Utente:Alberto Brilli/Sandbox

Versione del 8 ago 2018 alle 15:55 di Alberto Brilli (discussione | contributi) (Riscrittura e adattamento dei contenuti ad un tono più enciclopedico)

Il Comitato Collaborazione Medica – CCM è una organizzazione non governativa italiana che lavora nel campo della cooperazione internazionale in ambito sanitario. È presente in Africa e in Italia ed è attiva dal 1968, anno in cui è stata fondata a Torino. Attualmente lavora nei paesi del Corno d’Africa, in particolare in Sud Sudan, Kenya, Etiopia, Burundi, Somalia e Uganda.

L'organizzazione porta avanti progetti rivolti alle fasce di popolazione più vulnerabili anche in Italia, a Torino, dove lavora con migranti, poveri e senza fissa dimora e organizza percorsi di formazione rivolti agli operatori sanitari.

Storia

I fondatori del CCM erano medici e studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino che condividevano l’idea che la salute e l'accesso alle cure di base dovessero essere diritti garantiti anche alle persone più vulnerabili dei paesi più poveri. Nel 1972 il CCM viene riconosciuto Organizzazione non governativa dal Ministero degli Affari Esteri.

Anni '70

Le prime missioni dei medici volontari del CCM sono implementate in Kenya: nel 1970 inizia il primo progetto di cooperazione nell’ospedale di Eldama Ravine, nella contea di Baringo. Da qui, altri ospedali furono supportati nel corso degli anni, come quelli rurali di Sololo e di Tabaka.

Dal 1978, anche in Italia i medici del CCM diffondono le conoscenze che intanto hanno maturato sulla salute nei paesi in via di sviluppo. E lo fanno perlopiù tramite corsi di formazione e pubblicazioni sulla chirurgia povera (Chirurgia pratica, di G.Meo e F.Gallo; Chirurgia Tropicale e dei PVS, di V. Beltrami, S. Galvagno, G. Meo; A colour atlas of surgical cases in the Tropics, di S. Galvagno).

Anni '80

Dal Kenya, le attività del CCM si allargano anche ai confinanti Etiopia e Sudan. Nel 1982 prende il via un programma sanitario a Bushulo, in Etiopia, e nel 1983 un corso di formazione dedicato agli operatori sanitari sudanesi presso l’Health Training Institute di Wau e Wad Medani. In Sudan, il CCM è partner della World Health Organization dal 1988 nel programma Regionale di eradicazione del “Verme di Guinea”.

Anni ‘90

Prosegue l’impegno nelle zone del Corno d’Africa dove realizza programmi di controllo delle malattie sessualmente trasmissibili, perlopiù aids e tubercolosi.

Nel 1992 il CCM è la prima fra le Ong italiane a partecipare a “Operation Lifeline Sudan”, programma sanitario rivolto ai bambini in collaborazione con WHO e UNICEF.

Iniziano le attività in Burundi, dove i medici del CCM lavorano a sostegno di mamme e bambini, raggiungendo anche i rifugiati burundesi nel campo profughi di Burenge, in Rwuanda.

A Torino, è avviato un ambulatorio rivolto ai migranti.

2000 - 2009

Continuando a concentrarsi nei paesi in cui è già presente, nel 2003 il CCM avvia un progetto contro la pratica delle mutilazioni genitali femminili nella Regione Somala dell’Etiopia.

In Burundi, matura invece un approccio integrato alla salute che tocca anche le sfere alimentare, sanitaria e idrica.

Nel 2004 vengono inaugurate invece le prime attività in Somalia in adesione alla rete internazionale "Global Fund to Fight Aids, Tubercolosis and Malaria".

Dal 2005 è potenziata l’attività parallela di sensibilizzazione in Italia, che viene strutturata nel settore Educazione allo Sviluppo. L’obiettivo del nuovo settore interno al CCM è quello di organizzare corsi d’informazione sul diritto alla salute in Africa all’interno delle scuole primarie e secondarie del Piemonte. Dal 2006 è inoltre attivato il corso di Medicina Tropicale rivolto a studenti, infermieri e medici interessati alle tematiche della salute globale.

