Utente:Sciaio/Sandbox

Versione del 13 feb 2018 alle 23:56 di Sciaio (discussione | contributi) (Inizio modifica paragrafo mars 2020)

Progetto e migliorie tecnologiche

 
Infografica di 5 curiosità scientifiche riguardo alla missione Mars 2020

Il rover è basato sull'impronta e struttura di Curiosity,[1] ed è infatti dotato di un generatore termoelettrico a radioisotopi (MMRTG)[2][3], ovvero un generatore di calore ed energia elettrica, basato sul decadimento del plutonio, per alimentare e riscaldare il rover, in quanto la temperatura media sulla superficie di marte è −63 °C[4].

Rispetto a Curiosity, però, il rover sarà dotato di un sistema di atterraggio perfezionato. In particolare si può contare su due evoluzioni, il "Range Trigger" e il "Terrain-Relative Navigation".

Il Range Trigger è il sistema che controlla il timing dell'apertura dei paracadute durante la discesa. Conoscendo la propria posizione rispetto al sito di atterraggio previsto e ritardando o anticipando l'apertura dei paracadute sarà possibile ridurre del 50% l'ellisse di atterraggio, ovvero l'area stimata di arrivo, riducendo quindi i rischi di trovarsi in aree impervie o di scarso interesse. Fino ad oggi i paracadute delle varie sonde arrivate su Marte sono sempre stati aperti appena la capsula raggiungeva una velocità idonea a farlo; con questo sistema invece il paracadute verrà aperto nel momento più utile per avvicinarsi quanto più possibile al sito di atterraggio, ovviamente rimanendo sempre nei parametri di velocità richiesti. Se ad esempio il sistema di controllo si accorgesse che il sito venisse superato, questo comanderà un'apertura anticipata rispetto al momento previsto; nel caso opposto se risultasse un arrivo corto rispetto al sito previsto, l'apertura verrebbe posticipata aumentando la distanza percorsa in caduta.[1][5]

Il Terrain-Relative Navigation è invece un inedito sistema di determinazione delle caratteristiche del suolo nelle ultimissime fasi dell'atterraggio. Il computer che governerà questa fase di missione avrà pre-caricata una mappa in alta risoluzione del sito di atterraggio, realizzata negli anni precedenti dalle sonde attualmente in orbita marziana e contenente a sua volta tutte le aree pericolose o sconsigliate per l'atterraggio. Durante la discesa il rover raccoglierà immagini in rapida successione della zona che sorvolerà e confrontandole con la mappa conosciuta calcolerà la sua posizione e la zona di arrivo stimata. Se la posizione calcolata venisse considerata pericolosa il sistema di navigazione potrà spostare l'atterraggio in un'area preferibile all'interno di un raggio di 300 m. Fino ad oggi moltissime delle aree considerate interessanti per la possibile presenza di tracce di composti biologici o strutture geologiche particolari sono state scartate poiché presentavano possibili pericoli (rocce, pendii, ecc.) per il 99%. Con questo sistema di navigazione però sarà possibile scegliere aree di atterraggio fino ad oggi precluse, permettendo di selezionare aree con pericoli che potranno essere evitati dal Terrain-Relative Navigation.[1][5]

Sempre nella fase di discesa sarà attiva anche la suite di strumenti MEDLI2, ovvero la seconda generazione della suite MEDLI, (MSL Entry, Descent and Landing Instrumentation) che raccoglierà dati quali pressione e temperatura atmosferica e dello scudo termico, permettendo di caratterizzare maggiormente l'atmosfera marziana per le future missioni. Durante l'atterraggio saranno poi attive diverse telecamere, permettendo di riprendere tutte le fasi dell'atterraggio: una telecamera riprenderà i paracadute, una il suolo in basso sullo stadio di discesa, una guarderà in alto verso lo stadio di discesa e un'altra guarderà in basso il suolo. A corredo sarà presente anche un microfono che raccoglierà i suoni durante tutte le fasi.[1][5]

  1. ^ a b c d Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore prendeforma
  2. ^ (EN) Dan Leone, U.S. Plutonium Stockpile Good for Two More Nuclear Batteries after Mars 2020, su spacenews.com, 11 marzo 2015.
  3. ^ DEIS (PDF), su mars.nasa.gov.
  4. ^ (EN) Tim Sharp, What is the Temperature of Mars?, su space.com, 3 agosto 2012.
  5. ^ a b c (EN) Entry, Descent, and Landing Technologies, su mars.nasa.gov.