Claterna
Claterna era una città posta sulla via Emilia fra le colonie romane di Bologna (Bononia) e Imola (Forum Cornelii). La sua localizzazione è fra la frazione di Maggio ed il torrente Quaderna (affluente dell'Idice) da cui la città prendeva il nome.[1]
Claterna | |
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Civiltà | Civiltà romana |
Utilizzo | città |
Epoca | II secolo a.C.-V secolo d.C. |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Comune | Ozzano dell'Emilia (BO) |
Scavi | |
Data scoperta | 1890 |
Date scavi | 1890-in corso |
Amministrazione | |
Ente | Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia e Romagna |
Visitabile | Su richiesta, visite scolastiche |
Sito web | www.archeobo.arti.beniculturali.it/bo_ozzano_emilia/claterna.htm |
Mappa di localizzazione | |
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Storia
Claterna è sorta probabilmente come tappa nel tragitto fra le due colonie maggiori, come tanti altri centri che costellano la via Emilia, tutti a una distanza pressoché regolare l'uno dall'altro, che corrisponde ad una giornata di marcia delle legioni.
Con l'inizio della colonizzazione romana della Gallia Cisalpina e la costruzione della via Emilia, in parte forse sul tracciato di un antico sentiero pedecollinare,[2] Claterna fu fondata alla confluenza nell'Emilia di un'altra strada romana che attraversava l'Appennino, forse la via Flaminia Minor, che congiungeva la strada emiliana con Arezzo.
La città, di medie dimensioni per quei tempi, sorse dunque verso l'inizio del II secolo a.C. (ufficialmente il 187 a.C.) e se ne perdono le tracce poco dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente nel V secolo d.C.; è un raro esempio di città scomparsa in Emilia-Romagna. Oggi è possibile visitare lo scavo con i pavimenti della domus, a sud della via Emilia, e la ricostruzione di un'abitazione di artigiano a nord della strada; i resti degli altri scavi sono stati ricoperti in attesa di risolvere il problema (soprattutto economico) della loro sistemazione definitiva.
Gli scavi ed i ritrovamenti
Il ritrovamento di primi reperti (dovuto all'aratura dei campi), diede la spinta a una serie di scavi effettuati fra il 1890 e il 1933. La guida era affidata a Edoardo Brizio, direttore del Museo Civico di Bologna, e a Salvatore Aurigemma, commissario della Soprintendenza alle Antichità. Altre ricerche, dirette da Guido Achille Mansuelli, si svolsero nel corso degli anni cinquanta e sessanta.
Questi scavi si limitarono, inizialmente, a piccole esplorazioni della città antica, e misero in luce alcuni tratti stradali, ambienti e parti di case private tipicamente romane (domus) con pavimentazioni a mosaico e cocciopesto. Furono trovati anche edifici di funzione più dubbia (come una struttura absidata, scavata parzialmente nel 1959). Ovviamente, si rinvennero anche grandi quantità di reperti vari (ceramiche, monete, vasi di vetro, eccetera). Negli anni trenta, furono ritrovate alcune pavimentazioni di particolare interesse, le quali sono oggi esposte al Museo Civico Archeologico di Bologna. Da allora le occasioni di scavo furono molto limitate e circoscritte in massima parte alla fine degli anni ottanta; altri interventi di scavo furono più che altro rinvenimenti casuali dovuti alla realizzazione di nuovi impianti Enel, Hera e fibre ottiche.
Dagli anni ottanta un gruppo archeologico organizzato da volontari e appassionati,[3] in collaborazione con archeologi professionisti, ha riavviato campagne di scavo e animato una mostra permanente (inaugurata alla fine del 2006 a Ozzano).
Rimane ancora molto da scoprire di questa antica città, sia sulla sua genesi (vi sono anche alcune evidenze di precedenti insediamenti etruschi e celtici) sia come caso di studio particolare, dovuto al fatto che in pochi altri casi in Italia una città è rimasta dimenticata e sepolta quasi intatta sotto i campi.
Note
- ^ La città di Claterna, su Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara (SABAP-BO). URL consultato il 12 settembre 2017.
- ^ R. Susini, "Genesi storica di Claterna", in Culta Bononia, 1970, II
- ^ Civitas Claterna, su Comune di Ozzano. URL consultato il 12 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2017).
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Claterna
Collegamenti esterni
- Video La città romana di Claterna a cura della Città Metropolitana di Bologna. Segue Lavori estivi a Claterna: la domus del fabbro