{{Organizzazione criminale |nome = Matrone |nomi alternativi = Matrone-Buonocore |boss = [[Francesco Matrone] ]
(A' belva) |inizio = anni 1970 |fine = attivo |sottogruppo1 = |area di origine= Scafati |aree di influenza = Scafati e comuni limitrofi |attività1 = estorsione |attività2 = racket |attività3 = usura |attività4 = traffico di droga [1] |alleato1 = Clan Loreto-Ridosso |alleato2 = Clan Aquino-Annunziata |alleato3 = Clan Galasso (estinto) |alleato4 = Clan Alfieri (estinto) |rivale1 =Clan Cesarano [2] |rivale2 = }} Il clan Matrone è una associazione camorristica di Scafati, in provincia di Salerno.

Cenni storici

Potente organizzazione criminale, il clan Matrone nacque negli anni '70, a Scafati. Quando Raffaele Cutolo cercò, con la sua Nuova Camorra Organizzata, di imporre il proprio dominio in Campania, il clan si schierò, unitamente alle famiglie camorristiche dei "Loreto" e dei "Ridosso" - anch'esse di Scafati - con la Nuova Famiglia, cartello criminale nato con l'intento di stroncare le trame e lo strapotere della NCO di Cutolo. Imperante a Scafati e comuni limitrofi è considerato, in particolare dopo l'arresto di Francesco Matrone, catturato in un casolare di Acerno nell'agosto del 2012 [3], oramai disarticolato e poco presente nell'area Scafatese, ove operano altri gruppi criminali.

Gruppo Buonocore

Giuseppe Buonocore, alias "Zi' Peppe 'e Scafati", genero di Franco Matrone, voleva ripristinare il dominio dei Matrone su Scafati e dintorni. Nel 2018 è stato sgominato un gruppo, capeggiato proprio da Buonocore, che si era reso responsabile di attentati dinamitardi, sparatorie, estorsioni e spaccio di stupefacenti. Del gruppo faceva parte anche il 70enne Vincenzo Nappo, storico luogotenente di Francesco Matrone [4]. I Buonocore sono giunti allo scontro con il clan Cesarano di Ponte Persica. Lo scontro tra le due organizzazioni è avvenuto tra il 2017 ed il 2018, quando nella zona di Scafati si sono verificati numerosi attentati contro attività di proprietà di alcuni esponenti dei clan e contro l'abitazione di Giuseppe Buonocore. Il contrasto, raccontato dal collaboratore di giustizia Andrea Dario Spinelli - soggetto ritenuto contiguo al clan Loreto-Ridosso -, sarebbe sorto a seguito della scarcerazione di Giuseppe Buonocore, al quale dava fastidio l'ingerenza dei Cesarano in Scafati e comuni vicini [5].

Note

Voci correlate