Discussione:Inceneritore

Provo una discussione nel sandbox. Maxo 15:12, Lug 13, 2005 (CEST)

Affermazioni erronee

Inceneritori e termovalorizzatori sono assolutamente differenti. I primi distruggevano i rifiuti senza alcuna utilità e con minimi criteri di sicurezza. I secondi, al contrario, sono vere e proprie centrali elettriche. Utilizzando i rifiuti per produrre energia, sostituiscono altri impianti alimentati con fonti fossili (petrolio, carbone), riducendo in questo modo le emissioni di anidride carbonica (CO2), che tanta parte ha nel cosiddetto "effetto serra".

Critico questo paragrafo, sia perché insinua che i termovalorizzatori non siano tecnicamente inceneritori, sia perché afferma, ma non dimostra, che possono aiutare a ridurre le emissioni di CO2. Gli inceneritori hanno una efficienza energetica molto minore delle centrali a combustibile fossile, quindi mi pare logico che a parità di resa energetica le emissioni di CO2 aumentino, non diminuiscano. Michele Bini 23:39, Ago 11, 2005 (CEST)

Non sono un'esperto ma bruciare materiale non fossile ha come risultato un bilancio di emissione di CO2 neutro, mentre bruciare materiale fossile è come immettere "nuova" CO2 nell'atmosfera, quindi hai un bilancio di emissione positivo (cioé la CO2 nell'atmosfera aumenta). Inoltre si riduce l'emissione del metano in atmosfera, che è un gas molto più dannoso per l'effetto serra del CO2. Infatti la fermentazione dei rifiuti organici produce metano, bruciando questi rifiuti questo metano non viene prodotto. Perció il bilancio positivo sull'impatto ambientale dei termovalorizzatori è indiscutibile.--Wizard 13:07, Ago 24, 2005 (CEST)

Dubbi sul'NPOV dell'articolo

Alcune affermazioni dell'articolo, la assenza di punti di vista critici, il fatto che sia stato scritto da un anonimo e la mancanza di fonti per quasi tutte le affermazioni fatte mi fanno venire dubbi sulla neutralità del punto divista nell'articolo stesso. Metto in evidenza alcune frasi. Se non ci sono obiezioni metto l'avviso nNPOV o il template "da controllare". Michele Bini 06:13, Ago 12, 2005 (CEST)

I termovalorizzatori sono sicuri e dotati dei sistemi più avanzati di trattamento dei fumi e abbattimento delle emissioni, in linea con le leggi del nostro Paese e dell’Unione Europea.

I termovalorizzatori sono relativamente sicuri se realizzati e mantenuti a regola d'arte. Altrimenti possono non esserlo.

Estrazione scorie. Le componenti dei rifiuti che resistono alla combustione vengono raccolte in una vasca piena d'acqua posta sotto la griglia. Le scorie, raffreddate in questo modo, sono estratte e smaltite in discarica senza alcun rischio per l’ambiente.

Esiste un modo per smaltire i rifiuti che sia privo di rischi, specie quando sono disciolti o mescolati ad acqua?

I dati dimostrano che le emissioni di questi impianti, oltre ad essere trascurabili così da garantirne la piena compatibilità con il territorio circostante, sono di gran lunga inferiori a quelle riscontrabili in contesti considerati normali e sicuri.

Emissioni trascurabili?

Contesto i dubbi sul NPOV dell'articolo. Secondo me è solo la gretta mentalità di certi pseudo-ecologisti che instilla dubbi anche quando è evitente la positività ambientale dei termovalorizzatori. Certo, sarebbe ancora meglio l'energia solare, ma non bisogna prendersi in giro, il confronto va fatto con le centrali elettriche odierne (che bruciano combustibile fossile) e con il semplice stoccaggio dei rifiuti in discarica. Il termovalorizzatore riduce entrambi i problemi. Che sia la panacea di tutti i mali, questo no. Ma non mi pare che l'articolo lo insinui. Io toglierei il banner di non-NPOV. --Wizard 13:12, Ago 24, 2005 (CEST)
Ho riassunto le principali critiche, e l'ho fatto in testa all'articolo proprio per permettere al lettore di confrontare queste tematiche con i dati riportati dall'articolo. Se nessuno solleva obiezioni, tolgo il banner. --Wizard 13:49, Ago 24, 2005 (CEST)
Ho fatto alcuni ritocchi sulla base delle vostre osservazioni e tolto il banner, cosa ne dite? --L'uomo in ammollo 15:33, Ago 24, 2005 (CEST)

Diossina

Con le tue modifiche l'articolo mi sembra NPOV, ho fatto diversi interventi per "smussare" le frasi dell'articolo che sembravano un po' osservazioni personali e ho cercato di migliorare la correttezza scientifica delle affermazioni e dei dati riportati. L'unica cosa che mi lascia un po' perplesso è la frase seguente:

È bene però sottolineare il fatto che secondo l'Environment Protection Agency americana in effetti non esiste una soglia minima di sicurezza per le diossine, e che i limiti imposti dalla CEE sulle emissioni (0,1 nanogrammi m3), corrispondono semplicemente alle concentrazioni medie che è possibile ottenere applicando le migliori tecniche presenti sul mercato e non valori basati su studi medici.

Non sono infatti riuscito a trovare riscontro attendibile al fatto che i limiti di legge siano stati stabiliti "a tavolino", senza fare considerazioni sanitarie (speriamo che non sia proprio così ;). Potrebbe inoltre essere interessante trovare la relazione in cui l'EPA americana dichiara la tossicità "totale" delle diossine, per aggiungerlo tra i collegamenti esterni. (PS. ora correggo CEE->UE e l'unità di misura) Ciau! Fede (msg) 18:31, Ago 24, 2005 (CEST)

L'informazione l'ho trovata qui: http://www.saluteambiente.org/dossier/dossier1.doc anche se non è una fonte del tutto neutrale. Ciao --L'uomo in ammollo 18:46, Ago 24, 2005 (CEST)

Ora mi sorge un dubbio: chi l'ha detto che "è sicuramente maggiore la presenza di diossina presso un'autostrada o un grande svincolo stradale, che non nelle immediate vicinanze di un termovalorizzatore"? Ne siamo certi? --L'uomo in ammollo 18:55, Ago 24, 2005 (CEST)

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