Zhao Zhenkai

Zhao Zhenkai, cinese semplificato: 赵振开; cinese tradizionale: 趙振開; pinyin: Zhào Zhènkāi, noto anche con lo pseudonimo di Bei Dao (cinese semplificato: 北岛; cinese tradizionale: 北島; pinyin: Běidǎo) (Pechino, 2 agosto 1949), è uno scrittore e poeta cinese.

Considerato ispiratore e uno tra i maggiori esponenti negli anni Ottanta della poesia menglong, o poesia "oscura", è anche co-fondatore della rivista Jintian 今天 (Oggi), simbolo di questa corrente[1], pubblicata in Cina dal 1978 al 1980, anno in cui venne censurata[2].

Biografia

Bei Dao nasce il 2 agosto 1949 a Pechino da una famiglia ordinaria, il padre è impiegato e la madre medico. La sua formazione si interrompe nel 1966 con lo scoppio della Rivoluzione Culturale. Bei Dao, come molti altri giovani della sua generazione, entra a far parte delle Guardie Rosse ed è mandato nelle campagne[3], dove lavora per undici anni come operaio edile. Durante questo periodo però si accorge che lo scenario rurale è diverso da ciò che l'ideologia maoista descrive, perciò inizia a crescere in lui un senso di disillusione nei confronti della Rivoluzione Culturale[4].

A partire dal 1970 inizia a dedicarsi alla letteratura e a frequentare gruppi segreti di letterati tra cui circolano opere occidentali tradotte: le opere che più lo colpiscono e accelerano la sua disillusione rispetto all'idealismo maoista sono Le metamorfosi e Il processo di Kafka[5].

L'arresto dell'amico e letterato Zhao Yifan nel 1975 lo spinge ad iniziare a utilizzare degli pseudonimi per mantenere nascosta la sua identità: primo tra tutti Bei Dao, ma anche altri pseudonimi quali Aishan e Shimo[6].

Nel 1987, assieme al collega Mang Ke, fonda la rivista Jintian 今天 (Oggi) attorno alla quale si raccolgono i più importanti poeti menglong (aggiungi nota: non ricordo dove l'ho letto). Il linguaggio oscuro e polivalente utilizzato da questi letterati fa sorgere nella critica un'accesa controversia sul movimento che porta, nel Settembre 1980, alla chiusura della rivista[7]. Negli anni successivi Bei Dao lavora per la Foreign Languages Press di Pechino dove conosce il traduttore Bonnie McDougall e il sinologo svedese Göran Malmqvist, personaggi che gli faranno una grande pubblicità a livello internazionale e lo introdurranno agli ambienti diplomatici occidentali. Nel 1983 Bei Dao conosce in segreto il poeta americano Allen Ginsberg che diviene un importante collegamento con la sfera poetica ed accademica occidentale[7].

Nel 1989 viene mandato in esilio[8].

ha scelto lo pseudonimo di Bei Dao che in cinese significa "isola del Nord" a testimoniare la provenienza dal Nord della Cina e il suo carattere solitario.

Dopo avere lavorato dal 1969 al 1980 come operaio, durante la Grande rivoluzione culturale, ha fatto parte del gruppo dei Misty Poets ("Poeti Oscuri")e, accusato di avere incitato la Protesta di piazza Tienanmen, è stato costretto all'esilio[9].

Nel 1978 ha fondato insieme a Mang Ke la rivista letteraria «Jintian» (Oggi) portando un profondo rinnovamento alla poesia del tempo, ma l'esperienza è durata solo due anni in quanto il periodico è stato chiuso dal governo[10]. Nel 1990 il giornale è stato riaperto con lo spostamento della sede in Svezia diventando un punto di riferimento per gli artisti esiliati[11].

Considerato come uno dei massimo esponenti della letteratura cinese contemporanea, le sue poesie sono state tradotte in più di trenta lingue[12].

