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Cavallo del Don

Il cavallo del Don è una razza equina originaria della Russia e deve il suo nome al fiume Don, il corso d'acqua che bagna le steppe nelle quali questo cavallo è stato selezionato dai cosacchi. Qui questa razza è allevata attualmente in branchi in completa libertà per tutto l'anno.

Caratteri morfologici

La razza è di tipo meso-dolicomorfo di altezza tra 1.55 m e 1.65 m; I suoi mantelli sono prevalentemente di tipo baio, sauro, sauro dorato, morello e grigio e si possono osservare chiazze bianche sulla testa e sugli arti.[1] La testa è di media grandezza, ben attaccata al collo che insieme alla nuca ristretta e breve rendono difficile la flessione, ha un profilo rettilineo o leggermente camuso e occhi grandi ed espressivi. Le orecchie sono di piccole dimensioni, molto mobili e appuntite. Il muso è sottile e presenta narici ampie. Il collo è leggermente incurvato ma lungo. Il garrese del cavallo si presenta largo ed accentuato, la linea dorso-lombare è lunga e diritta, la groppa è ampia, leggermente obliqua e allungata. Il petto è aperto e le spalle che sono inclinate presentano una conformazione buona. Gli arti sono lunghi e forti con avambracci solidi e muscolosi, stinchi larghi e robusti, garretti forti ma un po falciati e pastorali lunghi e diritti. L´unghia del piede è dura cioè di buona qualità, questo particolare è dovuto alla continua selezione naturale a cui è soggetta questa razza che vive nelle steppe non umide.[2]

Carattere, attitudini e impiego

Il Cavallo del Don ha un carattere docile, indipendente, nevrile ma calmo, resistente e sicuro. Grazie alla sua elevata statura, alle sue belle forme e al temperamento calmo diventa un cavallo da sella unico, adatto a coprire lunghe distanze e ad affrontare sport equestri.[2] Il cavallo del Don è adatto al tiro leggero e al turismo equestre. In prevalenza è un cavallo da campagna con buona attitudine al salto. Sono animali molto forti, venivano impiegati nei lavori agricoli e tuttora sono usati come soggetti da sella. Partecipano a prove di resistenza che consistono nel raggiungere una distanza di 256 km in 24 ore.[3]

Storia

Questa razza ebbe origine tra i secoli diciottesimo e diciannovesimo nelle praterie in vicinanza del fiume Don. In origine era un cavallo di piccola taglia, robusto e attivo, venne poi incrociato con con cavalli trottatori Orlov e Orlov-Rostopschin (creato dall'incrocio di Orlov e Purosangue Inglesi). Il cavallo del Don venne poi utilizzato dal maresciallo Budjonny che, incrociando il cavallo con Purosangue Inglesi, creò la razza che acquisì il suo stesso nome: Budjonny, razza che divenne in poco tempo stabile per poi essere usata per migliorare altre razze indigene di diverse repubbliche sovietiche.[3]

Allevamento

Altri progetti

  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cavallo del Don

Bibliografia

  • Cavalli - Le razze di tutto il mondo, p. 51, ISBN 8804303492.
  • Cavalli - Conoscere, riconoscere e allevare tutte le razze equine più note del mondo, Istituto Geografico De Agostini S.p.A, pp. 100-101, ISBN 8841800542.
  • E. Hartley Edwards e C. Geddes, Il manuale del cavallo, Edagricole, pp. 101-103, ISBN 8820635356.
  • Maurizio Bongianni, Cavalli del mondo, p. 157, ISBN 8804411007.

Note

  1. ^ Bongianni, Maurizio., Cavalli : le razze di tutto il mondo, Mondadori, 1987, ISBN 8804303492, OCLC 797097126. URL consultato il 23 marzo 2019.
  2. ^ a b Soldi, Alberto., Cavalli : conoscere, riconoscere e allevare tutte le razze equine più note del mondo, Istituto geografico De Agostini, 2002, ISBN 8841800542, OCLC 801273660. URL consultato il 23 marzo 2019.
  3. ^ a b Hartley Edwards, Elwyn., Il manuale del cavallo, Edagricole, 1996, pp. 101,103, ISBN 8820635356, OCLC 797135849.