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Paese di produzioneItalia
Anno2018
Durata75 minuti
Generedocufilm
RegiaFrancesco Pacini, Paolo Ruffini
ProduttorePaolo Ruffini
Casa di produzioneNon c'è problema, Fenix Entertainemnt, Laser Film, Agnus Dei Production
Distribuzione in italianoFenix Entertainemnt
MontaggioKarolina Maciejewska

Up & Down - Un film normale

Il film racconta della nascita e il tour del progetto dello spettacolo teatrale Up & Down, frutto della collaborazione fra il regista e professore Lamberto Giannini e il livornese Paolo Ruffini, diretto da Francesco Pacini e Paolo Ruffini. Il film prende il nome dallo spettacolo “Up & Down”, portato in scena nei teatri di tutta Italia da Ruffini assieme a Federico Parlanti, Erika Bonura, Giacomo Scarno, Andrea Lo Schiavo, David Raspi e Simone Cavaleri, 5 ragazzi affetti da sindrome di Down e un autistico, della compagnia teatrale Mayor Von Frinzius diretta dal professor Giannini.

Trama

Up & Down - Un film normale racconta dell'omonimo spettacolo teatrale Up & Down. Il documentario traccia un profilo degli attori protagonisti, cinque ragazzi con Sindrome di Down e uno affetto da autismo, ripercorrendo le loro storie e descrivendo i loro talenti.

Girato nel corso della tournée in diversi teatri italiani, è un insieme di clip che spazia dai momenti presi dalle telecamere dietro le quinte, ai successi riscossi con il pubblico, alle difficoltà, ed evidenzia in particolare la relazione di amicizia che lega i protagonisti aprendo una riflessione sul valore della diversità.

La chiave narrativa è offerta dai punti di vista differenti degli interlocutori principali: Paolo Ruffini - il quale dimostra un approccio romantico, concentrandosi nelle interviste sul talento umano degli attori e sulla loro sensibilità nell'accogliere la felicità - e Lamberto Giannini - che ha un approccio lucido e non incantato da pietà o commiserazione verso la disabilità, perché al contrario considera il teatro una dimensione che pareggia le differenze.

Genesi

Che cosa significa essere normali? Quali caratteristiche esattamente dovrebbe avere qualcuno o qualcosa per definirsi tale? Da queste semplici domande, poste proprio da uno degli attori disabili coinvolti nel progetto, nasce questo film che si propone come un’indagine sulla normalità, raccontata attraverso gli occhi di cinque attori con Sindrome di Down e uno autistico, accompagnati in un viaggio lungo un anno intero dall'amico Paolo Ruffini e dal direttore della compagnia teatrale Lamberto Giannini.

È la storia di un sogno che si trasforma in un’avventura, la storia di una compagnia teatrale fuori dal comune che vuole compiere un’impresa “normale”: realizzare un grande spettacolo - scorretto, esilarante, irriverente - e portarlo in tournée nei più prestigiosi teatri d’Italia.

I protagonisti di questa impresa sono i “super eroi sbagliati” con il poter inconsapevole di compiere l’impossibile. E come quell'insetto che è in grado di volare solo perché non sa di non poter sostenere il proprio peso, così questi ragazzi possono portare in scena uno strepitoso happening comico, spezzare i pregiudizi del pubblico, emozionarlo, commuoverlo, e lasciare a tutti l’illusione di essere normali. Addirittura l’illusione che la normalità esista davvero.

La pellicola racconta degli ultimi, del coraggio che risiede nella loro fragilità, e celebra l’importanza di essere diversi, il valore di essere unici.

Il progetto, prima dello spettacolo teatrale e poi del film, nasce a seguito dall'incontro tra il noto attore e regista Paolo Ruffini con la Compagnia Teatrale livornese Mayor Von Frinzius, diretta da Lamberto Giannini, docente di Filosofia e Pedagogista.

