Teatro anatomico di Modena

teatro anatomico a Modena
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Teatro Anatomico di Modena

 
Balaustra del ballatoio del Teatro Anatomico di Modena. Foto di Fabio Coppini, Direzione Tecnica Unimore.


Il Teatro Anatomico di Modena è un anfiteatro di anatomia di origini settecentesche, con sede in viale Berengario 16, a Modena.

Ha ospitato lezioni di anatomia fino al 1985 ed è stato riaperto al pubblico nel 2018[1], in seguito ad opere di ristrutturazione e consolidamento resesi necessarie dopo il terremoto del 2012. Attualmente è inserito nell'itinerario di visita di AGO Modena Fabbriche Culturali, che comprende l'intero complesso settecentesco dell'ex ospedale Sant'Agostino, la farmacia storica e la chiesa di Sant'Agostino di Modena[2].

Storia

La storia del Teatro Anatomico di Modena si inserisce nell'ampio respiro dell'insegnamento della Medicina a Modena, che risale al 1329, quando Pietro della Rocca era primo Lettore di Medicina. Già nel 1494, inoltre, all'Università di Modena si svolgevano dissezioni di cadaveri di giustiziati e l'insegnamento dell'Anatomia aveva un rilievo fondamentale [3]

Il Teatro fu costruito grazie all'iniziativa di Antonio Scarpa (1752-1832). Poco più che ventenne, il chirurgo italiano era stato invitato dalla vicina Università di Padova a Modena, nel 1772, a ricoprire la cattedra di chirurgia e anatomia a seguito della riforma dell’Università voluta dal duca Francesco III d’Este. Scarpa ottenne dal Duca che il Teatro potesse essere costruito all'interno del complesso di Sant’Agostino, in prossimità dell’Ospedale eretto pochi anni prima, tra il 1753 e il 1758.

Grazie alla sinergia attivata tra l’Università degli Studi, che sostenne l’intera spesa della costruzione, l’Opera Pia generale dei Poveri, cui era affidata la gestione dell’Ospedale di Sant’Agostino, che realizzò le infrastrutture, e la Comunità di Modena, che fece ricostruire l’adiacente cappella di San Nicolò in cui venivano officiati i defunti, in poco più di un anno, dal dicembre 1773 al gennaio 1775, il Teatro Anatomico fu terminato e inaugurato da Scarpa il 25 gennaio 1775.

Struttura

 
Cavea del Teatro Anatomico di Modena, veduta dall'alto. Foto di Giovanni Coppini, Direzione tecnica Unimore

Il Teatro Anatomico di Modena stato progettato da Lorenzo Toschi che ne aveva diretto anche i lavori. La struttura era simile a quella del Teatro di Padova: si trattava di un vero e proprio anfiteatro completo ad ellissi allungata perpendicolarmente all’atrio, ma meno alto e meno stretto di quello padovano, con gradinate più larghe e fornite di panche in legno (poteva contenere 400 persone). Dopo il 1817, quando venne edificato il piano al disopra del Teatro per ospitare il Museo Anatomico, per costruire la scala di accesso venne sacrificata una parte dell’ellisse, motivo per cui il Teatro assunse la forma attuale di cavea.

Note

  1. ^ Il settecentesco Teatro Anatomico restaurato, su beniculturali.it.
  2. ^ LE TRE MERAVIGLIE DI AGO APERTE TUTTI I GIORNI E CON INGRESSO GRATUITO DAL 19 APRILE, su agomodena.it.
  3. ^ Corradini, Elena, Nascita e sviluppo dei musei anatomici di Modena tra Settecento e Novecento, in Medicina nei secoli, vol. 27/2, (2015) 441-478.

Bibliografia

  • Jacopo de Lancellotti, Cronaca Modenese, Parma, 1861.
  • Giuseppe Favaro, Antonio Scarpa e l'Università di Modena (1772-1783). Nuovi contributi alla storia dell'anatomia e della medicina in Modena, Modena, Università degli Studi, 1932.
  • Giorgio Toni, Pericle Di Pietro, L'insegnamento dell'anatomia nello Studio Modenese. Modena, STEM, 1971
  • Corradini, Elena. "Percorsi di valorizzazione per i Musei Anatomici di Modena: il Museo Ostetrico, il Museo Anatomico, il Museo Etnografico Antropologico e il Museo di Medicina Tropicale." Museologia Scientifica 5.1-2 (2011): 97-108

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Teatro Anatomico, su polomuseale.unimore.it, Università di Modena e Reggio Emilia. URL consultato il 22 luglio 2019.