Vincitore di numerosi riconoscimenti tra i quali un Guggenheim Fellowship e il Premio Struga, ha insegnato in numerose università statunitensi e all'Università cinese di Hong Kong[13].

Pseudonimo

L'autore dichiara in un'intervista di aver scelto il suo pseudonimo grazie all'aiuto di un amico. Bei Dao, letteralmente "Isola del Nord", sta ad indicare la provenienza settentrionale dell'autore[14].

Gli pseudonimi di Aishan e Shimo si riferiscono a due eventi importanti della sua vita. Rispettivamente omofoni di "amare Shan" e "silenzioso come una pietra"...[6]

Carriera letteraria

Opere tradotte in italiano

Poesia

Antologie

  • Nuovi poeti cinesi, Torino, Einaudi, 1996 a cura di Claudia Pozzana e Alessandro Russo ISBN 88-06-13965-7

Note

  1. ^ Bei Dao, su treccani.it. URL consultato il 6 agosto 2018.
  2. ^ (EN) Bei Dao, su paper-republic.org. URL consultato il 6 agosto 2018.
  3. ^ Gleichmann, p. 387
  4. ^ Tan, p. 64
  5. ^ Gleichmann, p. 389
  6. ^ a b Tan, p. 65
  7. ^ a b Tan, p.66
  8. ^ (EN) Bei Dao, su britannica.com. URL consultato il 7 agosto 2018.
  9. ^ (EN) Bei Dao - Pen America, su pen.org. URL consultato il 1º febbraio 2018.
  10. ^ Profilo dello scrittore, su einaudi.it. URL consultato il 1º febbraio 2018.
  11. ^ Bei Dao Profile, su paper-republic.org. URL consultato il 1º febbraio 2018.
  12. ^ (EN) Bei Dao born 1949, su poetryfoundation.org. URL consultato il 1º febbraio 2018.
  13. ^ (EN) Cenni biografici, su ndbooks.com. URL consultato il 1º febbraio 2018.
  14. ^ (EN) LaPiana Siobahn, An Interview with Visting Artist Bei Dao: Poet in exile, in The Journal of the International Institute, vol. 2, n. 1, 1994.

Bibliografia

  • (EN) Ashcroft Bill, Including China: Bei Dao, resistance and the imperial state, in Textual Practice, vol. 27, n. 3, 2013, pp. 357-377.
  • (EN) Bei Dao, su contemporary_chinese_culture.academic.ru.
  • Bei Dao, su treccani.it.
  • (EN) Bei Dao, su britannica.com.
  • (EN) Bei Dao, su paper-republic.org.
  • (EN) Bei Dao, su poets.org.
  • (ES) Cornejo Romer, Ding Zixiong e Mariela Álvarez, Poemas de Bei Dao, in Estudios de Asia y Africa, vol. 25, n. 3, 1990, pp. 540-547.
  • (EN) Featherston Dan, An Interview with Bei Dao, su poetry.arizona.edu, 24 novembre 2015.
  • (EN) Gleichmann Gabi, Bei Dao e Michelle Yeh, An Interview with Bei Dao, in Modern Chinese Literature, vol. 9, n. 2, 1996, pp. 387–393. URL consultato il 6 agosto 2018.
  • (EN) LaPiana Siobahn, An Interview with Visting Artist Bei Dao: Poet in exile, in The Journal of the International Institute, vol. 2, n. 1, 1994.
  • (EN) Li Dian, Ideology and Conflicts in Bei Dao's Poetry, in Modern Chinese Literature, vol. 9, n. 2, 1996, pp. 369–385.
  • (EN) Schwarcz Vera, [www.jstor.org/stable/20621572 Winter's Voice: Bei Dao], in World Literature Today, vol. 83, n. 3, 2009, pp. 4-5.
  • (EN) Tan Chee Lay, 2, in Constructing a system of irregularities : the poetry of Bei Dao, Yang Lian, and Duoduo, Newcastle upon Tyne, Cambridge Scholars Publishing, 2016, pp. 64 - 121, OCLC 953181997.

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