La Compagnia Mayor Von Frinzius, fondata nel 1997, è uno straordinario esempio di teatro integrato, e ospita al suo interno oltre 90 attori, metà dei quali affetti da disabilità di diverso tipo.

Secondo la filosofia che ne anima il lavoro, chiunque possieda un corpo e un’emotività ha delle possibilità attoriali, senza differenze di sorta. Per questa ragione, negli anni, ha aperto le porte a chiunque volesse sperimentare le attività laboratoriali teatrali, fino a diventare la Compagnia stabile del Teatro Goldoni di Livorno, dove realizza spettacoli da oltre vent'anni.

Dalla combinazione di questa filosofia con l’approccio leggero e disobbediente dell’esperienza teatrale di Paolo Ruffini (che deriva dalla tradizione del format Io? Doppio?) è nato lo spettacolo teatrale UP&Down, che ha debuttato nel 2018 con un tour di oltre 50 date nei teatri di tutta Italia, tra cui il Teatro Sistina e il Teatro Brancaccio di Roma, il Teatro Nazionale di Milano, il Teatro Verdi di Firenze, il Teatro Politeama di Genova e il Teatro Alfieri di Torino. Al termine del primo anno del tour, che riprende nel 2019, Paolo Ruffini ha raccontato questa esperienza e il legame con la Compagnia Teatrale nel libro “La Sindrome di UP” edito da Mondadori.

Cast

Paolo Ruffini

Attore, regista e autore, la sua carriera spazia dal cinema alla tv al teatro. Abbraccia il progetto UP&Down nel 2018 con il debutto dello spettacolo teatrale, nello stesso anno co-dirige la regia del film docomentario Up & Down - un film normale, e nel 2019 è autore del libro La Sindrome di Up edito da Mondadori.

Lamberto Giannini

Professore di storia e filosofia presso il liceo scientifico Federigo Enriques di Livorno, dirige come regista la compagnia teatrale Mayor Von Frinzius composta da più di 80 ragazzi di cui la metà affetta di diverse forme di disabilità. Ha fondato la compagnia teatrale nel 1998, riscuotendo sempre maggior successo nei teatri italiani attraverso gli spettacoli proposti.

Andrea Lo Schiavo (40 anni)

Andrea Lo Schiavo è il primo dei 6 ragazzi che si è unito fin da subito, nel 1998, alla compagnia Mayor Von Frinzius. La sua abilità principale è il mimo, è molto abile ad imitare personaggi famosi come Adriano Celentano e Totò. Osserva e studia gli atteggiamenti ed i comportamenti delle persone, così da poter imitare chiunque gli stia accanto.

Il suo rapporto con Ruffini è un rapporto quasi di fratellanza, Ruffini lo definisce suo fratello gemello. Ha una particolare visione del tempo, è cosciente che il tempo scorra, eppure si è convinto, o meglio ha deciso, di restare all’età di 27 anni, e così ugualmente, ogni attività da lui svolta ha iniziato a svolgerla solo dal giorno precedente. Così sceglie anche di allontanarsi da tutto ciò che può risultare pesante e triste, in maniera tale da poter vivere una vita tranquilla, felice, spensierata, priva di preoccupazioni di qualunque genere.

Andrea Lo Schiavo ha inoltre partecipato e vinto, le Special Olympics a Shangai del 2007. In particolare, è specializzato in stile libero e delfino.

Nella propria camera Andrea conserva maniacalmente dei piccoli ritagli di giornale, contenenti le parole più importanti e ricorrenti della propria vita, come divertimento, Ruffini, opere Disney e soprattutto speranza.

La cosa che lo rende più felice, che lo eccita più di tutto è il richiamo del delfino, simulato da Ruffini e che manda in estasi il ragazzo.

David Raspi (28 anni)

David Raspi, come lo definisce Lamberto Giannini, è una miniera.

Dei 6 ragazzi scelti da Ruffini, Raspi è il ragazzo cui da piccolo diagnosticarono una disarmonia evolutiva, meglio conosciuta come una forma di autismo infantile. Ciononostante, è un ragazzo pieno di risorse, è un attore estremamente professionale e dedito a ciò che fa. Possiede l'orecchio assoluto, che gli permette di cantare, ballare, e imitare personaggi maschili e femminili molto precisamente, ripetendo fedelmente battute di dialoghi ripresi da film o cartoni animati. Conosce accuratamente la cultura giapponese, ed è un grande appassionato di manga.

David è costantemente avvolto nel clima teatrale, non ha bisogno necessariamente di un pubblico per esibirsi. È migliorato nel corso della propria vita, da bambino era fortemente propenso all’isolamento, non cercava mai nessun tipo di contatto fisico con le persone circostanti, neppure con i propri familiari più stretti. Negli ultimi anni invece si è aperto alle persone, adesso ama parlare, abbracciare e baciare chiunque gli stia vicino.

Da diversi anni membro della compagnia Mayor Von Frinzius, è in scena nello spettacolo Up&Down interpretando l'alter ego di Paolo Ruffini.

Erika Bonura (23 anni)

È l’unica ragazza del gruppo, ed è fortemente convinta delle proprie capacità ed abilità. Il suo sogno è fare l’attrice e la modella, possiede un book contenente solo sue foto scattate come se fosse una modella cinematografica, inoltre pratica danza fin dall'infanzia.

Il proprio ruolo nello spettacolo UP&Down è quello di prima donna. La sua forza morale le ha permesso di superare la leucemia, avuta da piccola, facendo forza a sé stessa e a tutti coloro che aveva attorno. Giannini e i propri compagni la definisce a tal proposito una forza della natura. Grazie ad un intenso lavoro da parte di Giannini, Bonura è migliorata molto nel saper scandire battute e frasi.

Il suo rapporto con Ruffini è un rapporto di grande seduzione, quasi di amore.

Giacomo Scarno (41 anni)

Giacomo Scarno, alias Giacomone, lavora nella compagnia di Giannini da diversi anni, ed è un attore con Sindrome di Down dotato di grande talento attoriale.

Pur essendo indisciplinato durante le prove, difatti è uno dei ragazzi che Giannini riprende più spesso, come ogni grande artista, sul palcoscenico rende sempre delle grandi performance, mostrando al pubblico le sue grandi abilità nella recitazione. E' molto competitivo, e ama dimostrare di essere più abile negli altri in ogni campo.

Scarno chiede sempre a Ruffini di fargli “testa-testa”, ossia un semplice rituale secondo cui Ruffini prende fra le proprie mani il volto del ragazzo e comincia ad agitarlo rapidamente. E' fautore della battuta cult dello spettacolo, inventata proprio da lui: "Non sono Down, sono guarito".

Federico Parlanti (43 anni)

Federico Parlanti entra nella compagnia Mayor Von Frinzius nel 2008, dopo una breve esperienza lavorativa al porto di Livorno.

Ha una grande capacità di memoria, su cui Giannini punta molto, ed è uno dei ragazzi su cui ha dovuto lavorare di più. È un attore estremamente versatile, ed è molto astuto nel carpire il meglio da ogni situazione. È riuscito a trarre vantaggio dal suo essere affetto da Sindrome di Down: afferma di esserlo quando gli può far comodo dimostrare di esserne affetto, viceversa se non è vantaggioso mostrarlo, allora afferma di essere una persona normale. È affetto da Sindrome di Down solo quando gli fa più comodo.

È particolarmente attaccato ai soldi. Ciò è dovuto alla sua incapacità di svolgere calcoli matematici elementari. Quindi ha sempre paura che qualcuno possa approfittarne dandogli un resto sbagliato. Così facendo cerca di comprare più cose possibili spendendo meno soldi possibili.

