Argotec

Azienda ingegneristica aerospaziale italiana
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Argotec è una azienda di ingegneria aerospaziale italiana, fondata nel 2008 a Torino da David Avino[1], impegnata nello sviluppo di soluzioni e componenti tecnologiche per le missioni spaziali come anche nell'addestramento di base degli astronauti italiani.[3][4]

Argotec
StatoItalia (bandiera) Italia
Forma societariaSocietà a responsabilità limitata
Fondazione12 marzo 2008 a Torino
Fondata daDavid Avino
Sede principaleTorino, via Cervino 52
Persone chiaveDavid Avino [1]
SettoreAerospaziale
Fatturato5,5 milioni [2] (2019)
Dipendenti50 [2] (2019)
Slogan«Our boost to your future»
Sito webwww.argotecgroup.com/

Attività svolte

Oltre all'attività di addestramento di base degli astronauti, svolta presso lo European Astronaut Centre (EAC) di Colonia da propri addestratori certificati ESA e NASA, l'azienda si occupa di sviluppare e realizzare payloads per la Stazione Spaziale Internazionale, sia sotto forma di componentistica che di esperimenti di piccola dimensione, alcuni dei quali vengono monitorati presso un proprio centro di controllo missione collegato alla NASA.[4] Uno dei campi principali di attività è l'alimentazione degli astronauti.[1][5][6]

Ricerca e innovazione sono da sempre i fattori che caratterizzano la progettazione e lo sviluppo nelle due aree aziendali principali: produzione di satelliti di piccole dimensioni e sviluppo di sistemi innovativi per il comfort degli astronauti e dei futuri esploratori spaziali. Tutte queste attività hanno come obiettivo primario la realizzazione di sistemi spaziali con potenziali ricadute anche in applicazioni terrestri, apportando benefici nella vita quotidiana e rispondendo ad esigenze non ancora soddisfatte.

Capofila del programma UTISS, Argotec è responsabile nel fornire all’Agenzia Spaziale Italiana il supporto ingegneristico e logistico necessario alla realizzazione e alle operazioni in orbita di tutti gli esperimenti italiani a bordo della ISS. Per la Stazione Spaziale sono stati sviluppati diversi sistemi ingegneristici tra cui ISSpresso, la prima macchina espresso a capsule in grado di lavorare in condizioni di microgravità nonché la prima partnership commerciale europea con un’azienda esterna all’ambito spaziale.

La strategia aziendale si focalizza sull’ “All-in-house concept”. Argotec è infatti in grado di realizzare un progetto curandone ogni sua fase: dall’idea, al design, passando per l’integrazione, il test e il supporto delle operazioni in orbita grazie al suo Mission Control Centre aziendale certificato di recente dal Nasa Jpl Deep Space Network.[senza fonte]

Nel settembre 2015 la NASA ha annunciato la selezione di 12 micro-satelliti che faranno parte della missione Exploration Mission 1 tra i quali figura, unico tra le proposte europee[2], ArgoMoon, realizzato dalla Argotec in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana.[7]

Di recente dunque, la piattaforma satellitare Hawk-6 di Argotec è stata selezionata dalla NASA, attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana, per salire a bordo di due importanti missioni statunitensi: Artemis 1 e DART.

Nel 2021 Argotec sarà l’unica azienda europea ad avere due satelliti di piccole dimensioni ArgoMoon e LICIACube, operanti nello spazio profondo.

Note

  1. ^ a b c Alessandro Frau, Dentro il fenomeno Argotec: ecco come (e perché) ha conquistato la NASA, su thenexttech.startupitalia.eu, The Next Tech, 4 marzo 2016. URL consultato il 21 settembre 2019.
  2. ^ a b c Emilio Cozzi, Argotec, l’italiana che porta le aziende in orbita, su forbes.it, Forbes, 23 settembre 2019. URL consultato il 26 settembre 2019.
  3. ^ Antonio Lo Campo, argotec.it, La Stampa, 5 marzo 2014, http://www.argotec.it/argotec//docs/Argotec_LaStampa_20140305.pdf. URL consultato il 21 settembre 2019.
  4. ^ a b Argotec S.r.l. — Mesap, su mesap.it. URL consultato il 21 settembre 2019.
  5. ^ Maurizio Di Lucchio, Argotec, ecco chi ha nutrito Samantha nello spazio, su economyup.it, 13 giugno 2015. URL consultato il 21 settembre 2019.
  6. ^ Pronto il menu di bordo della prima astronauta italiana, su ansa.it, 19 marzo 2014. URL consultato il 21 settembre 2019.
  7. ^ (EN) International Partners Provide Science Satellites for America’s Space Launch System Maiden Flight, su NASA, 26 maggio 2016. URL consultato il 21 settembre 2019.

Collegamenti esterni