Vibrafono

strumento musicale a percussione
Versione del 24 set 2019 alle 12:16 di Retaggio (discussione | contributi) (Annullate le modifiche di 195.134.183.191 (discussione), riportata alla versione precedente di Retaggio)

Il vibrafono è uno strumento musicale a percussione della famiglia degli idiofoni a suono determinato. Esso è composto da lamelle in metallo che ne costituiscono i tasti, percossi da battenti con la testa in gomma o feltro. Il vibrafono fu inventato negli Stati Uniti nel 1921.

Vibrafono
Un vibrafono
Informazioni generali
Invenzione1927
InventoreHenry Schluter
Classificazione111.222
Idiofoni a percussione diretta
Uso
Musica contemporanea
Musica jazz e black music
Musica pop e rock
Estensione
Vibrafono – estensione dello strumento
Genealogia
 Antecedenti
Metallofono

Il suono

 
Rafael Lukjanik accanto a uno xilofono sulla sinistra ed un vibrafono sulla destra

Il suono di ogni tasto viene amplificato da un tubo metallico di lunghezza opportuna posto al di sotto del tasto stesso, chiamato anche risuonatore tubolare o canna di risonanza. Un'elica posta in cima a ogni tubo viene fatta ruotare tramite un motore elettrico a velocità controllabile. Questo congegno varia l'intensità del suono emesso in relazione alla velocità del motore, generando l'effetto vibrato.

Un pedale di smorzamento simile a quello presente sul pianoforte consente all'esecutore di intervenire sulla lunghezza della nota prodotta. Il suono caldo di questo strumento lo rende molto adatto alla musica jazz.

I vibrafoni tradizionali hanno un'estensione di tre ottave, ma esistono modelli con estensione di quattro ottave.

Il vibrafono ha molte caratteristiche comuni con lo xilofono, nel quale i tasti sono però in legno ma senza amplificazione, e con la marimba, che ha sempre i tasti in legno, ma nella parte inferiore porta delle zucche svuotate che hanno il compito di amplificare il suono.

Oltre che nel jazz e nella musica leggera, il vibrafono ha avuto larga diffusione anche nella musica del Novecento e contemporanea.[1] Tra i primi grandi compositori a farne uso in orchestra, Alban Berg nell'opera Lulu e, in Italia, Luigi Dallapiccola nei Canti di prigionia e Alfredo Casella nella Missa solemnis pro pace.

Note

  1. ^ James Blades and James Holland, "Vibraphone" Grove Music Online. Oxford Music Online, Oxford University Press

Bibliografia

  • Guido Facchin, Le percussioni, Torino, EDT, 2000 ISBN 978-88-7063-251-4
  • Jerry Tachoir, Contemporary Mallet Method - An Approach to the Vibraphone and Marimba, 1980, Riohcat Music
  • Guido Facchin, Le percussioni. Storia e tecnica esecutiva nella musica classica, contemporanea, etnica e d'avanguardia, Zecchini Editore, Varese, 2014, ISBN 978-88-6540-112-5
  • Gary Burton, Introduction to Jazz Vibes, Creative Music, 1965
  • Wallace Barnett, The Mallet Percussions and How to Use Them, J.C. Deagan Company, 1975

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 67267 · LCCN (ENsh85143104 · GND (DE4188204-0 · BNE (ESXX536811 (data) · BNF (FRcb12271127s (data) · J9U (ENHE987007538794905171
  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica