Il Premio Napoli è un riconoscimento per la cultura e la lingua italiana, organizzato dalla Fondazione Premio Napoli, nato nel 1954 assegnato con cadenza annuale. La Fondazione ha sede presso Palazzo Reale di Napoli.

Origini e organizzazione

Nel 1960 fu creata una Fondazione, ente pubblico no profit, con decreto del Presidente della Repubblica: ne compongono il consiglio di amministrazione il Comune di Napoli, la Regione Campania e la Camera di commercio di Napoli. Dal 2016 la Fondazione è presieduta da Domenico Ciruzzi.[1] Fino al 2012 da Silvio Perrella – dal 2007 – e precedentemente da Ermanno Rea.

Il premio ha avuto, dal 2003 al 2006, quattro sezioni vincitrici: narrativa italiana, narrativa straniera, saggistica internazionale e poesia.[2] Per ogni sezione, veniva selezionata una terna di vincitori, in cui era poi designato un Supervincitore. Nel 2007 si sono mantenute le quattro categorie e la formula delle terne vincitrici, ma la designazione finale è diventata Libro dell'anno.[3] Dal 2008 al 2011 le sezioni sono state due: letteratura italiana e letterature straniere.[3]

Dal 2016 le sezioni sono tre:narrativa, saggistica e poesia. Le terne finaliste di ogni sezione sono scelte da una giuria tecnica di esperti formata da quattordici personalità del mondo culturale e accademico (scrittori, registi e autori teatrali e cinematografici, giornalisti, critici, saggisti, docenti universitari) e vengono sottoposte al voto, telematico, della giuria popolare. I cui componenti per la propria sezione di appartenenza scelgono i libri vincitori poi proclamati durante la cerimonia finale di metà dicembre. Gli scrittori finalisti incontrano i giudici lettori durante l'autunno di ogni anno.

Albo dei vincitori - Sezione narrativa italiana

Note

  1. ^ DOMENICO CIRUZZI È PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE “PREMIO NAPOLI” - L'angolo della Memoria e Museo civilta' contadina, in L'angolo della Memoria e Museo civilta' contadina, 20 ottobre 2016. URL consultato il 15 novembre 2017.
  2. ^ a b c d e Edizioni 2003-2006, su premionapoli.it. URL consultato il 22 agosto 2019.
  3. ^ a b c d e f edizioni 2007-2011, su premionapoli.it. URL consultato il 22 agosto 2019.

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