Utente:Paskwiki/Sandbox14
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| Eccidio di Pietrarsa | |
|---|---|
| Tipo | Eccidio | 
| Luogo | Pietrarsa | 
| Infrastruttura | Officine di Pietrarsa | 
| Stato | |
| Provincia | Napoli | 
| Mandamento | Barra | 
| Comune | San Giovanni a Teduccio | 
| Responsabili | Bersaglieri | 
| Conseguenze | |
| Morti | 4 | 
| Feriti | 20 | 
Fonti
- meridem.org
 - il Mattino
 - Corriere del Mezzogiorno
 - newsly
 - vesuviolive.it e vesuvio live.it
 - associazioniduesicilie.it
 - napolizon.it
 - parlamentoduesicilie.eu
 
Storia
Nel 1830 Re Ferdinando II di Borbone aveva fortemente voluto questo grande stabilimento tra Portici, San Giorgio a Cremano ed il quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio. Lo dotò anche di una scuola per macchinisti per affrancarsi dalla manodopera straniera nella costruzione delle locomotive a vapore. Oltre alla produzione si riparava anche materiale ferroviario. Sembra che lo zar Nicola I, in visita a Napoli, chiese una pianta dell’opificio per riprodurla similmente a Kronstadt. Nel 1847 gli operai erano 500, lavoro sicuro in monopolio per lo Stato. E nel 1853 si ebbe il picco di 700 operai.
All'indomani dell’Unità d’Italia vennero pianificate differenti strategie industriali privilegiando, dopo la relazione dell’ingegnere piemontese De Grandis, lo stabilimento Ansaldo di San Pier d'Arena presso Genova. Per Pietrarsa fu la condanna, venne indetta un'asta per la sua gestione. Se l’accaparrò, per l'irrisorio canone di 46mila lire annue e per 20 anni, tale Jacopo Bozza che chiuse la scuola per gli operai, aumentò le ore di lavoro e ridusse il personale.
Il 31 luglio 1863 Bozza, in difficoltà economiche, annunciò una sorta di “cassa integrazione” con stipendio ancora ridotto e solo per qualche mese. Cominciarono le agitazioni ed il 6 agosto il contabile Zimmermann chiese alla polizia di Portici l’invio di agenti per controllare uno sciopero degli operai che reclamavano lo stipendio.
Seguì un secondo allarme con richiesta di un battaglione di soldati. Gli operai riuniti nel piazzale dello stabilimento facevano evidentemente paura, furono allertati i bersaglieri che trovarono le maestranze ai cancelli . Nei rapporti dei militari si parlò di insulti e minacce: il risultato fu una carica alla baionetta e spari sugli operai che fuggivano. Il bilancio finale fu di quattro morti e di circa 10 feriti. Il tutto documentato nell’Archivio di Stato di Napoli, fondo Questura.
Dopo due mesi ci furono altri 262 licenziamenti. Nel 1875 gli operai erano 100 e fino al 1885 vennero realizzate 110 locomotive, 845 carri, 280 vetture ferroviarie, caldaie e vapore. Nel 1905 lo Stato ne riprese la gestione ma 70 anni dopo si decise la chiusura. Oggi è il primo Museo nazionale ferroviario.
Antonio A. – Fonte: “Il Mattino”
Incidente ferroviario di Torre Annunziata
| Incidente ferroviario di Torre Annunziata | |
|---|---|
| Tipo | Incidente ferroviario | 
| Data | 30 dicembre 1939 08:00  | 
| Luogo | Stazione di Torre Annunziata Centrale | 
| Stato |   Italia | 
| Provincia | Napoli | 
| Mandamento | Castellammare di Stabia | 
| Comune | Torre Annunziata | 
| Mezzi coinvolti | Treno direttissimo 88 Treno 8030  | 
| Causa | Mancato rispetto del segnale di via impedita da parte del treno 88 che entrando in stazione urtava il treno 4030 | 
| Conseguenze | |
| Morti | 29/36 | 
| Feriti | 100 | 
L'incidente ferroviario di Torre Annunziata fu uno scontro fra treni, verificatosi nella stazione di Torre Annunziata Centrale avvenuto il 30 dicembre 1939.