Dal 2010

Nel 2011 è lanciata la campagna Sorrisi di madri africane, con la quale il CCM si impegna a migliorare la salute delle mamme e dei bambini nell’area del Corno d’Africa. Le attività della campagna riguardano sia la formazione degli operatori sanitari che lavorano nell’ambito della salute materna e infantile, che il supporto e il potenziamento dei servizi sanitari dedicati, dall’assistenza in gravidanza fino alle vaccinazioni dei bambini.

Nel 2015 la prima fase della campagna giunge a conclusione, ma ad essa ne segue una seconda di pari durata quinquennale.

Dal 2014 le attività svolte in Italia assumono sempre una connotazione rivolta all’opinione pubblica e non solo ai medici: prendono il via attività di educazione alla cittadinanza globale, programmi di informazione, formazione e inclusione delle fasce vulnerabili della popolazione.

Settori di intervento

Salute di mamme, bambini e adolescenti

Il lavoro del CCM in Africa dedica la prima priorità alla salute di mamme e bambini e lo fa promuovendo la contraccezione, supportando e implementando i servizi di ostetricia che possano garantire la presenza di personale qualificato al momento del parto. Successivamente, il CCM opera affinché i servizi di cure prenatali e post natali, di prevenzione e di diagnosi delle malattie infettive siano efficienti.

Nell’ambito del capacity building del personale locale, il CCM lavora a stretto contatto  con le autorità sanitarie locali e con i sistemi sanitari stessi, in modo da rafforzare la preparazione e la capillarità degli operatori sul territorio.

Nell’ambito parallelo del lavoro con le comunità, il CCM porta avanti incontri ed eventi di sensibilizzazione in loco su aspetti determinanti, come la pianificazione familiare e i diritti delle donne, soprattutto delle giovani ragazze.

In Italia, se i soggetti cui il CCM si rivolge rimangono prima di tutto le mamme straniere e i loro bambini, il suo supporto va anche a contrasto dell’esitazione vaccinale lavorando soprattutto nel momento informativo del rapporto dei cittadini con le tematiche di salute pubblica.

Lotta alle grandi pandemie

Nella lotta alle grandi pandemie che sconvolgono ancora il Corno d’Africa, come HIV/AIDS, Tubercolosi, malaria e colera, il CCM agisce in modo sinergico fra le due sfere della prevenzione e della cura. Se da un lato rafforza le competenze delle comunità e degli operatori sanitari nel prevenire le infezioni, dall’altro supporta i sistemi sanitari nell’intercettare i pazienti infetti.

In Italia il CCM si impegna nel contenimento delle nuove infezioni sia tra i migranti che tra i giovani italiani attraverso la realizzazione di sessioni di educazione sanitaria e la promozione delle competenze digitali in ambito di salute.

Chirurgia, medicina d’urgenza e traumatologia

Fornire una chirurgia di qualità e una sanità gratuita che garantisca alti standard qualitativi anche nei contesti più in difficoltà. L’obiettivo primario del CCM nel momento della sua fondazione è ancora al centro delle sue attività.

Partendo dal confronto collaborativo con le autorità sanitarie locali su quel che  concerne i piani di sviluppo nazionali, il CCM offre formazione teorica e pratica al personale locale con l’intento di rendere autonomo e indipendente il suo operato.

Fasce vulnerabili

Per superare le diseguaglianze in ambito sanitario, l’approccio del CCM si basa sui determinanti della salute, e quindi sull’insieme dei fattori sociali, economici, ambientali e relazionali che sono alla base del benessere psico-fisico di ognuno, secondo il criterio della Health in All Policies.

Sia in Africa che in Italia, il CCM opera per rintracciare le cause delle diseguaglianze e interviene su di esse, perseguendo in ogni caso la collaborazione con le istituzioni pubbliche e gli enti privati e non-profit attivi negli stessi contesti.