Utente:Polachk/Sandbox

Versione del 30 apr 2019 alle 18:00 di Polachk (discussione | contributi) (Ho suddiviso ulteriormente in sezioni e ampliato la descizione)

I legami intermolecolari sono interazioni di natura elettrostatica che si generano non fra singoli atomi, ma fra molecole neutre e ioni.[1] Queste interazioni possono essere causate sia da molecole il cui momento dipolare risultante è non nullo, sia da molecole che subiscono una polarizzazione, ma sono in generale caratterizzate da un' energia più debole rispetto ai legami intramolecolari.[2][3] Divengono spesso fondamentali nel determinare le proprietà fisiche e chimiche di alcune sostanze o in campi come il docking di un farmaco.[4][3]

Descrizione

 
Forze di interazione dipolo-dipolo
 
Forze di interazione ione-dipolo

Le forze intermolecolari possono essere attrattive o repulsive e si esplicano tra due o più molecole, che possono essere uguali, nel caso in cui la sostanza sia pura, oppure diverse fra loro, nel caso di una miscela o se prese nella zona di separazione fra due materiali differenti.[3]


Questo tipo di forze nasce fra molecole in cui il baricentro delle cariche negative non coincide con il baricentro delle cariche positive. Ciò è dovuto al fatto che alcune molecole presentano un momento dipolare risultante non nullo, che si comportano dunque come dei deboli dipoli elettrici.[5]

Le forze intermolecolari contribuiscono a determinare alcune caratteristiche fisiche delle sostanze. All'interno di un gas, ad esempio, le molecole sono libere di muoversi le une rispetto alle altre, visto che le forze attrattive sono molto deboli. Ciò permette dunque al gas di espandersi fino ad occupare sempre l'intero volume a sua disposizione.[6] Al contrario, allo stato liquido (e ancora di più allo stato solido) queste interazioni sono più forti e causano dunque una maggior compattezza della sostanza, insieme ad una minore mobilità delle molecole.[1]


determinando quindi in quale stato fisico si presenteranno a temperatura ambiente. Un'elevata forza fra le molecole di una soluzione (ad esempio un legame ad idrogeno, come nel caso dell'acqua) fa innalzare il punto di ebollizione di quest'ultima, perché riuscire a portare le molecole in fase vapore risulta più costoso in termini energetici (presumibilmente fornendo energia sotto forma di calore) per rompere questi legami. Stesso discorso si può fare per il punto di fusione.[7]

Esistono le seguenti tipologie di forze intermolecolari, disposte in ordine di forza crescente:

Forza di dispersione di London

  Lo stesso argomento in dettaglio: Forza di London.



Forza di Debye

  • Forza di Debye: interazione dipolo-dipolo indotto (con energia di legame compresa fra 2-10 kJ/mol)



Interazione ione-dipolo indotto


Forze di van der Waals


Legame a Idrogeno


Legame ad alogeno


Interazione ione-dipolo

Note

Bibliografia

Voci correlate

  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia

Altri progetti

Collegamenti esterni

  1. ^ a b Legami intermolecolari e Forze di Van der Waals, su chimica-online.it. URL consultato il 25/04/19 alle 12:30.
  2. ^ Elementi di chimica – Roberto Spinicci - Firenze University Press, pp. 225-226, ISBN 88-8453-198-5.
  3. ^ a b c Legami intermolecolari, su chimicando.altervista.org. URL consultato il 24/04/19 alle 19:15.
  4. ^ Malucelli, Giulio., Elementi di chimica per l'ingegneria, Libreria editrice universitaria Levrotto & Bella, 2002, p. 145, ISBN 8882180859, OCLC 955519247. URL consultato il 21 aprile 2019.
  5. ^ Spinacci, Roberto. Elementi di chimica. - [Firenze : Firenze University Press, 2009.], su digital.casalini.it.
  6. ^ Elementi di chimica – Roberto Spinicci - Firenze University Press, p. 238, ISBN 88-8453-198-5.
  7. ^ Legami intermolecolari, su gmpe.it. URL consultato il 21/04/19 alle 19:20.