Wikipedia:Pagine da cancellare/Responsible Labelling

 

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Fonti alla mano (la locuzione appare 67 volte su google books, molti risultati sono anacronostici o non inerenti, nei restanti non vi è una definizione) direi si tratti di un caso di WP:RO accompagnata a un lungo excursus sul concetto di social responsibility che era usato come presentazione del "primo progetto al mondo di responsibile labelling". --Vito (msg) 10:58, 19 lug 2019 (CEST)[rispondi]

Mantenere L'argomentazione addotta per la proposta di cancellazione del termine Responsible Labelling basata sull'idea che il termine abbia un significato analogo a quello di Responsabilità Sociale non è a mio giudizio accettabile nel merito.
La nozione di Responsabilità Sociale è ben definita nella norma ISO 26000 come "Responsabilità da parte di un’organizzazione (2.12) per gli impatti (2.9) delle sue decisioni e delle sue attività sulla società e sull’ambiente (2.6),attraverso un comportamento etico (2.7) e trasparente che:
- contribuisce allo sviluppo sostenibile (2.23), inclusi la salute e il benessere della società;
- tiene conto delle aspettative degli stakeholder (2.20);
- è in conformità con la legge applicabile e coerente con le norme internazionali di comportamento (2.11);
- è integrata in tutta l’organizzazione (2.12) e messa in pratica nelle sue relazioni."
La Responsabilità Sociale è un modo che caratterizza il sistema di gestione di un'azienda.
La nozione di Responsible Labelling (traducibile in Italiano con il termine "Etichettatura Responsabile") presenta un'analogia con un'altro termine oggi largamente diffuso ossia il termine "eco-labelling" inteso come sinonimo semplifiativo del termine "Type I environmental Iabelling programme - voluntary, multiple-criteria-based third party programme that awards a licence which authorizes the use of environmental labels on products indicating overall environmental preferability of a product within a particular product category based on life cycle considerations"
I due termini hanno un oggetto di analisi diverso: eco-labelling afferisce alle caratteristiche ambientali di un prodotto mentre responsible labelling afferisce agli aspetti di responsabilità sociale di un'organizzazione.
Analogamente a un programma di ecolabelling per i prodotti, in responsible labelling è un programma volontario, multi-criteria e di terza parte indipendente che assegna una licenza che autorizza l'uso del termine "responsible labelling" sui prodotti indicando la preferibilità del prodotto rispetto ad altri basata sulla responsabilità sociale dell'organizzazione che l'ha realizzato. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Legurotmi (discussioni · contributi) 13:06, 19 lug 2019 (CEST).[rispondi]
Esistono su Wikipedia numerose voci che non hanno alcuna definizione riconosciuta da norme o organismi internazionali.
Per esempio la voce "Qualità totale" è una locuzione che non ha alcuna definizione in alcuna norma o regolamento.
Segnalo invece che nella Iniziativa faro dell'UE nel settore dell'abbigliamento Risoluzione del Parlamento europeo del 27 aprile 2017 sull'iniziativa faro dell'UE nel settore dell'abbigliamento (2016/2140(INI)) si legge:
(Punto 9) Il Parlamento Europeo evidenzia la necessità di migliorare i codici di condotta, le etichette di eccellenza e i programmi di commercio equo e solidale, assicurandone l'allineamento con le norme internazionali come i principi guida su imprese e diritti umani delle Nazioni Unite, il Patto globale delle Nazioni Unite, la dichiarazione tripartita dell'OIL dei principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale (dichiarazione MNE), le linee guida.
Questa è esattamente la funzione attesa dalla nozione di "Etichettatura Responsabile" o "Responsible Labelling".
Nella stessa risoluzione del Parlamento Europeo si legge al punto 6 "evidenzia che le nuove indicazioni dell'OCSE in materia di debita diligenza relative alle catene di approvvigionamento responsabili nel settore dell'abbigliamento e delle calzature, in conformità con le linee guida dell'OCSE, dovrebbero costituire il principio cardine nella proposta legislativa della Commissione; sottolinea che tale proposta legislativa dovrebbe includere alcune norme fondamentali, come le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, salario di sussistenza, libertà di associazione e di contrattazione collettiva, prevenzione per quanto concerne le molestie sessuali e le violenze nei luoghi di lavoro, eliminando il lavoro coatto e minorile; invita la Commissione ad affrontare ulteriormente i seguenti punti: criteri chiave per la produzione sostenibile, trasparenza e tracciabilità, compresa la raccolta di dati trasparente e gli strumenti per l'informazione dei consumatori, verifiche e audit del dovere di diligenza, accesso alle vie di ricorso, parità di genere, diritti dei minori, dichiarazione di diligenza nella catena di fornitura, responsabilità in caso di catastrofi causate dall'uomo nonché attività di sensibilizzazione nell'Unione europea;"
