• Inferno
«Qui con più di mille giaccio:
qua dentro è 'l secondo Federico,
e 'l cardinale ….»

Il poeta, accogliendo le voci sull'ateismo di Federico, assegna all'imperatore la pena che egli attribuisce agli eretici (gli epicurei): trascorrere l'eternità in bare infuocate.

«Io son colui che tenni ambo le chiavi
del cor di Federigo, e che le volsi,
serrando e disserrando, sì soavi
……
e l'infiammati infiammar sì Augusto,
che' lieti onor tornaro in tristi lutti.»

Qui a parlare è l'anima di Pier delle Vigne, segretario e uomo di fiducia dell'imperatore; si suicidò dopo esser stato accusato di aver tramato contro Federico.

«...ma dentro tutte piombo e gravi tanto,
che Federico le mettea di paglia.»

Dante riprende una leggenda secondo la quale Federico II sottoponeva a tortura i rei di lesa maestà coprendoli di piombo e facendoglielo fondere addosso.

  • Purgatorio
«In sul paese ch'Adige e Po riga,
solea valore e cortesia trovarsi
prima che Federigo avesse briga:»
  • Paradiso
«Quest'è la luce della gran Costanza
che del secondo vento di Soave
generò il terzo e l'ultima possanza.»

Dante si riferisce al fatto che Federico fu il terzo e ultimo imperatore appartenente alla Casa di Svevia.

test