Lamberto Zannier

diplomatico italiano

Lamberto Zannier (Fagagna, 15 giugno 1954) è un [[diplomatico italiano, che ha ultimato la carriera con il grado di Ambasciatore e ha svolto importanti funzioni internazionali con il rango di Sotto-Segretario Generale (USG) delle Nazioni Unite e come Segretario Generale e successivamente Alto Commissario dell'Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa (OSCE).]] italiano.

Lamberto Zannier

Biografia

Laureatosi in legge nel 1976 all'Università di Trieste, che nel 2016 gli ha anche conferito una Laurea ad Honorem in Scienze Internazionali e Diplomatiche[1], inizia la carriera diplomatica nel 1978 prestando servizio, negli anni immediatamente successivi, ad Abu Dhabi e a Vienna, per rientrare al Ministero degli Esteri nel 1977 alla Direzione Generale degli Affari Politici e successivamente all'Ufficio del Segretario Generale. Nel 1991 supera un concorso per accedere, come capo Servizio disarmo, controllo armamenti e sicurezza cooperativa, al Segretariato della NATO a Bruxelles, dove rimane per i sei anni successivi, gestendo una complessa fase di trasformazione a seguito della dissoluzione del Patto di Varsavia, dell'Unione Sovietica e della ex-Jugoslavia. Segue in quegli anni le problematiche legate allo smantellamento degli armamenti convenzionali ma anche delle armi nucleari ex-sovietiche e contribuisce alla riflessione sul nuovo ruolo della NATO in materia di operazioni di pace attraverso la gestione dei lavori di un gruppo di lavoro NACC-PfP (Ad Hoc Group on Cooperation in Peacekeeping).

Assegnato alla Rappresentanza Italiana presso l'OSCE a Vienna nel 1997, viene prescelto dai rappresentanti dei Paesi membri del Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (CFE) quale Presidente per la gestione dei complessi negoziati sulla modernizzazione del Trattato; il nuovo Trattato, il cui testo viene concordato dopo due anni di estenuanti trattative, viene firmato dai Capi di Stato e di Governo dell'OSCE al Vertice di Istanbul del Novembre 1999, ma non entrera' in vigore a seguito di controversie sulla continua presenza di truppe russe in Moldova e Georgia.

Trasferito all'Ambasciata all'Aia nel 2000 come Vice-capo Missione, segue, tra l'altro, le attivita' del Tribunale Internazionale per l'ex-Jugoslavia e svolge funzioni di Rappresentante Italiano nel Consiglio Esecutivo dell'Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC). Rientra al Ministero nel 2006, dove viene inaricato di seguire questioni europee come Corrispondente Europeo e Coordinatore per la Politica Estera, di Sicureza e di Difesa dell'Unione Europea.

Nel 2008 viene ufficialmente presentato come candidato Italiano per la guida della Missione ONU in Kossovo (UNMIK). Prescelto dal Segretario Generale Ban-Ki-Moon, diviene l'amministratore internazionale del Kossovo, con rango di Sottosegretario ONU, in una complessa fase in cui la dichiarazione unilaterale di indipendenza di Pristina acuisce le tensioni interne ed internazionali. Zannier si impegna in un dialogo con Belgrado e con Pristina e i Paesi (tra cui l'Italia) che avevano riconosciuto l'indipendenza del Kossovo e riesce, con un rapporto approvato con una dichiarazione Presidenziale dal Consiglio di Sicurezza a fine Novembre 2008 a spianare la via per una riconfigurazione della Missione e per lo spiegamento di una Missione dell Unione Europea sullo stato di diritto (EULEX), cui verranno trasferite alcune competenze di UNMIK in linea con la Risoluzione 1244. Con questa fase si apre una possibile prospettiva europea per la Serbia e per il Kossovo, con l'attivazione di un nuovo canale di dialogo a guida UE tra Belgrado e Pristina.

Candidato all'incarico di Segretario Generale dell Oragnizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa (OSCE) nel 2011, viene prescelto dagli Stati membri tra altri autorevoli candidati e assume le sue funzioni il 1 luglio 2011. Nei sei anni in cui ha rivestito le funzioni di Segretario Generale, si distingue per la sua capacita' di dialogo e per il suo approccio innovativo. Attraverso i Security Days, da lui introdotti, contribuisce a porre sull agenda dell'Organizzazione temi complessi e delicati, come la crisi migratoria e i cambiamenti climatici. Si distingue inoltre per il suo impegno sull'agenda dello sviluppo sostenibile, rafforzando la collaborazione dell'OSCE con le Nazioni Unite attraverso al rivitalizzazione del Capitolo VIII della Carta ONU, relativo al ruolo delle organizzazioni regionali, e intervenendo al Vertice sullo Sviluppo Sostenibile a New York nel 2015. Il suo compito piu' impegnativo e' legato alle crisi che hanno coinvolto l'Ucraina nel 2014, con un personale impegno per la prevenzione e col successivo varo della Missione di Monitoraggio Speciale OSCE in Ucraina nel 2014, la piu' impegnativa operazione di stabilizzazione gestita dall'OSCE, con un approccio innovativo attraveso l'impiego di osservatori civili disarmati (in molti casi ex-militari) e con l'utilizzo di nuove tecnologie (droni) per la ricognizione dall'alto.

Al termine del suo mandato, viene nominato nel luglio 2017[2] Alto Commissario OSCE sulle Minoranze Nazionali, con sede all'Aia, con un mandato di prevenzione dei conflitti attraverso l'analisi dei problemi legati all'instabilita' derivante dalla carente integrazione sociale e la promozione di efficaci politiche integrative sulla base di una serie di raccomandazioni e linee guida emanate dall'Ufficio dell'Alto Commissario.

Al termine di quest'ultimo incarico, nel 2020, ha avviato una collaborazione stabile con l'Assemblea Parlamentare dell'OSCE per contribuire a un'aggiornata visione delle nuove sfide alla sicurezza e lo sviluppo di raccomandazioni sul futuro ruolo dell'OSCE; in parallelo ha svolto per un breve periodo funzioni di Direttore e con l'Universita' di Trento, quale docente esterno in un Master sulle Relazioni Internazionali.

L'Ambasciatore Zannier e' autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane e internazionali, su temi sui quali si e' impegnato professionalmente. E' stato inoltre Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Accademia OSCE di Bishkek, Presidente dell'Istituto per la Ricerca sul Negoziato dell'Universita' di Gorizia, Direttore per gli Affari Euromediterranei presso l'Istituto di Studi Mediorientali e Balcanici di Lubiana (IFIMES); e' inoltre professore associato al Master in International Security Studies, Universita' di Trento.


Onorificenze

Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana

Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Austriaca (Grosses goldenes Ehrenzeichen mit dem Stern)

Grande Ufficiale dell'Ordine di Orange-Nassau - Paesi Bassi

Note

Altri progetti

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