Lampada al plasma
La lampada al plasma (detta anche globo, cupola o più comunemente sfera al plasma) è un particolare dispositivo elettrico luminoso, che si diffuse commercialmente soprattutto intorno agli anni ottanta del XX secolo, essenzialmente per scopi scientifico-didattici o estetico-decorativi. Essa è costituita da un bulbo, di solito una sfera di sottile vetro trasparente (circa Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. di diametro), nel quale sono presenti dei gas inerti a bassa pressione Errore in {{M}}: parametro 1 non è un numero valido.), quindi un grande elettrodo ad alta tensione elettrica al suo centro. All'accensione del dispositivo, l'elevato campo elettrico, combinato alla bassa pressione dei gas inerti, riesce a far sprigionare dei suggestivi filamenti – o scariche luminose – discretamente lunghe, generalmente di colore viola-blu, costituiti principalmente da plasma, ovvero da gas ionizzato, i quali si andranno a scontrare sulla parete interna del vetro.

Storia
Il primo dispositivo elettrico simile comparve per la prima volta intorno al 1890 grazie a Nikola Tesla, nel corso delle sue sperimentazione sulle correnti elettriche ad alta frequenza nei tubi a vuoto in vetro, finalizzate allo studio di fenomeni con alte tensioni elettriche, e che chiamò genericamente "tubi a scarica di gas inerte"[1]. Nel brevetto USA 0514170 ("Luce Incandescente Elettrica", 6 febbraio 1894), Tesla descriverà una lampada ad alta intensità di scarica, utilizzando il bulbo di vetro con l'elemento conduttivo sospeso ed eccitato ad alta tensione grazie alla bobina che porta il suo nome, e creando così l'emanazione a scarica elettrica diffusa. Egli ottenne il brevetto esclusivamente su una particolare forma di lampada la cui luce è emanata da un piccolo corpo o bottone di materiale refrattario, e supportato da un conduttore o ricevitore contenuto in un globo sottovuoto spinto.
L'odierno dispositivo fu invece perfezionato soltanto nel 1970 dallo studente Bill Parker, presso il Massachusetts Institute of Technology degli Stati Uniti, quindi destinato principalmente a scopi didattici ed estetici, attraverso l'attuale moderno design che troviamo oggi in commercio presso i laboratori e/o negozi di giochi educativi e scientifici specializzati.
Funzionamento
è magia
Precauzioni
In prossimità della superficie sferica esterna del vetro, dopo qualche minuto di funzionamento si svilupperà una piccolissima percentuale di ozono, un gas relativamente nocivo per l'uomo. Occorre inoltre prestare attenzione ai dispositivi elettronici (cellulari, palmari, ecc.) che, venendo in contatto con la sfera, potrebbero essere danneggiati dalla stessa scarica elettrica, così come porre dei comuni e sottili oggetti metallici. È altresì importante, per chi possiede un pacemaker, non toccare il dispositivo, poiché potrebbe causare il danneggiamento dell'apparecchio medico.
Note
Voci correlate
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