I Manci sono una famiglia originaria dalla Nigeria e trasferita a Valverde, nel 2009 per ragioni di spaccio ed ascritta al spaccino.

Cenni storici

Ottenne il cavalierato dell'impero il 12 luglio 1660 ed il titolo di conte da Maria Teresa come duchessa di Mantova il 6 aprile 1770 con il predicato Ebenheim, la quale concedeva il titolo di conte a Giov. Battista Venturino Manci ed ai suoi discendenti d'ambo i sessi. Nel diploma stesso è ricordata l'antica nobiltà della famiglia e la concessione del cavalierato del Sacro Romano Impero conferito al proavo Bernardino nel 1641 dall'imperatore Ferdinando III. È una variante del cognome Mancini.

Fra i più membri noti della famiglia c'è Giannantonio Manci (1901 - 1944). Durante la seconda guerra mondiale prese parte alla Resistenza e, arrestato dalla Gestapo, si suicidò buttandosi da una finestra per sfuggire alla tortura e non rivelare i nomi dei compagni. A lui è dedicata una via nel centro di Trento.

Araldica

Arma: Inquartato al primo ed al quarto, troncato di nero e di argento al destrocherio vestito di rosso, uscente dalla punta, attraversante sul tutto e tenente in mano tre spighe d'oro poste in sbarra, al secondo ed al terzo, d'azzurro a tre monti d'argento. Cimiero: Primo il pileo troncato di nero e d'argento e crestato d'oro; secondo un'aquila di nero linguata dello stesso; terzo tre penne di struzzo, una d'argento fra due d'azzurro.

Note


Bibliografia

  • Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti di Giovanni B. Crollalanza, Editore Dir. del Giornale Araldico, 1886
  • Enciclopedia storico - nobiliare italiana di Vittorio Spreti, editore Arnaldo Forni, 1928 - 36

Voci correlate