista sprovveduto copi il nome da Wikipedia senza accertarsi della sua correttezza), quindi bisognerebbe portare qualche fonte in proposito, se esiste. --Daniele Pugliesi (msg) 16:06, 27 lug 2016 (CEST)Rispondi
Come eccellentemente spiegato da Devil Master (discussioni · contributi), a rigore di logica i termini "tennessine" e "oganesson" DOVREBBERO rendere in italiano come "tennesso" e "oganesson" rispettivamente. In assenza di fonti attendibili circa la traduzione (i termini "tennessinio" e "oganessio" mi sembrano opera inventiva di appassionati) i nomi nella Wiki devono restare quelli proposti per l'inglese.  ᚪᛋᚦᚩᚾᛏ (Asþont) | Discussioni  10:29, 8 set 2016 (CEST)Rispondi
Per uniformità segnalo lo stesso dubbio per il Tetrafluoruro di oganessio --Ombra 17:49, 9 set 2016 (CEST)Rispondi
[@ Ombra] Grazie per la segnalazione, ho ripristinato la versione che utilizzava il termine "ununoctio" e segnalato la pagina Tetrafluoruro di ununoctio per un'inversione di redirect.  ᚪᛋᚦᚩᚾᛏ (Asþont) | Discussioni  08:03, 10 set 2016 (CEST)Rispondi
[@ Asþont] Magari prima di spostare non sarebbe stato male chiedere al progetto chimica, in particolare in Discussioni_progetto:Chimica#Nomenclatura_in_italiano_dei_nuovi_elementi_chimici, linkando qualche fonte. Pingo i non intervenuti qui che lo furono in quella discussione, cioè [@ Mess] e [@ Paginazero].--Kirk Dimmi! 09:43, 4 nov 2017 (CET)Rispondi
Allego, a conferma della mia tesi che l’elemento 118 vada chiamato in italiano “oganesso” (seguendo la nomenclatura classica dei gas nobili) o “oganesson” (seguendo quella moderna) un articolo del prof. Gianni Fochi: "Nihonio e i suoi fratelli".  ᚪᛋᚦᚩᚾᛏ (Asþont)  📯 09:47, 4 nov 2017 (CET)Rispondi
Io non ho detto che sia sbagliato, ho consigliato di chiedere, la prossima volta, al progetto, anche solo linkando la discussione qui.--Kirk Dimmi! 09:53, 4 nov 2017 (CET)Rispondi
Ok, ammetto che non ero a conoscenza della discussione sui nomi sul Progetto, non ripeterò l’errore :).  ᚪᛋᚦᚩᚾᛏ (Asþont)  📯 09:57, 4 nov 2017 (CET)Rispondi
Per me non cambia nulla, anzi se si è riusciti a trovare una fonte più autorevole come la Treccani per dirimere la questione, tanto di cappello. C'è da dire, comunque, che per elementi del genere, essendo stati scoperti in tempi recenti ed ufficializzati con nomi in lingua inglese, è naturale che siano sorti dubbi su come tradurre i nomi in lingua italiana; io ho semplicemente reperito come fonte l'articolo del prof. Taddia (sicuramente esperto in materia) per cercare di sistematizzare il tutto, visto che prima regnava il caos (in alcuni casi c'erano ancora i nomi provvisori IUPAC). Inoltre va tenuto presente che non ci sono regole stringenti sui suffissi per gli elementi di un determinato gruppo: per esempio, tra i gas nobili abbiamo l'elio e lo xeno che non terminano in -on, così come tra gli alogeni abbiamo lo iodio, che fino alla scoperta del nuovo elemento 117 era l'unico che terminava per -io anziché in -o. -- Mess what a happiness! 10:52, 4 nov 2017 (CET)Rispondi

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