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La casa natale di Leonardo da Vinci è la casa museo in cui il 15 aprile 1452 nacque il celebre inventore, artista e scienziato italiano; si trova ad Anchiano, frazione di Vinci, in provincia di Firenze.
Casa Natale di Leonardo da Vinci | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Anchiano |
Indirizzo | Via di Anchiano |
Coordinate | 43°47′56.98″N 10°56′16.93″E |
Caratteristiche | |
Tipo | casa museo |
Gestione | Comune di Vinci |
Sito web | |
Ubicazione
Storia e descrizione
Nel 1452, anno di nascita di Leonardo Da Vinci, nella località di Anchiano erano già presenti diversi fabbricati, uno dei quali era la stessa casa ove nacque. La casa era posseduta da ser Tomme di Marco di Tommaso da Isola, un notaio, proprio come il padre di Leonardo.
Allora l’intero fabbricato era diviso in due parti ben distinte, sorte in periodi differenti. La parte più antica veniva usata dal lavoratore del podere, mentre l’altra, era la parte padronale. Anche se da poco costruita, quest’ultima parte si unì all’altra formando un unico agglomerato. Nel 1952, in occasione del V centenario dalla nascita di Leonardo, il restauro riportò alla luce le parti della casa descritte anche dalle fonti d’archivio.
La casa è composta da tre ampi vani: una sala d’ingresso con camino quattrocentesco ornato da uno stemma scolpito sul frontone, una camera e una stanza adibita a servizi vari. Nel restauro di quell’anno è stato complesso ricostruire le varie disposizioni e riadattamenti dei piani sopraelevati, perciò fu deciso di riportare alla luce solamente i muri maestri, dando allo stesso tempo una corretta fisionomia della struttura originaria. Era presente anche un frantoio nell’interrato della struttura, gestito dall’avo paterno di Leonardo, Antonio Da Vinci, dal 18 agosto 1449, che potè compilare nell’interesse del proprietario del fondo e di altri cointeressati una scritta privata di affitto e di compartecipazione agli utili del frantoio. La casa presenta anche un vasto cortile immerso negli olivi secolari dal quale è possibile avere una vista panoramica sul colle del Montalbano, sulla Val di Nievole, sulla vallata inferiore dell’Arno, sui monti pisani e lucchesi e persino sulle collinette che fronteggiano il Tirreno.
La famiglia “da Vinci” non aveva possessi nella località di Anchiano. Ser Tomme di Marco di Tommaso dall’Isola nel 1479 donò le sue proprietà (compresa la casa) al Convento dei Frati dei Servi di Maria di Firenze in cambio di un vitalizio, dando la possibilità nel 1482 circa a ser Piero da Vinci di comperarla. Fu solamente allora che la facciata fu ornata del grande stemma in pietra ancora presente della famiglia “”Da Vinci”. Nel restauro del 1952 lo stemma fu collocato nella sala interna per ragioni di conservazione, lasciando all’esterno una copia. La casa passò negli anni a seguire ai discendenti di ser Piero da Vinci, fino a che nel 1624 Guglielmo da Vinci, nipote di Guglielmo fratello carnale di Leonardo, frate nel convento di S. Lucia presso Firenze, lasciò i suoi beni al suddetto convento. Nel 1629 passò per una permuta ai beni della corona granducale di Toscana e da questa nel 1645 al conte Francesco Antonio da Bagnano, i cui discendenti, i Masetti da Bagnano, la tennero sino al 1932 per passare successivamente al conte Giovanni Rasini di Castelcampo che acquistò la struttura per destinarla al restauro e alla memoria collettiva del genio Leonardo. Il conte donò il fabbricato al Comune di Vinci il 10 Ottobre 1950. [1]
Restauro
I restauri furono eseguiti dalla Soprintendenza ai monumenti di Firenze sulla guida dell’architetto Giulio Ulisse Arata membro del Comitato Nazionale per le Onoranze.
L’inaugurazione dei restauri risale al 15 Aprile 1952 con la presenza di Luigi Einaudi (allora presidente della repubblica), Alcide De Gasperi (allora Presidente del Consiglio), Achille Marazza (allora presidente del Comitato Nazionale), dei presidenti delle due camere, Jaime Torres-Bodet (allora Generale dell’Unesco) e altre numerose personalità italiane e straniere.
Percorso espositivo
La Strada Verde
Note
Collegamenti esterni
- Fonte: La strada Verde, su museoleonardiano.it.
Voci Correlate
- ^ Renzo Cianchi, La casa natale di Leonardo, 1960.