Tutto questo indica con grande chiarezza la necessità e l'urgenza di fornire al consumatore informazioni affidabili sui diversi aspetti della responsabilità sociale e queste informazioni devono apparire sull'etichetta stessa dei prodotti.
Ancora nella risoluzione del Parlamento Europeo si riconosce al consumatore il diritto di ricevere informazioni chiare e attendibili circa la sostenibilità, il luogo di provenienza dei prodotti e in quale misura siano rispettati i diritti dei lavoratori Infine il Parlameno Europeo propone lo sviluppo di norme di etichettatura a livello UE in materia di "abbigliamento equo" (responsabile).
Da questo deriva in modo del tutto naturale e appropriato la nozione di "etichettatura responsabile" o "Responsible labelling". Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Legurotmi (discussioni · contributi) 14:00, 19 lug 2019 (CEST).[rispondi]
Con il massimo rispetto del Reviewer che ha proposto la cancellazione della voce ritengo che le argomentazioni addotte per supportare tale proposta siano da respingere.
1) il termine "Responsible Labelling" (in Italiano sarebbe "Etichettatura Responsabile" ma la sua traduzione non evoca la medesima accezione del termine in lingua inglese, non ha ancora una definizione formale inserita in documenti riconosciuti a livello internazionale o in standard. L'argomentazione addotta dal reviewer è in contraddizione con molti termini in Wikepedia che presentano lo stesso problema tra cui per esempio "Qualità totale" oppure "Smart city".
2) il reviewer ritiene che il termine sia sostanzialmente sinonimo di "social responsibility". Questa tesi non è accettabile perchè il termine "social responsibility", ben definito dalla norma ISO 26000, si associa a un modo di gestire gli aspetti della social responsibility in un'organizzazione, a un approccio di un sistema di gestione. "Responsible Labelling" è invece un'informazione verificata da una terza parte indipendente nel corso di una Due Diligence (ben definita dalle Guide OCSE sulla Responsible Business Conduct)che si associa a un prodotto per fornire alle parti interessate (clienti, investitori e altri Stakeholders) per attestare che tale prodotto è stato realizzato in un'organizzazione rispettosa dei principi e dei requisiti di un sistema di gestione basato sulla responsabilità sociale.
Tra i termini "Social Responsibility" e "Responsible Labelling" vi è la stessa differenza logica e sostanziale esistente tra Sistema di Gestione Ambientale (conforme alla norma ISO 14000) e eco-labelling (conforme alla norma 14024): il primo riguarda il sistema di gestione ambientale dell'azienda, il secondo la caratteristiche ambientali di un prodotto. Non sono accettabili confusioni sul piano logico e semantico tra i due termini.
3) il termine Responsible Labelling è indirizzato in numerosi documenti e atti ufficiali dell'Unione Europea: Risoluzioni del Consiglio, Risoluzioni della Commissione, Risoluzioni del Parlamento Europeo. In tutti questi documenti il termine si associa all'idea di fornire al consumatore finale, possibilmente sull'etichetta o sul packaging del prodotto, un'informazione relativa al luogo in cui è stato realizzato e alla responsabilità sociale in quella unità organizzativa in tutti i suoi aspetti: diritti umani, tutela della sicurezza, tutela dell'ambiente, etica del business.
Il Reviewer ha il pieno diritto di esprimere le sue opinioni ma ritengo necessario che tali opinioni siano ben circostanziate, precise e non generiche. Ritengo opportuno aprire una discussione sul punto prima di censurare una voce su cui è stato svolto un complesso lavoro di ricerca.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Legurotmi (discussioni · contributi).
Concluso il lungo escursus sull'analogia del termine ad altri, ci sono comunque fonti che parlino esplicitamente ed usano il termine "Responsible Labelling"? Perchè in caso contrario il termine rianae WP:RO e come tale da cancellare.--Moroboshi scrivimi 12:00, 20 lug 2019 (CEST)[rispondi]

