Il sarcomero è l'unità contrattile del tessuto muscolare striato. Questi sono disposti uno dopo l'altro e formano dei fascetti contrattili chiamati miofibrilla avvolti da una membrana, il reticolo sarcoplasmatico.

Sarcomero
In alto, immagine di un sarcomero al microscopio elettronico a trasmissione, sotto, rappresentazione schematica del sarcomero
Nome latinosarcomerum
Identificatori
MeSHA10.690.552.875.700, A11.284.430.214.190.875.820, A11.620.249.850.700 e A11.620.500.500.700
FMA67895
TIH2.00.05.0.00008

I sarcomeri sono costituiti da due tipi di filamenti: quelli sottili di actina e quelli spessi di miosina. I filamenti sottili sono costituiti da due catene proteiche avvolte a spirale, mentre quelli spessi sono costituiti da sei fascetti di miosina, a loro volta divisi in catene proteiche, due catene pesanti e quattro catene leggere.

Un'estremità dei filamenti di miosina è rigonfia e prende il nome di testa della miosina e ha due funzioni: si attacca ai filamenti di actina permettendo l'accorciamento del sarcomero e inoltre funge da enzima necessario alla scissione dell'ATP in ADP+Pi (fosfato inorganico), poiché la contrazione necessita di energia.

Quando le fibre muscolari vengono stimolate, i filamenti di miosina, grazie alle teste, si legano ai filamenti di actina creando dei ponti trasversali. Le teste della miosina spingono verso l'interno i filamenti di actina, accorciando così il sarcomero.

A sostenere la struttura sarcomerica in posizione intervengono vari elementi proteici appartenenti al citoscheletro: tra questi le proteine titina e nebulina, e il costamero, che include il complesso glicoproteico associato alla distrofina (che può essere coinvolto in patologie importanti, come le distrofie muscolari).

Visione microscopica

 
Visione in microscopia elettronica dell'organizzazione sarcomerica del muscolo striato scheletrico

Il sarcomero si presenta come un'alternanza di bande chiare e bande scure. Esso è delimitato da due strie di natura proteica, le strie, o linee, Z. Ai lati di tali strie vi è una banda chiara detta banda I (isotropa alla luce polarizzata), costituita da filamenti di actina. Andando verso l'interno è possibile notare una banda scura detta banda A (anisotropa alla luce polarizzata) costituita da filamenti di actina e filamenti di miosina interposti tra di loro.

Al centro della banda A vi è una banda più piccola detta banda H. Al centro di quest'ultima è presente una linea scura, la linea M, costituita da proteine che interconnettono i filamenti di miosina.

Bibliografia

  • Valerio Monesi, Istologia, sesta edizione, Piccin, p. 551.

Voci correlate

Altri progetti