Jenisch
Il popolo Jenish, rappresenta la terza maggiore popolazione nomade europea, dopo i Rom e i Sinti
Gli Jenisch vivono in Germania (200.000), Svizzera (50.000), Austria (35.000), e in parte della Francia, distribuiti principalmente nel bacino del Reno. Nei paesi di lingua tedesca vengono chiamati Jenische, nelle zone di lingua francese Yeniche. Di costume nomade, sono stati chiamati con termine spregiativo zingari o, per via delle differenze con i Rom, anche zingari bianchi (in tedesco: Weiße Zigeuner, in francese Tziganes blancs).
La loro cultura differisce da quella Rom e dei Sinti, parlano una propria lingua, di origine non chiara, che viene considerata una lingua mista con influssi tedeschi, ebraici e celtici, e qualche prestito dalla lingua Rom. Se l'origine degli Jenish non è certa, essi si autodefiniscono discendenti dei celti. I primi documenti della lingua Jenisch risalgono al XIII secolo.

Gli Jenish sono stati tradizionalmente saltimbanchi, commedianti, musicisti e burattinai. Alcuni artisti di origine Jenish sono diventati famosi a livello mondiale, tra questi:
- I fratelli Marx, comici e attori di cinema di origine mista Jenish ed Ebrea
- Yul Brynner, attore hollywoodiano, vincitore del premio Oscar nel 1957.
- Il violinista cieco Fränzli Waser[1] (1858 - 1895) originario del canton Grigioni e noto a livello locale in Svizzera per aver impresso il proprio stile nella storia della musica Ländler.
Mariella Mehr, nata a Zurigo nel 1947 da famiglia Jenish racconta nei suoi romanzi autobiografici del programma Kinder der Landstrasse attuato dall'associazione svizzera Pro-Juventute dal 1926 al 1972 per il recupero dei bambini di strada che si è tradotto in un dramma nazionale tacciato di genocidio[2][3]. Il programma che ha coinvolto dai 600 ai 2000 bambini Jenish, di fatto allontanati dalle famiglie di origine in tenera età, ed ha visto coinvolta una associazione federale per altre attività benefica, è un tema ancora molto scottante per la coscienza dei cittadini elvetici.