Dinamica dell'incidente
Siamo al 30 dicembre1939. La città si sveglia sotto uno spettacolo insolito, ricoperta da una coltre di neve.Quella che doveva essere una magnifica giornata insolita, si trasformò ben presto inun miserabile giorno di lutto.Il direttissimo proveniente dalla Calabria, in transito per la stazione di TorreCentrale, alle ore 8 circa, investì un treno passeggeri fermo nella stazione, perché, aquanto si seppe, le segnaletiche non funzionarono a causa della neve caduta durante la notte. Il bilancio di sangue fu molto grave.Ventinove furono i morti ed un centinaio i feriti.
Una violenta e continua grandinata precipitata inesorabilmente in una notte dei primi di gennaio del 1940 causò il blocco del congegno per l’azionamento degli scambi ai binari dei treni presso la stazione ferroviaria di Torre Annunziata Centrale provocando una catastrofe di spropositate dimensioni. 
Una tradotta militare, proveniente dalla Sicilia, con molti civili a bordo si scontrò violentemente con un convoglio che giungeva, a velocità alquanto sostenuta, dalla parte opposta della strada ferrata. 
L’immane sciagura, che fece registrare un rilevante numero di morti fra militari e civili, suscitò un grande scalpore e segnò profondamente l’intera cittadinanza vesuviana. 
Dalle macerie, si estrassero più brandelli di persone che salme intere.
I feriti furono trasportati al vicino Ospedale Civile dai numerosi cocchieri della zona e con l’ausilio di carrette d’occasione trainate a mano. 
Fu davvero un grave lutto per la cittadina pedemontana già tanto martoriata in quegli anni cruenti. Torre Annunziata, la protagonista di spicco in campo mondiale quale “la Manchester d’Italy” per la fervida attività dell’arte bianca e della siderurgia, piangeva per una grande sciagura.
Tra i morti, furono trovati i resti di una coppia di giovani, probabilmente in viaggio di nozze o in procinto di maritarsi stante il ritrovamento di un abito da sposa nei loro bagagli. 
Espletate le limitate perizie del caso, quelle salme furono sepolte, assieme alle altre, nel cimitero locale.
Il 29 dicembre di quell’anno, a causa di una intensa nevicata, due convogli si scontrarono nella stazione di Torre Annunziata centrale. Questa la notizia data dal giornale “La Stampa” dell’epoca:
Scontro ferroviario a Torre Annunziata – Un direttissimo investe un treno locale – 14 morti e 40 feriti – 29 dicembre 1939 “Il treno straordinario per viaggiatori 4030 doveva, verso le 8 di stamane, dare la precedenza in stazione di Torre Annunziata centrale al direttissimo 88, proveniente dalla Calabria, senonchè – per difficoltà di manovra degli scambi a causa del gelo – fu invece stabilito di far proseguire il 4030 fino alla stazione successiva e di fermare il treno 88 nella stazione di Torre Annunziata Centrale. A tale scopo, al segnale di protezione della stazione lato Reggio Calabria era disposto ‘via impedita’. Ma il treno 88 non rispettava il segnale e proseguiva la corsa, investendo in coda il treno 4030, mentre questo si rimetteva in moto. In conseguenza dell’urto si debbono deplorare 14 morti e circa 40 feriti, di cui alcuni in condizioni gravi. Funzionari delle Ferrovie sono sul posto per procedere a una inchiesta”. All’indomani del grave incidente avvenuto in stazione così veniva ripresa la notizia:
La sciagura di Torre Annunziata – Le salme visitate dal Ministro Host Venturi – 30 dicembre 1929 “Le salme ed i feriti del disastro di Torre Annunziata sono stati oggi visitati dal Ministro delle Comunicazioni Host Venturi, accompagnato dal Prefetto, dal Federale e dal Podestà. Lunedì avranno luogo i funerali delle vittime e la cittadinanza prepara imponenti onoranze. Alle ore 16 il corteo muoverà dalla chiesa di San pasquale a Torre Annunziata, dopo una funzione religiosa. Al corteo parteciperanno le rappresentanze delle Forze Armate, le autorità, il clero, le organizzazioni del Partito ed i parenti delle vittime. Nella piazza antistante il cimitero, il corteo sosterà e sarà fatto dal Segretario del Fascio l’appello dei caduti. Una Compagnia delle Forze Armate renderà gli onori alle salme”. Parlando con alcune persone torresi che ancora ricordano quegli eventi, raccontano che la città tutta si mosse per le onoranze funebri e che a Torre ci fu un grande via vai di personalità. Il disastro ferroviario sconvolse tutta la comunità, che si strinse intorno ai parenti delle vittime con lo spirito di partecipazione e commozione a cui da sempre era incline la popolazione torrese. Nell’occasione intervenne a Torre anche il Principe del Piemonte, come riportato da “La Stampa”.
