Guerra degli yuuzhan vong

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La guerra degli yuuzhan vong, chiamata anche invasione degli yuuzhan vong, è un conflitto immaginario visto nell'Universo espanso di Guerre stellari. Essa vede contrapposte le forze della Nuova Repubblica e degli extragalattici yuuzhan vong.

Questa guerra di scala galattica è la crisi più devastante avvenuta in termini di vite sacrificate. Circa 365.000 miliardi di senzienti muoiono. Migliaia di pianeti vengono "vongformati" dagli invasori, tra cui la capitale galattica Coruscant.

Storia

Dopo secoli di vagabondaggi, nel 25 ABY gli alieni yuuzhan vong raggiungono il limitare della galassia e lanciano un'invasione in cerca di nuovi mondi abitabili. Essi sono un popolo extraterrestre di feroci e ferventi guerrieri, la cui civiltà è basata sul culto delle proprie divinità, su una rigida distinzione in caste, e sul completo rigetto di ogni tipo di tecnologia in favore di innesti e strumenti biotecnologici. Durante la loro avanzata attraverso l'Orlo Esterno, gli yuuzhan vong alterano l'orbita di una luna di Sernpidal per farla precipitare sul pianeta, sul quale si trovano casualmente anche Luke Skywalker, Mara Jade, la famiglia Solo, Chewbecca e i drodi C-3PO e R2-D2; nel corso dell'evacuazione Chewbecca rimane ucciso per salvare il piccolo Anakin Solo. La Principessa Leila tenta inutilmente di avvertire il capo di Stato Borsk Fey'lya della minaccia, ma la Nuova Repubblica è attraversata da dissidi interni, fomentati dall'agente yuuzhan vong sotto copertura Nom Anor, e sottovaluta il pericolo, rispondendo in ritardo e in maniera inadeguata. Intanto gli alieni procedono a "vongformare" i pianeti assoggettati, sconvolgendone l'ambiente per renderli abitabili dagli vong, e a schiavizzare o mettere in fuga la loro popolazione. L'ordine Jedi riesce a cogliere qualche limitato successo iniziale, sebbene sia diviso al suo interno su come affontare la minaccia, con Luke che invoca una linea di condotta attendista e diplomatica.

Per risolvere il problema del crescente numero di rifugiati costretti ad abbandonare i loro mondi, la Nuova Repubblica stabilisce il trasferimento degli esuli sul pianeta Duro, ma contestualmente anche gli yuuzhan vong posano gli occhi sul pianeta, per via della sua posizione strategica verso il nucleo della galassia. Infine Duro cade nelle mani degli invasori. Durante l'assedio Jacen Solo taglia una gamba al signore della guerra Tsavong Lah e salva la madre Leila dalla prigionia nemica. Irato per essere stato sconfitto da un Jedi, Lah offre ai cittadini della galassia dei negoziati di pace in cambio della consegna dei Jedi. La proposta trova terreno fertile tra i politici e i cittadini che imputano i Jedi responsabili dei fallimenti militari contro gli vong. I membri dell'ordine sono così costretti a darsi alla fuga per non finire catturati o uccisi da cacciatori di taglie e dalla Peace Brigade, un'organizzazione di simpatizzanti degli yuuzhan vong. Mara Jade riesce a mettersi in salvo da una di queste cacce, e dà poi alla luce il figlio Ben. Inaspettatamente, invece, i Jedi finiscono per essere riveriti come salvatori dagli yuuzhan vong appartenenti alla casta degli emarginati, tra le cui fila si sviluppa il culto eretico "Jeedia".

Per accelerare lo sterminio dei Jedi gli yuuzhan vong iniziano la clonazione dei voxyn, pericolose creature che cacciano gli individui sensibili alla Forza. Una squadra d'assalto comandata da Anakin Solo, e formata da giovani Jedi come Jacen, Jaina, Tenel Ka, e Zekk, si avvia allora verso Myrkr per distruggere la fabbrica di riproduzione dei voxyn. La missione dei Jedi ha successo ma al prezzo di molte vite, tra cui quella dello stesso Anakin, mentre Jacen viene catturato. Insoddisfatti dai risultati ottenuti nella caccia ai Jedi, gli yuuzhan vong attaccano la capitale galattica Coruscant, conquistando il pianeta dopo un duro bombardamento orbitale e una brutale invasione. Borsk Fey'lya rifiuta di consegnarsi ai nemici e si suicida facendosi esplodere in una violenta deflagrazione che uccide migliaia di guerrieri. La battaglia segna la sconfitta definitiva della Nuova Repubblica, con gli vong che tengono sotto il loro controllo circa metà della galassia; Coruscant viene preparato alla vongformazione e rinominato Yuuzhan'tar in onore del pianeta natale degli vong. Wedge Antilles e altri vertici militari rifiutano però la resa e continuano a combattere gli invasori, ma anche il loro tentativo di riconquistare Borleias fallisce infine a causa della scarsità di truppe e armamenti.

