Governo Salandra I
49º Governo del Regno d'Italia
Il Governo Salandra I è stato in carica dal 21 marzo 1914 al 5 novembre 1914 per un totale di 229 giorni, ovvero 7 mesi e 15 giorni.
Governo Salandra I | |
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Stato | ![]() |
Presidente del Consiglio | Antonio Salandra (Liberale) |
Coalizione | Liberali |
Legislatura | XXIV |
Giuramento | 21 marzo 1914 |
Dimissioni | 5 novembre 1914 |
Governo successivo | 5 novembre 1914 |
Cronologia
- 18 ottobre 1912: il Trattato di Losanna sancisce la fine della guerra italo-turca e l'acquisizione italiana di Tripolitania, Cirenaica, Fezzan in Nord Africa e del Dodecaneso nell'Egeo
- 27 novembre 1913: si apre la XXIV legislatura, successiva alle elezioni politiche del 26 ottobre; i liberali detengono una maggioranza assoluta di 270 su 443 seggi
- 4 marzo 1914: viene approvato con 363 lo stanziamento di fondi per lo sviluppo delle nuove colonie; i radicali fuoriescono dal governo in disaccordo con Giolitti
- 10 marzo 1914: a causa dell'uscita dei radicali e le crescenti critiche da parte della stessa maggioranza, Giolitti rassegna le dimissioni
- 21 marzo 1914: su raccomandazione di Giolitti, re Vittorio Emanuele III affida l'incarico di governo ad Antonio Salandra, che riceve la fiducia della Camera dei deputati lo stesso giorno
- 7 giugno 1914: esplode un'insurrezione sindacale ad Ancona (Settimana rossa), conclusa dopo 7 giorni e per la quale il governo aveva evitato l'intervento militare
- 28 giugno 1914: viene ucciso in un attentato a Sarajevo l'erede al trono viennese Francesco Ferdinando; il supposto coinvolgimento serbo causerà l'effetto domino che porterà alla Prima guerra mondiale
- Luglio 1914: in seguito all'assassinio di Francesco Ferdinando si innesca la "crisi di luglio"; entro il 4 agosto esplode la guerra tra gli imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria e Turchia) e la triplice intesa (Russia, Francia e Regno Unito)
- 20 agosto 1914: muore Papa Pio X, che aveva favorito un cauto riavvicinamento dei cattolici alla politica italiana (Il Fermo Proposito)
- 3 settembre 1914: viene eletto pontefice Papa Benedetto XV, dichiaratamente pacifista e favorevole alla neutralità
- 16 ottobre 1914: muore a Roma il ministro degli esteri San Giuliano, che stava elaborando le eventuali condizioni per un intervento dell'Italia nella guerra
- 5 novembre 1914: al fine di effettuare un largo rimpasto di governo e finalizzarlo alla questione dell'eventuale intervento italiano nella guerra, Salandra rimette il suo incarico al re, ottenendo la riconferma regia; lo stesso giorno, viene approvata la fiducia al governo Salandra II
Consiglio dei Ministri
Il governo, composto da 12 ministri (oltre al presidente del consiglio), era composto da:[1]
Note
- ^ Deceduto il 16 ottobre 1914 e sostituito ad interim dallo stesso Salandra.
- ^ Sostituito il 10 ottobre 1914 dal generale Vittorio Italico Zupelli.
- ^ Sostituito il 13 luglio 1914 dal viceammiraglio Leone Viale.
- ^ Dimessosi il 10 ottobre 1914 per contrarietà alla rottura della triplice alleanza.
- ^ Archivi della Camera dei Deputati, I Governo Salandra, su Storia.camera.it. URL consultato il 10 ottobre 2019.