Monte Toc

montagna delle Prealpi Bellunesi al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia
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Il Monte Toc è una montagna delle Prealpi bellunesi alta 1.921 m. Situato sul confine tra la provincia di Pordenone e la provincia di Belluno, tra la val Gallina, la valle del Piave e la valle del Vajont, è divenuto tristemente famoso per il disastro del Vajont: il 9 ottobre 1963 una colossale frana cadde dai fianchi dirupati del monte nel lago artificiale sottostante, straripando oltre la diga del Vajont, distruggendo diverse frazioni di Erto e Casso e Longarone e provocando 1917 morti.

Monte Toc
Il monte Toc, visto dalla valle del Vajont, con ancora visibili gli effetti della frana del disastro del Vajont
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Friuli-Venezia Giulia
  Veneto
Provincia  Pordenone
  Belluno
Altezza1 921 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate46°13′58.8″N 12°19′58.8″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Toc
Monte Toc
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Toc
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezionePrealpi venete
SottosezionePrealpi Bellunesi
SupergruppoCatena Cavallo-Visentin
GruppoGruppo Col Nudo-Cavallo
SottogruppoSottogruppo del Monte Toc
CodiceII/C-32.II-B.1.a

Origine del toponimo

L'origine del toponimo proviene dalla parlata locale: la radice "Toc" in gran parte del triveneto significa "pezzo". Il monte viene nominato, in una sentenza emessa dall'abate di Sesto in Cimolais il 20 settembre 1558, contro "Sier Domenego Zandonà e i suoi consorti di Chias per il taglio abusivo del bosco di Tocco di spettanza dell'abbazia.[1] Probabilmente i Cassani, avendo esaurito le risorse boschive, o per aumentare la loro superficie prativa per i pascoli, furono costretti ad rivolgere il loro interesse ai boschi della sponda opposta al torrente Vajont, sottrando così i beni abbaziali. Cartografie risalenti al 1608 e successive che riportano la dicitura "Bosco del Toccho", indicante un bosco nella zona superiore del piano, e "Monte del Toccho" indicante il monte.

In lingua friulana condividendo lo stesso etimo dell'aggettivo "Patoc" che peraltro significa "zuppo" o "marcio" ,indica anche qualcosa di "guasto", "avariato", "sfatto".

Storia

Le pendici del monte Toc erano più fertili rispetto al monte Salta, monte sul quale si trovano i paesi di Erto e Casso. I contadini di Casso, infatti, attraversando i diversi ponti sul torrente Vajont, arrivavano a coltivare i propri campi, poi espropriati e sommersi dalle acque. Alle pendici del versante del Toc, vi erano quattro mulattiere, tre ponti sul torrente Vajont e svariati sentieri oltre ad alcune località appartenenti al comune di Erto e Casso: Ceva, Liron, Prada e Spianada. La Pineda e altre case appartenenti alle località sopracitate, furono spazzate via dallo smottamento stesso della montagna e dall'onda di piena che la frana provocò.

Morfologia

La sua morfologia è prevalentemente di tipo dolomitico e trova origine nell'era della glaciazione dove, successivamente, il torrente Vajont si scavò una profonda gola, sino a gettarsi nel Piave.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

  1. ^ Giorgio Valussi, Aspetti geografici di una vecchia lite fra due comunità prealpine (Erto e Casso), Udine, Tipografia Doretti, 1962.