Utente:Egimar/Sandbox
Deux Poèmes de Paul Verlaine op. 9 | |
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Compositore | Igor' Fëdorovič Stravinskij |
Epoca di composizione | 1910 |
Prima esecuzione | 13 gennaio 1911 |
Dedica | al fratello Gurij |
Durata media | 3'40 e 1'40 |
Organico | vedi sezione |
Deux Poèmes de Paul Verlaine sono due composizioni di Igor' Fëdorovič Stravinskij per baritono e pianoforte scritte nel 1910, trascritte poi nel 1951 nella versione per baritono e orchestra.
Storia
All'inizio dell'estate del 1910, terminate le rappresentazioni de L'uccello di fuoco a Parigi, Stravinskij decise di prendersi una breve vacanza al mare e si recò con la famiglia sulle rive dell'Atlantico a La Baule[1]; qui, nel mese di luglio, compose due canti su poesie di Paul Verlaine, Un grand sommeil noir tratto dalla raccolta Sagesse e La lune blanche tratto da La Bonne Chanson. L'opera, l'ultima di Stravinskij recante il numero d'opus, il nove, fu dedicata dal compositore al fratello Gurij, valente baritono; un grande rammarico del musicista fu il fatto che il fratello non poté mai eseguire in pubblico questa composizione poiché morì di tifo nel 1917 a soli 33 anni. La prima esecuzione dell'opera in versione per voce e pianoforte avvenne il 13 gennaio 1911 a San Pietroburgo. Già nel mese di luglio del 1910 il musicista iniziò a realizzare una trascrizione dei due brani per baritono e orchestra, lavoro che riprese nel 1914 e terminò a Hollywood solo nel 1952.
Fonte
I testi dei due poemi sono tratti da raccolte del poeta francese Paul Verlaine, autore molto amato dai musicisti, tra cui in particolare Claude Debussy, per la dolcezza e la cantabilità dei suoi versi. Gabriel Fauré nel 1892 aveva già musicato la lirica La lune blanche nel suo ciclo di melodie La Bonne chanson. La prima poesia musicata da Stravinskij è Un grand sommeil noir tratto dalla raccolta Sagesse del 1880, scritta in gran parte da Verlaine durante un periodo buio della sua vita, mentre era recluso e riflette la perdita della speranza e dell'interesse alla vita. L'altro brano, La lune blanche, precedente come datazione, il 1870, fa parte de La Bonne chanson e ci racconta di un poeta ancora pervaso da sentimenti ed emozioni che, con la musicalità dei suoi versi, descrive la natura in modo semplice e lirico.
- ^ Igor Stravinskij, Chroniques de ma vie, Parigi, Editions Danoel, 1935.