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The Onion (lett. "La Cipolla") è un sito satirico statunitense che pubblica false notizie di scala internazionale, nazionale o locale. La società, con sede a Chicago, è stata fondata a Madison nel Wisconsin il 29 agosto 1988. Viene attualmente riconosciuto come il primo e più significativo caso di satira giornalistica online, dopo la sua trasposizione dal cartaceo al Web nel 1996.

Storia

La fondazione

The Onion è stata inizialmente concepita come la parodia di un quotidiano dagli studenti allora ventenni Tim Keck e Christoper Johnson. Il primo numero viene pubblicato nel 1988 presso il campus dell'università del Wisconsin a Madison, ma inizialmente non ebbe alcun successo. L'anno successivo, infatti, i due fondatori venderono il giornale al fumettista Scott Dikkers e all'editore Peter Haise per 16 000 dollari.

In mano a Dikkers e Haise, The Onion riuscì ad espandersi oltre la città di Madison, raggiungendo centri come Milwaukee, Chicago, Boulder e la zona di Champaign-Urbana.[1]

L'approdo sul Web

La particolarità del giornale fu l'approdo precoce sul Web. La scalata verso il successo nazionale di The Onion comincia proprio nel 1996, quando viene lanciato il sito Web.

Nel 1995, quando The Onion era ancora solo un settimanale stampato, un articolo titolato Clinton Deploys Vowels to Bosnia (tr. "Clinton Sgancia Vocali sulla Bosnia"[2]) diventò virale online, venendo più volte pubblicato su diversi forum senza attribuzione all'originale su carta.[3] Per questo motivo l'anno seguente venne deciso di creare il sito ufficiale del giornale, theonion.com, così che gli autori potessero reclamare i diritti dei loro contenuti originali.

Joe Garden, al tempo uno degli scrittori ufficiali del settimanale, ha dichiarato in un'intervista che inizialmente era molto scettico del Web. Egli riteneva The Onion fosse una parodia in sé, in quanto era stampato su carta come tutti gli altri giornali, ma riportava notizie false e satiriche.[1] Si dovette ricredere quando il sito iniziò a guadagnare sempre più trazione, fino a permettere un salario stabile a tutti i suoi dipendenti. Nel 1997, infatti, il salario medio degli scrittori raggiungeva i 25 000 dollari all'anno, mentre le cifre dei lettori toccavano i 4 milioni, divisi tra 90 000 visite al giorno sulla pagina Web, 92 000 copie del giornale vendute e 1 500 iscritti regolari. [4]

Il 23 marzo 1999 viene pubblicato il libro Our Dumb Century: The Onion Presents 100 Years of Headlines from America's Finest News Source. Si trattava di un libro completamente originale che riportava gli eventi più importanti del XX secolo e li interpretava in chiave satirica (e.g. August 15, 1945: "War Over! 50 Years of Nuclear Paranoia Begin Today", tr. "15 agosto 1945: La guerra è finita! Iniziano oggi 50 anni di paranoia nucleare"). Il libro fu decretato vincitore del Thurber Prize for American Humor, permettendo l'affermazione di The Onion nel mondo della satira statunitense.

Il traferimento a New York

Visto il successo ricevuto fino a quel momento, tra l'autunno del 2000 e l'inizio del 2001 la sede del giornale venne trasferita dal Wisconsin a Manhattan, New York. L'intenzione del dirigente Robert Siegel era di innalzare The Onion da semplice settimanale umoristico a intera compagnia editoriale, in grado di spaziare su altri media come letteratura, televisione e cinema. In un'intervista al New York Times Siegel affermò: "Vendevamo storie e articoli di The Onion che sarebbero stati trasformati in film. Ci siamo detti che avremmo preferito essere noi stessi a creare quei film".[5]

Il 27 settembre 2001, The Onion pubblicò il suo primo numero su carta dopo il trasferimento, interamente dedicato agli attentati terroristici dell'11 settembre. Nonostante le controversie, il giornale riuscì a dare voce alla necessità di andare avanti, dimostrando che "il senso dell'umorismo degli americani non era morto". Questo numero del giornale divenne infatti un momento di svolta per The Onion, in quanto le visite al sito raddoppiarono nei giorni a seguire la pubblicazione.[6]

L'origine del nome

Esistono diverse storie e teorie riguardo l'origine del nome scelto per il giornale. L'ex presidente Sean Mills racconta in un'intervista per Wikinews: "Le persone si chiedono sempre da dove venga il nome The Onion, e recentemente anche io l'ho chiesto ad uno dei fondatori, Tim Keck. Egli mi ha risposto che fu suo zio a suggerirlo, casualmente, vedendolo mangiare un panino alla cipolla insieme all'altro fondatore, Chris Johnson". Mills lascia così intendere che inizialmente le vendite erano "talmente basse da potersi permettere di mangiare solo pane e cipolle".[7] Secondo l'editore Cole Bolton, invece, è molto più probabile che il titolo fosse semplicemente un gioco di parole creato per farsi beffa del giornalino del college, chiamato The Union. [8]


[9]

Note

  1. ^ a b Onion Nation, su washingtonpost.com, 16 novembre 2008. URL consultato il 20 maggio 2019.
  2. ^ Clinton Deploys Vowels to Bosnia, su theonion.com. URL consultato il 20 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2000).
  3. ^ Clinton Deploys Vowels to Bosnia, su harts.net. URL consultato il 20 maggio 2019.
  4. ^ Peeling The Onion, su citypages.com, 19 marzo 1997. URL consultato il 20 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2015).
  5. ^ MEDIA; The Onion Makes Its New Home in an Old Target, su nytimes.com, 22 gennaio 2001. URL consultato il 21 maggio 2019.
  6. ^ 'The Onion' Makes it OK to Laugh Again, su zimbio.com. URL consultato il 21 maggio 2019.
  7. ^ The Onion: An interview with 'America's Finest News Source', su en.wikinews.org, 25 novembre 2007. URL consultato il 20 maggio 2019.
  8. ^ IOP-Mocking the Man:How Satire Helps Deepen Our Understanding of the World Featuring Cole Bolton, su youtube.com, 20 aprile 2015. URL consultato il 20 maggio 2019.
  9. ^