Ardinghelli

famiglia nobile italiana
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Gli Ardinghelli furono una famiglia patrizia della Toscana, installatasi a San Gimignano e Firenze, con un importante ramo collaterale all'Aquila.

Ardinghelli
Data di fondazioneX secolo
EtniaItaliana
Rami cadetti
  • Ardinghelli dell'Aquila (estinto)

Storia

La famiglia, di origine sassone si trasferì in Italia nel X secolo al seguito dell'imperatore Ottone III e si stabilì nella città di Volterra; poiché di parte ghibellina, però, nel XII secolo gli Ardinghelli dovettero andar via dalla città guelfa e si instaurarono, con due diversi rami, a Firenze e a San Gimignano. In quast'ultima città furono molto attivi nella vita pubblica, tanto da diventare una delle famiglia capo-fazione (a testimonianza di ciò furono erette le due Torri degli Ardinghelli); a Firenze entrarono subito a far parte del governo della Repubblica, dando alla luce Priori, Gonfalonieri e importanti prelati, come il cardinale Niccolò Ardinghelli.

Nel XVI secolo un giovane del ramo fiorentino, Andrea, si insediò all'Aquila, dove diventò regio percettore della provincia di Abruzzo Ultra; da lui discese una dinastia nobiliare cittadina durata fino al XVIII secolo, estintasi proprio durante la costruzione del barocco palazzo Ardinghelli.

Blasonatura

D'oro, alla croce losangata d'argento e di verde, ma sono attestate anche variazioni dei colori sulla stessa base.

Bibliografia

  • Giornale araldico-genealogico-diplomatico italiano, vol. 1, Fermo, 1874, pp. 165-168.
  • Gaspero Amidei, Delle istorie volterrane libri due, Volterra, A. Forni editore, 1864-65, pp. 73, 206.