Moroboshi: sebbene il termine non sia ancora codificato da definizioni inserite in norme (come tanti altri termini in Wikipedia, non mi è chiaro come si possa rifiutare un termine il cui significato emerge con grande precisione in un considerevole numero di documenti ufficiali dell'Unione Europea. Vi è esplicito riferimento a Due Diligence (OCSE) o Social Audit ossia la conduzione di verifiche di terza parte indipendente sullo stato di implementazione di un sistema di gestione per la responsabilità sociale e sui rischi a cui i clienti sono esposti per effetto di eventi che possono accadere lungo le filiere di fornitura. Un termine alternativo potrebbe essere "Certificazione sociale" oppure quello di "certificazione etica" ma sono termini non applicabili a spiegare il concetto di una "etichetta apposta sul prodotto per dare al consumatore il diritto di acquistare in modo consapevole che riporta informazioni su tutti gli aspetti della responsabilità sociale (diritti umani, condizioni di lavoro, salute e sicurezza, ambiente e etica del business) indirizzati dalle linee guida OCSE e dalla norma ISO 26.000. Non ho alcuna ambizione di creare un neologismo (capisco le regole di Wikipedia) ma di formulare un termine che rappresenta con precisione quando viene auspicato dalla Nazioni Unite, dall'OCSE e dall'Unione Europea. La invito cortesemente a leggere pagina 11 del Libro Verde Libro verde della Commissione “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese. PUBBLICATO NEL 2002. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52001DC0366&from=IT A pagina 21 del Libro Vedere si legge "Le etichette sociali ed ecologiche, che si presuppone debbano garantire una fabbricazione esente da qualunque forma di sfruttamento o a un cattivo trattamento,sono spesso caratterizzate da una mancanza di trasparenza e di verifiche indipendenti delle loro affermazioni. Contrariamente alle etichette vertenti sul contenuto o sulla sicurezza dei prodotti, tali affermazioni non possono essere verificate sul prodotto stesso. Per essere credibili, le etichette sociali ed ecologiche dovrebbero basarsi su una verifica costante dei luoghi di lavoro realizzata secondo norme concordate." Nella successiva pagina 22 si pala di etichettatura sociale "... lo sviluppo di standard di etichettatura sociale"

Oggi questi standard e norme che nel 2020 non esistevano sono stati pubblicati: l'OCSE ha pubblicato delle linee guida per la Due Diligence per catene di fornitura RESPONSABILI in alcuni settori (tessile e calzatura, prodotti agricoli, prodotti minierari, etc.). Inoltre esiste la norma ISO 26000 Guida per la Responsabilità Sociale è la nozione "Responsbile" comprende gli aspetti sociali, ambientali e di corretta relazione col cliente (Business ethics).

Si potrebbe intestare la voce "Etichettatura Sociale" per mantenere fede alla lingua Italiana tuttavia, poichè la portata del termine cresce nel quadro delle politiche contro il social dumping negli scambi internazionali e in tutto il mondo emerge l'uso di Responsible Labelling (senza traduzioni così come è successo per Eco-labelling).

Per queste ragioni confermo la proposta di mantenere il termine "Responsible Labelling" anche nella versione Italiana di Wikipedia.

