Dies irae
Il Dies irae è un inno in lingua latina, molto famoso, attribuito dubitativamente a Tommaso da Celano. Sono in molti a ritenerlo una composizione poetica medievale tra le più riuscite. C'è un salto di stile rispetto al latino classico: il ritmo è accentuativo e non quantitativo, e i versi sono rimati. Il metro è trocaico. Descrive il giorno del giudizio, l'ultima tromba che raccoglie le anime davanti al trono di Dio, dove i buoni saranno salvati e i cattivi condannati al fuoco eterno.
Il Dies irae è una delle parti più note del requiem e quindi del rito per la messa esequiale previsto dalla liturgia per la messa di rito tridentino, in lingua latina dove sostituisce il credo.
Probabilmente l'ispirazione dell'inno è biblica, dalla versione latina della Vulgata del libro di Sofonia 1,15-16:
«Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nubi e di oscurità, giorno di squilli di tromba e d'allarme sulle fortezze e sulle torri d'angolo.»
Vari musicisti famosi hanno interpretato questo inno nelle loro messe da requiem: degno di nota, ad esempio, è il Dies irae di Mozart, ma anche quello di Giuseppe Verdi. Altri esempli:
- Berlioz, Hector: Grande Messe des Morts, Op. 5
- Biber, Heinrich Ignaz Franz, Requiem à 15 A-dur (1687?)
- Britten, Benjamin: War Requiem (1962)
- Cherubini, Luigi: Requiem
- Dvorak, Antonin: Requiem
- Henze, Hans Werner: Requiem
- Mozart, Wolfgang Amadeus: Requiem en ré menor, KV 626
- Pizzetti Ildebrando: Assassinio nella cattedrale, opera lirica. Prima: Milano, Teatro alla Scala, 1º marzo 1958
- Preisner, Zbigniew: Requiem for my friend
- Reger, Max: Lateinisches Requiem (Fragmento, 1914)
- Verdi, Giuseppe: Requiem (1874)
Soltanto Gabriel Fauré non ha incluso il Dies irae nel suo Requiem.
Risorse lessicologiche in rete
- Wikisource contiene il testo completo di Dies irae
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dies irae
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