Utente:Ambra28/Sandbox
Nortriptilina
La nortriptilina è un farmaco appartenente alla classe degli Antidepressivi triciclici (ATC). La classe degli antidepressivi triciclici è stata la più utilizzata fino all'introduzione degli SSRI negli anni ottanta e novanta.Tutti gli antidepressivi triciclici hanno in comune nella struttura chimica il nucleo iminodibenzile (triciclico).
La nortriptilina è il metabolita attivo della amitriptilina e differisce da essa solo per un gruppo metilico nella catena laterale. Infatti, l'amitriptilina è un'ammina terziaria, mentre la nortriptilina è un'ammina secondaria.
Attualmente gli antidepressivi triclici sono impiegati nel trattamento della depressione che non risponde più agli antidepressivi più utilizzati quali gli SNRI e gli SSRI. La causa del loro abbandono come agenti terapeutici risiede nella scarsa tollerabilità rispetto agli antidepressivi di nuova generazione, nella carentepraticità e nell'alto rischio di morte in seguito a sovradosaggio. Altri usi clinici degli antidepressivi triciclici sono il trattamento di sindromi dolorose come la fibromialgia, le neuropatie e la cefalea, viene poi impiegata per curare l'enuresi e l'insonnia.
Struttura chimica
Caratteri chimico-fisici ed organolettici
Farmacologia
Farmacocinetica
La nortriptilina viene somministrata per via orale ed è facilmente e completamente assorbita dal tratto gastrointestinale. La sua biodisponibilità orale è del 45-80% per la presenza di un marcato effetto di primo passaggio. Una volta raggiunto il sangue si lega alle plasmaproteine per il 93-95% e ha un'emivita plasmatica di eliminazione di 18-93 h, più lunga dell'amitriptilina. Il picco plasmatico si manifesta dopo 7.5-8 h dalla somministrazione[1]. Il suo metabolismo è per la maggior parte epatico: si hanno inizilamente demetilazione ed idrossilazione, con successiva coniugazione con acido glucuronico. Il principale metabolita è la 10-idrossi-nortriptilina, ma a livello plasmatico è presente per lo più come nortriptilina immodificata. L'eliminazione avviene per via renale sotto forma del metabolita, coniugato e non, 10-idrossi-nortriptilina, per più del 50%. La rimanente percentuale viene eliminata con la bile.
Farmacodinamica
La nortriptilina, a differenza degli altri antidepressivi triciclici, inibisce principalmente la ricaptazione della noradrenalina. Infatti, i triciclici a struttura amminica secondaria come la desipramina e la nortriptilina, sono selettivi per il trasportatore del NET (norepinephrine transporter). La nortriptilina blocca i recettori pre-sinaptici della noradrenalina, e lo fa inibendo la ricaptazione di questo neurotrasmettitore che rimane bloccato nel bottone sinaptico del sistema nervoso centrale (SNC). Inoltre si lega ai recettori alpha-adrenergici, istaminergici e colinergici. Il trattamento a lungo termine con nortriptilina causa downregulation dei recettori adrenergici per la continua stimolazione di questi ultimi.[2]
Controindicazioni
Controindicato in soggetti con cardiopatie gravi
Posologia
Depressione: Adulti, 75–100 mg (dose massima 150 mg al giorno) Anziani, 30–50 mg, Adolescenti, 30–50 mg Enuresi notturna: 10–35 mg al giorno (dipende dall'età)
Quadro del sovradosaggio
Il quadro del sovradosaggio della nortriptilina è conforme a quello da intossicazione da clomipramina. I primi segni di intossicazione compaiono con 500 mg per os nell'adulto e con 5 mg/kg nel bambino. Il rischio di morte aumenta con 1500 mg per os nell'adulto e con 70 mg/kg nel bambino. Attualmente non esiste un antidoto specifico.
La dose letale 50 (DL50), ossia la dose somministrata in una sola volta, in grado di uccidere il 50% delle cavie, nel topo è di 27 mg/kg per via endovenosa e di 275 mg/kg per os.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati attribuiti alla nortriptilina sono analoghi alla clomipramina, ma forse meno frequenti.
Effetti comuni
Gli effetti più comuni comprendono effetti anticolinergici quali:
- secchezza delle fauci
- sonnolenza, eccitamento, irritabilità, vertigini, inversione del tono dell'umore, insonnia
- turbe dell'accomodazione
- stipsi
- disturbi della minzione, ritenzione urinaria
- palpitazioni, tachicardia, sudorazione
- cefalea
- astenia, incoordinazione motoria, tremori grossolani.
Meno frequenti
- Aggravamento di una psicosi, comparsa di delirio in psicotici, stato confusionale, viraggio alla fase maniacale, crisi comiziali
- nausea, vomito, intolleranza ad alcool e caffè, diarrea
- rash cutanei, orticaria, fotosensibilizzazione
- ipertensione arteriosa e alterazioni elettrocardiografiche come quelle della clomipramina (allungamento di PR e QT, rallentamento di conduzione, modificazioni dell'onda T, aumento dell'automatismo ectopico)
- disartria, disturbi extrapiramidali
- disturbi midollari
- ipoproteinemia.
Gravidanza e allattamento
La nortriptilina oltrepassa la barriera placentare e raggiunge il latte materno.
Non viene eliminato con dialisi.
Note
(IT) Carenza Noritren introvabile? Nortriptilina galenico - Farmagalenica, in Farmagalenica, 22 giugno 2017. URL consultato il 15 aprile 2018.
Bibliografia
British national formulary, Guida all'uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.
- ^ Dollery, Colin T., Therapeutic drugs, Churchill Livingstone, 1999, ISBN 0443051488, OCLC 40075944. URL consultato il 27 dicembre 2018.
- ^ !!, Verfasser., DrugBank., OCLC 992460524. URL consultato il 27 dicembre 2018.