Cronologia storica essenziale

XV - XIX secolo

  • 1514 - La Camera Apostolica autorizzò Arquata alla riscossione del diritto pedaggio sul suo territorio.[1]
  • 1527 – Arquata rientrò nei possedimenti di Norcia per un canone annuale corrisposto dagli umbri pari 280 fiorini.[2]
  • 1554 – In questo anno vi fu il tramonto delle autonomi locali, poiché le cariche dei pretori e dei castellani divennero di nomina papale.[2]
  • 1616 - Il presidio arquatano opera sotto l'influenza di Norcia ed i servizi postali dipendono dalla città umbra.[1]
  • 1799-1809 - La Rocca torna sotto il governo dello Stato Pontificio. A seguito dell'invasione napoleonica diventa la terza fortezza del Dipartimento del Trasimeno dell'Impero Francese.[3]
  • 1816 - Il territorio arquatano fa parte della Delegazione apostolica di Ascoli dopo la restaurazione del Governo Pontificio.[4]
  • 1860 - Arquata entra a far parte del Regno d'Italia[5] e divenne sede del II Mandamento di Ascoli.[6].

Note

  1. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GalièVecchionip40
  2. ^ a b N. Galiè G. Vecchioni, op. cit., p. 55.
  3. ^ N. galiè G. Vecchioni, op. cit., p. 61.
  4. ^ Il motu proprio “Quando per ammirabile disposizione” di Pio VII
  5. ^ Regio decreto n. 4495 del 22 dicembre 1860 in Collezione celerifera delle leggi, decreti, istruzioni e circolari pubblicate nell'anno 1866 ed altre anteriori, anno XLV, parte prima, Enrico Dalmazzo Editore, Firenze 1866, p. 89.
  6. ^ Mandamento di Arquata nella suddivisione del Circondario di Ascoli Piceno in Collezione celerifera delle leggi, decreti, istruzioni e circolari pubblicate nell'anno 1866 ed altre anteriori, anno XLV, parte prima, Enrico Dalmazzo Editore, Firenze 1866, p. 91.