Lo scontro di Torre Annunziata – Il Principe visita i feriti – 1 gennaio 1940 “Hanno avuto luogo le esequie delle trentuno vittime dell’incidente ferroviario di Torre Annunziata. Le salme (…) sono state collocate su otto autocarri del 10° Autocentro, che si sono diretti verso il cimitero locale. Il corteo era aperto dalla banda del presidio militare. Seguiva un battaglione del 31° Fanteria con bandiera ed altri reparti delle Forze Armate e 320 corone di fiori inviate da enti, autorità, famiglie e amici delle vittime: era in testa quella inviata dal Principe di Piemonte. (…) Il corteo, imponentissimo, era chiuso da una marca di popolo che seguiva le salme e che era schierato su due ali compatte lungo tutto il percorso”. Nell’archivio online del “Corriere della Sera” si trova uno stralcio di un’intervista a Claudio Nico che riporta quanto segue:
L’impubblicabile intervista al Duca nominato Re – 6 giugno 1998 “Non credo, purtroppo, che il disastro ferroviario in Germania sia il più grave tra quelli avvenuti in Europa. All’alba del 30 dicembre 1939, un espresso proveniente dalla Sicilia si schiantò, anzi penetrò, nella stazione di Torre Annunziata, all’interno di una tradotta militare piena di soldati che andavano in licenza. Io fui uno dei pochi superstiti. Fu un errore del macchinista che non osservò i segnali, abituato com’era a non trovare ostacoli sul percorso. I morti, indicati nei dati ufficiali, furono molti più di cento. Non dimenticherò mai l’ufficiale postale del treno investito, che sotto la mia vettura, con le gambe imprigionate dalla ferraglia, ammoniva, morendo, ‘Salvate le assicurate’”.
ministro Giovanni Host-Venturi
Indagini
I treni coinvolti
- Treno direttissimo 88 proveniente dalla Calabria
 - Treno straordinario per viaggiatori 4030
 
Note
- ^ Scontro ferroviario a Torre Annunziata. Un direttissimo investe un treno locale - 14 morti e 40 feriti, su archiviolastampa.it, La Stampa, 30 dicembre 1939. URL consultato il 25 settembre 2018.
 - ^ Scontro ferroviario a Torre Annunziata. 29 morti e circa cento feriti, su archiviolastampa.it, La Stampa, 31 dicembre 1939. URL consultato il 25 settembre 2018.
 - ^ La sciagura di Torre Annunziata. Le salme visitate dal ministro Host Venturi, su archiviolastampa.it, La Stampa, 31 dicembre 1939. URL consultato il 25 settembre 2018.
 - ^ Lo scontro di Torre Annunziata. Il Principe visita i feriti, su archiviolastampa.it, La Stampa, 19 marzo 1940. URL consultato il 25 settembre 2018.
 - ^ Cinque anni a due ferrovieri responsabili d'un grave disastro, su archiviolastampa.it, La Stampa, 19 marzo 1941. URL consultato il 25 settembre 2018.
 
Voci correlate
*[[Incidenti ferroviari in Italia]] {{Portale|catastrofi|trasporti|Campania}} [[Categoria:Incidenti e disastri ferroviari in Italia|Torre Annunziata]]