Muhammad Zia-ul-Haq

generale e dittatore pakistano

Il generale Muhammad Zia-ul-Haq (12 agosto 1924 - 17 agosto 1988), fu un militare e un uomo politico pakistano, presidente della repubblica islamica del Pakistan dal 16 settembre 1978 fino alla morte, avvenuta nel 1988 in un incidente aereo. Era stato generale comandante in capo delle forze armate pakistane due anni prima di diventare l'autore del colpo di Stato che lo portò al potere.

Dalla sua ascesa al potere nel 1977, il generale Zia-ul-Haq fece condannare a morte per impiccagione l'ex-Primo Ministro Zulfikar Ali Bhutto, con la falsa accusa di omicidio di un esponente politico minore.

Il generale Zia-ul-Haq ha svolto un ruolo politico importante nel corso del conflitto sovietico-afghano, fornendo aiuto militare ed economico agli afghani: aiuto che fu pesantemente sostenuto dagli Stati Uniti che avevano promesso al Presidente pakistano territori del NO afghano per compensarlo della perdita del Bengla Desh (ex-Pakistan orientale).

Proseguì nel programma nucleare pakistano per tutto il resto degli anni settanta, programma che sfociò nel 1998 in un esperimento nucleare coronato da successo e che rilanciò su basi paritarie il conflitto con l'India (che aveva costruito precedentemente un'arma nucleare) a proposito dell'irrisolto contenzioso riguardante la provincia musulmana del Kashemir che l'Unione Indiana non aveva mai consentito raggiungesse il Pakistan in base agli accordi che portarono alla spartizione del sub-continente indiano nelle due nazioni dell'India e del Pakistan.

Contrariamente a Zulfikar Ali Bhutto, attirato dagli ideali di laicità, il generale Zia-ul-Haq volle instaurare un Islam di tipo integralista, appoggiandosi ai mullah: vietò quindi l'applicazione dei tassi d'interessi bancari, istituì l'elemosina obbligatoria della zakat, le punizioni pubbliche e obbligò le donne a velarsi in televisione. Il Pakistan moderno effettuò in tal modo alcuni passi indietro rispetto agli anni in cui era stato fondato da Mohammad Ali Jinnah. Il generale Zia-ul-Haq volle spingersi anche oltre, tentando di restaurare alquanto goffamente il califfato.

Nel 1988, mentre era accompagnato da diplomatici statunitensi, l'aereo del generale Zia-ul-Haq si schiantò al suolo in Pakistan in circostanze rimaste misteriose, che hanno logicamente fatto pensare a un attentato, peraltro mai rivendicato.

La democrazia fu restaurata per un breve lasso di tempo, sufficiente comunque a consentire l'elezione della signora Benazir Bhutto, figlia di Zulfikar Ali Bhutto fatto uccidere dal defunto dittatore.