Marta Burgay
Marta Burgay (Torino, 30 novembre 1976) è un'astrofisica italiana.
Ricercatrice presso l'Osservatorio di Cagliari, insieme ad un gruppo di ricercatori ha compiuto un'importante scoperta astronomica: nel 2005, insieme ai colleghi Andrea Possenti e Nichi d'Amico, ha rivelato l'esistenza della prima pulsar doppia.
Biografia
Nel 1995 consegue il diploma di maturità classica ad Aosta, nel 2000 si laurea in Astronomia presso l'Università degli studi di Bologna dove nel 2004 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Astronomia. Pochi mesi dopo diventa ricercatrice presso l'Osservatorio Astronomico di Cagliari.
Attualmente fa parte del gruppo internazionale PulSE (Pulsar Science in Europe), insignito del premio Descartes 2005 "Excellence in scientific collaborative research".
Ha inoltre firmato articoli su riviste scientifiche internazionali tra cui "Nature" e "Science" ("A Double-Pulsar System - A rare Laboratory for Relativistic Gravity and Plasma Physics")
La scoperta
Scoprì la PSR J0737-3039 A/B (nella costellazione della Poppa distante circa 2000 anni luce dal sistema solare), una doppia pulsar ovvero due stelle di neutroni molto piccole con appena qualche chilometro di diametro. Le loro caratteristiche principali sono la densità (basti pensare che un cucchiaino de loro materiale peserebbe quanto tutti gli abitanti del nostro pianeta) e la loro pulsazione. Queste due pulsar sono molto vicine e orbitano una intorno all'altra in sole 2,4 ore.
Tale scoperta però non fu immediata. In un primo momento si pensava che la pulsar individuata ruotasse intorno ad una stella di neutroni "normale". Questo primo rilevamento venne segnalato dalla rivista "Nature" per le importanti implicazioni nel campo delle verifiche sperimentali della teoria della relatività generale. Solo in un secondo momento, la stessa squadra di persone, nel corso di osservazioni più dettagliate e precise, si rese conto di aver individuato il primo sistema doppio di pulsar in cui le due stelle erano gravitazionalmente legate tra di loro.
L'importante scoperta dei due astri potrebbe portare all'individuazione di fenomeni previsti dalla teoria della relatività generale.