Una proposta alternativa potrebbe essere "Etichettatura sociale (Responsible Labelling)" (nella consapevolezza che il termine "Etichettatura Sociale" può essere percepita come "parziale" rispetto alla plualità di aspetti coperti dalla nozione "Responsabile". Il termine "certificazione" non si può usare perchè esprime la nozione di "attestazione di conformità a uno standard". Esiste ed è utilizzato il termine di "certificazione etica" ma esprime l'idea di conformità a uno standard di un sistema di gestione per esempio di social accountability (SA 8000). L'OCSE invece invita a utilizzare il termine "Due Diligence" perchè fissa gli aspetti di Responsabilità Sociale si possono valutare in termini di "rischio" (e non di conformità). Qual'è il rischio che in una fabbrica in Pakistan si usino bambini?" "Qual'è il rischio di crollo di una palazzina a Dhaka per evitare un nuovo Rana Plaza?". L'attività di valutazione dei rischi sui singoli aspetti della social responsibility viene comunemente indicata come "social audit" ma anche in questo caso vi sono elementi di parzialità. Un Social Audit esprime la nozione di una valutazione dei soli rischi sugli aspetti "sociali" ma le guide OCSE e la ISO 26000 considerano TUTTI gli aspetti che afferiscono la Responsabilità Sociale: diritti umani, salute e sicurezza, ambiente, etica del business. Al termine di un audit su tutti questi aspetti non può essere rilasciato un certificato perchè l'oggetto della valutazione non è la conformità a un insieme di requisiti ma una valutazione dei rischi di impatti avversi sull'organizzazione che possono riverberarsi sui suoi stakeholders: clienti e personale su tutti ma anche società, ambiente fisico, etc. Poichè i criteri considerati nella valutazione sono molteplici e prendono in considerazione tutti gli aspetti della responsabilità sociale il mezzo per affermare che una valutazione è stata condotta non può essere un certificato di conformità. Per questo nel 2002 l'Unione Europea aveva introdotto la nozione di Etichettatura Sociale e Ambientale che ora, dopo 17 anni di maturazione ha preso i contorni precisi di Etichettatura Responsabile: le informazioni da passare al consumatore finale riguardano lo stato di tutti i rischi a cui un fabbricante è esposto in relazione a tutti gli aspetti della Responsabilità Sociale.

Moroboshi, Moguri, Vituzzo: gradirei ricevere argomentazioni puntuali a confutazione della proposta di inserimento di una voce seriamente argomentate. Pensavo Wikepedia fosse un luogo di discussione per migliorare la conoscenza ma mi sto rendendo conto che è qualcosa di molto diverso. Persone dietro l'anonimato censurano una nozione senza alcuna argomentazione. Mi auguro di ricevere argomenti seri e non farfugliati

[@ Legurotmi] Qui nessuno sta farfugliando nulla, ti invito ad evitare di usare termini offensivi. Vedo che è il tuo primo contributo qui dentro, prima di lanciarsi nella scrittura di voci sarebbe il caso di approfondire meglio il funzionamento di Wikipedia comprese le linee guida, i criteri, un minimo sindacale di tecnicismi, cosa si intende per fonte attendibile e in generale quali sono gli scopi del progetto (no, non è uno spazio di discussione, per quello esistono i forum). Ripeto la domanda che ti è già stata fatta, esiste una solida bibliografia (libri, studi, paper ecc) che attesti l'uso consolidato del termine? Un incipit che inizia con "xys si può definire" non ha alcun senso. O esiste una definizione precisa (anche più di una) e consolidata nell'uso con tanto di citazione di riferimenti bibliografici oppure siamo nel campo delle proposte e dei progetti futuri e allora se ne riparlerà quando tutto ciò davvero esisterà e altri avranno scritto, pubblicato ed emanato cosicché potremo citarli. --Civvì (Parliamone...) 20:42, 23 lug 2019 (CEST)[rispondi]