Carlo Calenda
Carlo Calenda (Roma, 9 aprile 1973) è un dirigente d'azienda e politico italiano.
Carlo Calenda | |
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Ministro dello sviluppo economico | |
Durata mandato | 10 maggio 2016 – 1º giugno 2018 |
Presidente | Matteo Renzi Paolo Gentiloni |
Predecessore | Matteo Renzi (ad interim) |
Successore | Luigi Di Maio |
Rappresentante permanente dell'Italia presso l'UE | |
Durata mandato | 21 marzo 2016 – 10 maggio 2016 |
Predecessore | Stefano Sannino |
Successore | Maurizio Massari |
Viceministro dello sviluppo economico con delega al commercio estero | |
Durata mandato | 3 maggio 2013 – 20 marzo 2016 |
Presidente | Enrico Letta Matteo Renzi |
Successore | Ivan Scalfarotto |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Democratico (dal 2018) In precedenza: Scelta Civica (2013-2015) |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Roma "La Sapienza" |
Professione | Dirigente d'azienda |
Firma | ![]() |
Viceministro dello sviluppo economico nei governi Letta e Renzi, è stato rappresentante permanente dell'Italia presso l'Unione europea nel 2016 ed in seguito Ministro dello Sviluppo economico nei governi Renzi e Gentiloni. Dal 2019 è parlamentare europeo per il Partito Democratico.
Biografia
Figlio del giornalista e scrittore Fabio Calenda e della regista Cristina Comencini[3], è fratello della sceneggiatrice Giulia Calenda. Nel 1984, all'età di 11 anni, lavora nello sceneggiato televisivo Cuore, diretto dal nonno Luigi Comencini[3], dove interpreta lo scolaro protagonista Enrico Bottini, nell'unico suo ruolo come attore bambino.
Laureatosi in giurisprudenza alla Sapienza - Università di Roma[4], comincia a lavorare per società finanziarie prima di approdare, nel 1998, alla Ferrari sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, dove assume i ruoli di responsabile gestione relazioni con i clienti e con le istituzioni finanziarie,[3] e poi a Sky dove è responsabile marketing[5]. In Confindustria viene nominato assistente del presidente[6] e poi direttore dell'area strategica e affari internazionali durante la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, dal 2004 al 2008[5][7]. Successivamente è direttore generale di Interporto Campano[8] e presidente di Interporto Servizi Cargo[5].
Carriera politica
Coordinatore politico dell'associazione Italia Futura[9], fondata da Luca Cordero di Montezemolo, nel 2013 è candidato alle elezioni politiche nella lista di Scelta Civica nella circoscrizione Lazio 1 della Camera[10], ma non viene eletto.
Il 2 maggio 2013 viene nominato Vice ministro dello Sviluppo Economico nel Governo Letta[11], e viene confermato in tale incarico nel Governo Renzi[12], con delega al commercio estero. Come Vice ministro ha condotto numerose delegazioni di imprenditori italiani all'estero,[6] e promosso gli investimenti stranieri in Italia, mostrandosi particolarmente favorevole all'acquisto dall'estero di aziende italiane[13].
Il 5 febbraio 2015 lascia Scelta Civica e comunica la sua intenzione di iscriversi al Partito Democratico. Tale annuncio non ha però avuto seguito[14].
Il 20 gennaio 2016 è nominato dal Governo Renzi come Rappresentante permanente dell'Italia presso l'Unione europea[15], incarico che ha assunto il 21 marzo[16]. La scelta inconsueta di nominare un politico in una posizione normalmente riservata ai diplomatici di carriera ha sollevato proteste da parte dei membri del corpo diplomatico italiano[17]. Il governo ha difeso la decisione come parte delle proprie prerogative, per quanto eccezionale e riservata a situazioni molto particolari[18].
Dopo soli due mesi, il 10 maggio 2016 torna al Ministero dello sviluppo economico come Ministro, subentrando all'interim che Matteo Renzi aveva assunto a seguito delle dimissioni di Federica Guidi[19]. È stato poi riconfermato nello stesso incarico nel Governo Gentiloni.[20]
Il 6 marzo 2018 annuncia la sua adesione al Partito Democratico[21]. Nel gennaio 2019 lancia "Siamo Europei", un progetto per costruire una lista europeista e riformista unitaria in alternativa al blocco sovranista composto dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni europee di maggio 2019.
