Omicidio di Carlo Ala

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L'omicidio di Carlo Ala è un fatto di cronaca nera a matrice terroristica avvenuto a Settimo Torinese il 31 gennaio 1980 a opera dei Nuclei Comunisti Territoriali.

Carlo Ala

Carlo Ala, cinquantottenne all'epoca dei fatti, sposato e con tre figlie ventenni, lavorava come guardia notturna alla Framtek, un'azienda produttrice di molle legata al Gruppo Fiat, situata a Settimo Torinese, in Via Milano 199.
Il Comune di Brandizzo gli ha intitolato una piazza nel centro della cittadina.

L'assalto alla Framtek

La sera 31 gennaio Ala aveva preso servizio alla guardiola d'ingresso per il turno di notte insieme al collega Giovanni Pegorin. Un commando di quattro persone armate attaccò la guardiola, prendendo in ostaggio i due sorveglianti, l'autista dell'autobus che aveva portato gli operai del turno e un agente di sorveglianza di un istituto privato, Mario Lutri.

I quattro assaltatori immobilizzarono i sorveglianti, mentre altri due terroristi entrarono dal cancello lanciando delle molotov verso il fabbricato dove si trovava l'infermeria e i serbatoi di metano per gli altiforni di fusione dell'acciaio.

Prima di fuggire, i terroristi si dichiararono «un gruppo di fuoco comunista», e aprirono il fuoco sparando dieci colpi contro Ala e Pegorin : mentre il secondo riuscì a salvarsi seppur ferito, le gravi ferite del primo causarono la morte per dissanguamento.

Lutri, agente dell'Istituto Orione, intanto era riuscito a liberarsi: estrasse la pistola sparando alcuni colpi contro l'auto in fuga, senza effetto.

Rivendicazioni e arresti

Nei giorni seguenti, l'azione fu rivendicata dai Nuclei Comunisti Territoriali, un piccolo gruppo armato attivo nel torinese vicino a Prima Linea, i cui obiettivi erano principalmente le fabbriche della zona.

Le indagini a seguito dell'omicidio e di altre azioni compiute l'anno precedente portarono nell'estate 1980 ad arrestare i dirigenti del movimento Guido Borio, Luciano Del Medico,e Guido Mihalic. Una volta privato dei suoi capi, il movimento svanì.

L'omicidio di Ala è stato l'ultimo atto rilevante dei Nuclei Comunisti Territoriali, e la prima vittima legata al gruppo Fiat.

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