È molto impegnato con attività extra-teatrali, pratica sport come il Judo e il nuoto e lavora come cameriere al Ca’moro, ristorante-peschereccio ancorato nel porto di Livorno. Lavora come cameriere alla pizzeria del Parco del Mulino, cui è affiliato il Ca’moro. È inoltre impegnato nell'accoglienza dei clienti dell’area camper annessa alla struttura del Parco del Mulino. Segue molti corsi di autonomia proposti ai ragazzi affetti da Sindrome di Down offerti dalla struttura stessa.

Ha partecipato al programma televisivo Cucine da incubo, diretto da Antonino Cannavacciuolo, che ha visto la modernizzazione del Ca’moro e l’apprendimento da parte di Parlanti e dei suoi colleghi di nuove conoscenze per la preparazione di cocktail e specialità culinarie.

Ad inizio 2019 ha sostenuto i provini per il programma comico Colorado a Milano, e ha svolto le riprese dell’intera stagione del programma in qualità di Social Media Manager di Ruffini stesso. A marzo dello stesso anno viene intervistato da Repubblica sull’esperienza con Cannavacciuolo e dal programma televisivo Le Iene, dove si fa portavoce dello slogan “meglio un cromosoma in più che un neurone in meno”, a seguito del post di un esponente della Lega, Augusto Casali, ex canditato per la Lega al consiglio comunale della città di Lucca che ironizzava sui social media più importanti del momento come Facebook, Instagram e Whatsapp che avevano avuto un crollo dei server il giorno prima, 14 marzo, paragonandoli a tre bambini affetti da Sindrome di Down.

Simone Cavaleri (32 anni)

Simone Cavaleri, così come Andrea Lo Schiavo, è un attore veterano, recita nella compagnia da più di 16 anni.

È un attore molto abile nel gestire i tempi ritmici dello spettacolo, con la tendenza a rallentare lo spettacolo e adattarlo alle proprie esigenze. Specializzato nel gioca-jouer, ama introdurre nello stesso situazioni differenti rispetto a quelle presenti nella canzone, su suggerimento di Ruffini.

Generalmente è un ragazzo che tende molto a cercare la tranquillità attorno a sé, vorrebbe che tutto fosse in armonia con lui, e spesso sta a sedere assieme a Scarno, suo grande amico. Al momento di salire sul palcoscenico si manifesta in lui una grandissima energia, e diventa la spalla di Ruffini. Pur con qualche difficoltà a parlare riesce a farsi capire e diventare trascinatore del pubblico in sala.

Cavaleri adora la musica, oltre a guardare Maria De Filippi, e riconosce nella musica la sua fonte di felicità. Rimasto orfano risiede nella Casa Famiglia dove ha trovato una dimensione di serenità, grazie anche alla vicinanza dei membri della compagnia e al proseguire della sua attività teatrale.

Fra Ruffini e Cavaleri c’è un grande rapporto di affetto, per Ruffini Cavaleri è la spalla ideale sul palcoscenico, ma Cavaleri soffre molto il solletico, o solleccolo come lo chiama Cavaleri, e spesso durante lo spettacolo Ruffini usa il solleccolo per far uscire Cavaleri di scena quando la sua parte è conclusa. Nel tour 2019 non è tornato in scena su questo spettacolo, continua però ad esibirsi in tutti gli altri spettacoli della Compagnia.

Distribuzione

Il primo trailer del film viene distribuito il 21 ottobre 2018. Il film è uscito nelle sale il 25 ottobre 2018.

Riconoscimenti

Note


Bibliografia

  • Paolo Ruffini, La sindrome di Up. La felicità insegnata da persone con sindrome di Down, Milano, Mondadori, 2019, 9788804712954.
  • Marianna Sgherri, Chi è Mayor Von Frinzius?, Livorno, Edizioni Erasmo, 2013.
  • Giancarlo Zappoli, UP & DOWN - UN FILM NORMALE, in mymovies.it, 23 ottobre 2018.
  • Daniela Catelli, Up & Down – Un film normale, in comingsoon.it, 21 ottobre 2018.