Circipani
I Circipani o Zirzipani, erano una tribù appartenente al gruppo degli slavi occidentali Lutici che nel VII secolo si insediò lungo il corso superiore del fiume Peene nel Meclemburgo centro-orientale nell'attuale Germania nord-orientale.

I Circipani sono citati da varie fonti storiche: la prima citazione è quella negli Annales Sangallenses maiores per l'anno 955, in cui vengono chiamati Zcirizspanis,[1] successivamente sono citati da Adamo di Brema nella sua Gesta Hammaburgensis ecclesiae pontificum [2], da Helmold di Bosau nella Chronica Slavorum[3] e da Annalista Saxo.[4]
L'area di insediamento dei Circipani, chiamata Circipania, si trovava secondo le fonti storiche "al di là della Peene", guardando da oriente.[5] Analisi storiche hanno delineato l'area tribale dei Circipani in modo più preciso come quella intorno al lago di Teterow e racchiusa dai fiumi Recknitz, Trebel e Peene. I loro principali centri erano Teterow, Malchin, Demmin e Dargun.[6]
Ricerche archeologiche condotte dagli storici Wilhelm Unverzagt e Ewald Schuldt all'inizio degli anni cinquanta (1950-1953) nell'area dei lago di Teterow hanno portato alla luce diversi reperti sull'isola di Burgwallinsel riconducibili ad un insediamento dei Circipani.[7]
I Circipani, insieme ai Redari, ai Tollensani ed ai Kessini, costituivano la federazione dei Liutici.[8] Nel 955 i Circipani presero parte insieme ai Tollensani alla Battaglia del Raxa, in cui furono sconfitti dalle truppe germaniche comandate da Ottone I di Sassonia[1]. Successivamente, i Circipani parteciparono, insieme alle altre tribù della suddetta federazione, alla rivolta slava del 983.
Note
- ^ a b Annales Sangallenses maiores, su dmgh.de, Monumenta Germaniae Historica, pag. 79, 955 ...Eodem anno Otto rex et filius eius Liutolf in festi vitate sancti Galli pugnaverunt cum Abatarenis, et Vulcis, et Zcirizspanis, et Tolonsenis, et victoriam in eis sumpsit, occiso duce illorum nomine Ztoignavo, et fecit illos tributarios..
- ^ Gesta Hammaburgensis ecclesiae pontificum, Liber II, Capitulum 21, Monumenta Germaniae Historica, p. 77.
- ^ Chronica Slavorum, su dmgh.de, Monumenta Germaniae Historica, p. 13 e 16.
- ^ Annalista Saxo, su dmgh.de, Monumenta Germaniae Historica, p. 609 e 613.
- ^ Piero Bugiani, Elmoldo di Bosau, gli Slavi e il Baltico (PDF), S.I.S.M.E.L. – Certosa del Galluzzo, Firenze, p. 117.
- ^ Brachmann, Op. citata, pag. 45-77, 99-138
- ^ (DE) Wilhelm Unverzagt, Ewald Schuldt, Teterow: ein slawischer Burgwall in Mecklenburg, Akademie-Verlag, 196.
- ^ Herrmann, Op. citata, pag. 261
Bibliografia
- (DE) Joachim Herrmann, Die Slawen in Deutschland: Geschichte und Kultur der slawischen Stämme westlich von Oder und Neisse vom 6. bis 12. Jahrhundert, Akademie-Verlag, 1985.
- (DE) Hans-Jürgen Brachmann, Das Zisterzienserkloster Dargun im Stammesgebiet der Zirzipanen, Franz Steiner Verlag, 2003, ISBN 3515082689.
- (DE) Wolfgang Hermann Fritze, Beobachtungen zu Entstehung und Wesen des Lutizenbundes (PDF), in Jahrbuch für die Geschichte Mittel- und Ostdeutschlands vol. 7 (1958), p. 1-38.