Downfall: Redux

videogioco del 2016

Downfall: Redux è un videogioco indipendente horror, sviluppato da Harvester Games (casa di sviluppo formata esclusivamente da Remigiusz Michalski) e pubblicato da Screen 7. Il videogioco è stato rilasciato sulla piattaforma GOG.com il 14 febbraio 2016 e sulla piattaforma Steam il 15 febbraio 2016.

Downfall: Redux
videogioco
PiattaformaMicrosoft Windows
Data di pubblicazioneGOG.com:
Mondo/non specificato 14 febbraio 2016

Steam:
Mondo/non specificato 15 febbraio 2016

GenereAvventura grafica
TemaHorror psicologico
OriginePolonia
SviluppoHarvester Games
PubblicazioneScreen 7
DesignRemigiusz Michalski
MusicheMichal Michalski
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputMouse, Tastiera
Motore graficoAdventure Game Studio
SupportoDownload
Distribuzione digitaleGOG.com, Steam
SerieThe Devil Came Through Here
Preceduto daThe Cat Lady
Seguito daLorelai

È il remake di Downfall, videogioco sviluppato da Harvester Games e rilasciato nel 2009, ed è la seconda opera della trilogia The Devil Came Through Here, formata da The Cat Lady, Downfall e Lorelai.

Trama

Il gioco non ha una trama lineare e gli avvenimenti possono variare in base alle scelte del giocatore, pertanto la cronologia degli eventi è suscettibile a cambiamenti.

In Downfall: Redux si vestono i panni di Joe Davis, un uomo che, in seguito ai frequenti litigi con sua moglie Ivy, decide di trascorrere insieme a lei un weekend al Quiet Haven Hotel, un albergo fuori città, per provare a ricucire il rapporto.

Il prologo del gioco avviene durante il periodo adolescenziale del protagonista: Joe e la sua famiglia si sono trasferiti in Inghilterra un anno fa da Seattle quando Robbie, il fratello minore di Joe, racconta al fratello di aver visto dei criminali usare il sito di costruzione accanto alla loro casa come punto d'incontro per lo scambio di denaro, tramite una valigetta. Robbie cerca di convincere Joe ad andare con lui per andare a recuperare la valigetta prima che qualcuno passi a prenderla, tuttavia Joe, convinto della falsità della storia del fratello, va dalla parte opposta per fare una passeggiata nel quartiere. Durante la passeggiata, Joe incontra una ragazza, seduta fuori una tavola calda, e decide di provare a parlarle, affascinato dalla sua bellezza. Parlando, la ragazza dice di chiamarsi Ivy e di essere venuta dalla Svezia con sua madre, allorchè Joe le propone di farle visitare il quartiere, proposta che Ivy accetta, dopo qualche dubbio. I due ragazzi visitano varie zone, fino a quando non incontrano Robbie, che afferma di aver trovato la valigetta. Joe si convince della veridicità delle parole del fratello, anche per via della reazione entusiasta di Ivy alla storia, e decide di assecondarlo, pertanto i tre si dirigono al sito di costruzione e trovano il modo di entrare. Trovata la valigetta, i tre ragazzi scoprono che all'interno non vi erano depositati soldi, bensì delle granate. Joe e Ivy concordano che la cosa giusta da fare sia andare via e chiamare la polizia, tuttavia Robbie rimane lì, con l'intenzione di appropriarsi delle granate per venderle a qualche negozio locale. Joe cerca di convincere il fratello ad andarsene dal sito prima che possa succedere qualcosa di grave, consiglio che Robbie non ascolta quando, prendendo una granata, inciampa e attiva sbadatamente la spoletta, facendosi esplodere la granata tra le mani, morendo davanti agli occhi di Joe e Ivy. Dopo la tragedia i due ragazzi si perdono di vista, fino a quando, molti anni dopo, si incontrano e si innamorano, sposandosi dopo qualche mese di fidanzamento.

Arrivati all'hotel in tarda notte, Ivy si dimostra distaccata, nonostante l'entusiasmo di Joe, e si dirige verso la sala da pranzo dell'hotel. Joe, perlustrando la reception, inizia a notare l'assenza del personale e, quando raggiunge Ivy, essa avvisa il marito della presenza di entità malevole, intimando il marito ad andarsene prima che qualcosa di oscuro si presenti a loro, ma Joe insiste sul restare, complice una tempesta imminente. Tornati alla reception, i due incontrano la manager dell'albergo, che gli comunica di avere una stanza a disposizione, la stanza 101, e gli da le chiavi, tuttavia Ivy si dimostra schiva nei confronti della donna e intima a Joe di non fidarsi di lei. Prima di andare nella stanza, la manager avvisa Joe di una signora nella stanza adiacente, la stanza 102, che non dovrebbe essere disturbata. Arrivati nella loro camera, Ivy inizia a discutere con Joe e i due iniziano un acceso litigio, che dura fino a quando i due non vanno a dormire. Durante la notte, Joe si ritrova in un sogno, che lui stesso identifica come il suo "mite rifugio" (omonimia tra il sogno di Joe ed il Quiet Haven Hotel). Addentrandosi nel sogno, Joe vede emergere dei palazzi dal terreno e, in particolare, il condominio (Helen Road, 12) in cui vive insieme ad Ivy. Entrando dentro l'edificio, Joe trova una chiave per la cantina del condominio, che esplora fino a quando una macabra figura, insanguinata e dotata di ascia, lo intrappola all'interno di essa e lo colpisce con l'arma. Joe si sveglia dal sonno ma senza Ivy, perciò inizia a cercarla e arriva fino alla sala da pranzo, questa volta piena di persone apparentemente morte, con teste di animali al posto di teste umane, e la manager ad accoglierlo. Alle domande di Joe, la donna dice di aver visto Ivy passare di lì e fare amicizia con una ragazza di nome Sophie, colei che occupa la stanza 102. La manager sembra intenzionata ad aiutare Joe e lo manda alla reception per prendere la chiave della stanza 102, oltre a dirgli che Ivy aveva lasciato una lettera per lui. Arrivato alla reception, Joe incontra un gatto nero sopra il bancone che prende le chiavi e scappa via. Joe inizia a rincorrere l'animale per le sale dell'hotel, che iniziano a cambiare drasticamente fino a quando non si ritrova di nuovo nel suo condominio, dove scende nuovamente nella cantina e riesce a intrappolare il gatto dentro la fornace, che si accende improvvisamente e brucia vivo il gatto. Joe apre la porta della fornace e prende le chiavi quando, poco dopo, si spengono le luci e si ritrova nella sala da pranzo dell'hotel, questa volta deserta. Arrivato alla stanza 102 e aperta la porta, Joe si trova davanti Sophie, una giovane ragazza molto esile con una maschera. L'uomo le chiede di Ivy e la ragazza risponde che l'unico modo per riuscire ad arrivare a sua moglie e salvarla dai suoi mostri è uccidere le "quattro Sophie": ricordi della vera Sophie, sparsi per i vari piani dell'hotel. La giovane Sophie inoltre rivela che, essendo l'unico ricordo puro di Sophie, deve essere la prima a morire e ordina a Joe di prendere del veleno dal Dottor Z nella cantina dell'hotel e portarlo da lei, così che Joe possa iniettarglielo.