Dopo la sua cattura su Myrkr, Jacen viene trasferito su Coruscant e sottoposto a crudeli torture da parte degli yuuzhan vong. Durante questo periodo di prigionia il giovane stringe un legame con Vergere, una Jedi Oscura prigioniera degli vong da oltre cinquant'anni, che diventa una sorta di guida spirituale per Jacen, instradandolo a una visione più ampia della Forza e all'uso del lato oscuro. Grazie all'aiuto di Vergere e al sacrificio del Jedi Ganner Rhysode, Jacen riesce a evadere, evitare la cattura, sabotare il processo di vongformazione di Coruscant e lasciare il pianeta insieme a Vergere. Intanto ciò che resta della Nuova Repubblica si riorganizza su Mon Calamari e si ricostituisce nella Federazione Galattica delle Alleanze Libere, sotto la leadership di Cal Omas. Il capo di Stato incarica Ian Solo e Leila di portare una richiesta di alleanza all'Imperial Remnant; Gilad Pellaeon rifiuta però di scendere in guerra, ma consegna ai due delle mappe iperspaziali imperiali segrete del Nucleo Profondo. Sfruttando queste informazioni e i punti deboli degli yuuzhan vong, l'ammiraglio Ackbar prepara un piano per attirare la flotta nemica in una trappola sulla luna Ebaq IX. La strategia si rivela vincente: un terzo delle forze vong vengono annientate, mentre sulla luna Tsavong Lah viene ucciso da Jaina, e Vergere si sacrifica per salvare Jacen.

Luke scopre il legame degli yuuzhan vong con il pianeta vivente Zonama Sekot, il quale ha avuto origine da Yuuzhan'tar poco prima di essere devastato dagli alieni, e si mette alla sua ricerca a capo di un piccolo gruppo di Jedi per richiedere il suo aiuto nel porre fine alla guerra. Il loro viaggio li porta ad attraversare l'Imperial Remnant e l'Ascendenza Chiss, verso le Regioni Ignote. Trovato il pianeta, esso rifiuta inizialmente di assecondare le loro richieste di aiuto, ma si convince poi quando nota che i Jedi sono nel giusto. Su ordine del signore supremo Shimrra Jamaane, anche gli vong si mettono sulle tracce di Zonama Sekot, ma per distruggerlo, in quanto reputato una possibile minaccia alla loro invasione. A tal fine Nom Anor infetta il pianeta con un virus letale, ma Zonama Sekot annulla l'energia distruttiva del morbo compiendo un salto nell'iperspazio.

Nel frattempo, nel disperato tentativo di capovolgere l'andamento del conflitto dopo la disastrosa sconfitta di Ebaq IX, Shimrra ordina l'assalto alla capitale dell'Alleanza Galattica Mon Calamari. La Federazione e i Jedi riescono a respingere l'attacco, mentre il grosso della flotta viene inviato a riconquistare Coruscant ottenendo l'appoggio delle forze dell'Imperial Remnant. Mentre infuria la battaglia, Zonama Sekot emerge dall'iperspazio proprio nello spazio di Coruscant, gettando gli yuuzhan vong nel caos. Aiutati dalla casta degli emarginati, che vedono la possibilità di rovesciare i loro oppressori vong, i Jedi guidano l'invasione delle postazioni nemiche sul pianeta. Luke affronta e decapita Shimrra, mentre Jaina e Jacen combattono contro Onimi, che si rivela essere il vero signore supremo degli vong. Infine Jacen attinge a tutto il potere della Forza per sopraffare e consumare letteralmente il suo avversario. Con la morte del loro leader e le loro forze ormai annientate, il signore della guerra Nas Choka, ultimo comandante rimasto degli vong, ordina la resa incondizionata. Alcuni yuuzhan vong preferiscono suicidarsi piuttosto che arrendersi, altri accettano di entrare nella civiltà galattica e di aiutare a ripristinare i tanti pianeti vongformati al loro stato originario; il grosso degli alieni infine si trasferisce su Zonama Sekot, il quale riprende il suo viaggio per le Regioni Ignote.

Collegamenti esterni

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