Mauro Di Francesco

attore e cabarettista italiano (1951-)
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Mauro Di Francesco (Milano, 17 maggio 1951) è un attore e cabarettista italiano, molto popolare negli anni ottanta e novanta, periodo in cui veniva talvolta menzionato come Maurino[1].

Mauro Di Francesco (al centro) in compagnia di altri artisti che animarono il Derby Club sul finire degli anni settanta: Thole, Abatantuono, Jannacci, Porcaro, Boldi e Faletti.

Biografia

Figlio di una sarta e di un direttore di palcoscenico teatrale, inizia a recitare sin da ragazzino. Nel 1968 a soli 17 anni recita nello sceneggiato a puntate trasmesso dalla RAI La freccia nera, interpretando il ruolo del giovane Robby. Negli anni settanta entra a far parte del Gruppo Repellente, ideato da Enzo Jannacci e Beppe Viola, assieme a Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Giorgio Faletti, Giorgio Porcaro ed Ernst Thole.[2]

Ha preso parte poi a numerose commedie degli anni ottanta, (Sapore di mare 2 - Un anno dopo, Yesterday - Vacanze al mare, Ferragosto OK e più tardi nei due Abbronzatissimi).[3]

Nel 2012 partecipa alla commedia Vengo a prenderti stasera, con Nini Salerno e che vede l'esordio di Diego Abatantuono come regista teatrale.[4]

Vita privata

È stato legato sentimentalmente per due anni all'attrice francese Pascale Reynaud da cui ha avuto un figlio, Daniel.[1] Nel 1997 ha sposato Antonella Palma di Fratianni.[5]

Filmografia

Cinema

Televisione

Note

  1. ^ a b Maurino, l'amico di Attila 'Adesso mi diverto in teatro', su ricerca.repubblica.it, http://www.repubblica.it. URL consultato il 4 aprile 2018.
  2. ^ Nando Mainardi, L'importante è esagerare: Storia di Enzo Jannacci, Vololibero, 2017, ISBN 978-88-976-3792-9.
  3. ^ Mauro Di Francesco, su screenweek.it, www.screenweek.it. URL consultato il 4 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2018).
  4. ^ Mauro Di Francesco: "Soldi e gioventù buttati, rinasco con Abatantuono", su ilgiornale.it, http://www.ilgiornale.it. URL consultato il 4 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2018).
  5. ^ Che fine ha fatto Mauro Di Francesco, su dilei.it, http://dilei.it. URL consultato il 4 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2018).

Collegamenti esterni

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