Elezioni europee del 2019
Il 19 marzo ufficializza la propria candidatura da capolista della circoscrizione nord-orientale e il 30 marzo Siamo Europei presenta il simbolo della lista in comune con il PD, guidato ora dal presidente del Lazio Nicola Zingaretti.[22] Il 26 maggio 2019, alle elezioni europee, è eletto europarlamentare con 275.161 preferenze nella circoscrizione nord-orientale nella lista unitaria PD - Siamo Europei, arrivando primo fra i candidati della lista per numero di preferenze nella suddetta circoscrizione e risultando il candidato del Partito Democratico più votato in Italia.[23]
Note
- ^ Profilo Twitter ufficiale di Carlo Calenda, su twitter.com. URL consultato il 27 maggio 2019.
- ^ Manifesto per la costituzione di una lista unica delle forze politiche e civiche europeiste alle elezioni europee, su siamoeuropei.it. URL consultato il 27 maggio 2019.
- ^ a b c Chi è Carlo Calenda, su ansa.it, ANSA, 6 marzo 2018. URL consultato il 22 gennaio 2019 (archiviato il 6 marzo 2018).
- ^ (EN) Carlo Calenda (PDF), su sviluppoeconomico.gov.it.
- ^ a b c Scelta Civica - Profilo personale di Carlo Calenda
- ^ a b Bio Archiviato il 26 gennaio 2016 in Internet Archive., sviluppoeconomico.gov.it
- ^ «C'è bisogno di un Ice più forte» - Il Sole 24 ore, 13 novembre 2007
- ^ Arrivo da Sky in Ferrari all'Interporto - Il Denaro, 1º luglio 2008[collegamento interrotto]
- ^ «Noi alternativi ai democratici, li batteremo» - Corriere della Sera, 2 gennaio 2013
- ^ Candidati Camera Lazio 1 di Scelta Civica con Monti per l'Italia - la Repubblica
- ^ Governo italiano - Consiglio dei Ministri n.2 del 2/05/2013
- ^ Governo Italiano - Consiglio dei Ministri n.21 del 20/06/2014
- ^ La Voce di New York, 19 gennaio 2016
- ^ Scelta civica trasloca nel Pd, in Corriere della Sera. URL consultato il 21 aprile 2017.
- ^ Carlo Calenda è il nuovo rappresentante dell'Italia a Bruxelles. Gentiloni: "Scelta eccezionale", su rainews. URL consultato il 21 gennaio 2016.
- ^ aise.it, carlo calenda si insedia a bruxelles, su Aise.it. URL consultato il 29 marzo 2016.
- ^ La protesta degli ambasciatori, a disagio per il caso Calenda, Corriere.it, 30 gennaio 2016
- ^ Calenda a Bruxelles? Una misura eccezionale, come nel dopoguerra, Public Policy, 8 febbraio 2016
- ^ Sviluppo economico, Calenda nuovo ministro: domani la nomina, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 9 maggio 2016.
- ^ Sergio Mattarella, DPR 12 dicembre 2016 - Nomina dei Ministri (PDF), su governo.it, Governo della Repubblica Italiana, 12 dicembre 2016. URL consultato il 20 febbraio 2017.
- ^ La crisi del Pd, Calenda: domani mi iscrivo", in Repubblica. URL consultato il 6 marzo 2018.
- ^ Europee, Zingaretti: “Ecco il logo del Pd per vincere le elezioni” | Sky TG24, su tg24.sky.it. URL consultato il 30 marzo 2019.
- ^ QuotidianoNet, Elezioni europee 2019, preferenze ed eletti. Boom per Berlusconi e Calenda, su QuotidianoNet, 1558962066660. URL consultato il 27 maggio 2019.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Carlo Calenda
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carlo Calenda
Collegamenti esterni
- Calenda, Carlo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Carlo Calenda, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.
- Carlo Calenda, su Senato.it - XIX legislatura, Parlamento italiano.
- Carlo Calenda, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Carlo Calenda, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (EN) Carlo Calenda, su IMDb, IMDb.com.
- Profilo sul sito del MiSE, su mise.gov.it (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2016).
- Biografia e nomine sul sito del Governo, su governo.it (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2016).
- Rassegna stampa sul Sole 24 ore, su argomenti.ilsole24ore.com.
- Carlo Calenda, su pagellapolitica.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 62154196713920110131 · SBN PARV577229 · LCCN (EN) no2018151110 · GND (DE) 1216391874 |
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