Nambu Type 14
Una pistola Nambu Type 14
Tipopistola semiautomatica
OrigineGiappone (bandiera) Impero Giapponese
Impiego
Utilizzatorivedi Utilizzatori
ConflittiSeconda guerra mondiale, Seconda guerra sino-giapponese, Guerra di Corea, Ribellione Hukbalahap, Guerra d'indipendenza indonesiana, Guerra civile cinese, Guerra d'Indocina, Guerra del Vietnam
Produzione
ProgettistaKijirō Nambu
Data progettazione1902
CostruttoreArsenale di Koishikawa
Date di produzione1906-1945
Entrata in servizio1926
Ritiro dal servizio1945
Numero prodotto10.300 (Type A)
400.000 (Type 14)
VariantiType A, Type B, Type 14
Descrizione
Peso0,90 kg
Lunghezza230 mm
Lunghezza canna117 mm
Calibro8 mm
Munizioni8 × 22 mm Nambu
Azionamentocorto rinculo
Velocità alla volata290 m/s
Tiro utile25 m
Alimentazionecaricatore amovibile da 8 colpi
Organi di miramire metalliche
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Le pistole Nambu (南部拳銃 o 南部大型自動拳銃?, Nanbu kenjuu/Nanbu ōgata jidou-kenjuu) sono una serie di pistole semiautomatiche prodotte dall'Arsenale di Koishikawa (小 石川 工廠?, Koishikawa Kōshō), meglio noto con il nome formale di Arsenale di Tokyo dell'Esercito Giapponese (日本 帝国 陸軍 東京 砲兵 工廠?, Nippon Teikoku Rikugun Tokyo Hōheikōshō)[1]. La serie include tre modelli principali, denominati rispettivamente Type A (南部大型自動拳銃?, Nambu-ōgata Jidō Kenjū)Type B (meglio noto con il nome colloquiale di Baby Nambu per le sue dimensioni ridotte rispetto alla precedente Tipo A) e Type 14 (南部十四年式拳銃?, Nambu Jūyon-nen Shiki Kenjū). Le pistole Nambu furono progettate per rimpiazzare l'ormai obsoleto revolver in dotazione alle forze armate giapponese, il Type 26.

Convenzionalmente, per designare il modello delle armi giapponesi si tende ad usare il termine americano Type (?, shiki), solo raramente reso in italiano come Tipo o, ancora più raramente Modello.

Queste pistole furono progettate da Kijirō Nambu e rimasero in servizio durante la seconda Guerra sino-giaponese e per tutto il secondo conflitto mondiale. La variante più comune, Modello 14, era usata prevalentemente dagli ufficiali, che dovevano pagare personalmente per la propria pistola.

Verso la fine della guerra, la qualità produttiva delle armi calò rapidamente per velocizzare la costruzione: le armi erano comunque ben note per essere poco affidabili e dotate di potere d'arresto insufficiente quando paragonate alle pistole normalmente in uso da parte degli altri eserciti dell'epoca, come ad esempio la M1911 americana o la P38 tedesca.

Storia

Prima dell'introduzione della Nambu, l'unica pistola in servizio nell'esercito giapponese era il revolver Type 26, che aveva servito con onore già durante la prima Guerra sino-giaponese (1894-1895). Tuttavia, alla fine del secolo, nuove armi semiautomatiche stavano cominciano a diffondersi, tra queste la prima vera arma di successo fu la C96 tedesca, che influenzò pesantemente Nambu nel suo progetto, che impiegava infatti lo stesso sistema di chiusura[2]. Si deve infatti considerare che Nambu iniziò a lavorare alla sua pistola subito dopo l'arrivo dei primi rapporti giapponesi sullo sviluppo di nuove armi semiautomatiche in Europa.

Lo sviluppo della prima Nambu, Type A, terminò nel 1902. Questa versione non fu mai adottata, ma vari esemplari vennero venduti a Cina e Siam negli anni seguenti. La Type B fu invece adottata dalla Marina Imperiale Giapponese e dall'Esercito Reale di Tailandia, mentre la Type 14 entrò in servizio nel 1926 (anno 14 dell'epoca Taishō) come arma d'ordinanza dell'Esercito Imperiale Giapponese fino alla resa del 1945[3]. Le pistole Nambu erano un segno di prestigio, spesso trasportate in fondine elaborate, e finivano per essere spesso uno status symbol piuttosto che armi da combattimento[2]. Il Giappone produsse circa 400.000 pistole Nambu durante il conflitto, da paragonare con la produzione americana di pistole M1911 che superò abbondamentemente il milione di esemplari nei soli anni della guerra[4].

Assieme ad altre armi giapponesi, quali Guntō e fucili Arisaka, molti soldati americani portavano le pistole Nambu negli Stati Uniti come trofei di guerra. La produzione delle armi terminò comunque alla fine del conflitto, quando i resti dell'esercito giapponese adottarono la più moerna e affidabile SIG P220.

 
La munizione 8 × 22 mm Nambu

Design

La pistola nambu è un'arma semiautomatica operata a corto rinculo di canna. Type A e Type 14 hanno una capacità di 8 colpi, mentre la Type B contiene 7 munizioni in virtù delle sue dimensioni ridotte[5]. Un problema comune a tutte le armi di questa famiglia era costituito dalla sicura e dal pulsante di rilascio del caricatore che impedivano al caricatore di scorrere fuori dall'arma quando completamente vuoto, costringendo l'operatore a comprimere le molle dell'arma (premendo il pulsante di rilascio caricatore, tirando indietro l'otturatore ed estraendo il caricatore allo stesso tempo), rendendo la ricarica difficoltosa[6]. Per ovviare al problema si pensò addirittura di rimuovere il pulsante di ritenzione del caricatore. Inoltre, la sicura dell'arma si trova proprio sopra la guardia del grilletto, troppo avanti perché possa essere operata dalla stessa mano che impugnava la pistola[7].

L'imugnatura delle Nambu è molto inclinata, rendendo l'alimentazione dell'arma problematica. La molla del caricatore aveva una percentuale di successo del 60% e l'attrito dei proiettili che sfregavano sulle pareti del pozzo rallentavano ancora di più la molla. Inoltre, la tolleranza sulle munizioni era piuttosto stringente: le munizioni dovevano avere una sagome molto precisa per il corretto funzionamento, al punto che i proiettili a punta soffice o prodotti a mano raramente riescono ad alimentare correttamente dal caricatore[7].

Le Nambu Type A e Type 14 usavano la munizione 8 × 22 mm, che le rendevano significativamente meno efficaci di altre armi coeve. L'energia sprigionata alla volata è meno dellametà di quella sviluppata dalle munizioni 9 × 19 mm Parabellum (impiegate nella P38) e 7,62 × 25 mm Tokarev (impiegate nella TT-33).[8]

Type A (Grandpa Nambu e Papa Nambu)

 
Una Nambu Type A originale (Grandpa Nambu)

La prima versione della Nambu prodotto fu la Type A. Le armi prodotte tra il 1903 e il 1906 differiscono da quelle prodotte dopo questa data e tra i collezionisti questa prima versione si è guadagnata l'appellativo di Granpa Nambu[5]. Le matricole per questa versione arrivano appena sopra 2.400[5]. La produzione della Type A terminò nel 1923, essendo la nuova Type 14 più economica e funzionale[9]. La somiglianza della Type A con le Luger tedesche è solo nell'aspetto, le due armi non condividono molto altro.

Una versione successiva della Type A, nota tra i collezionisti come Papa Nambu, fu prodotta con matricole che arrivano appena oltre 7.000[5]. La guardia del grlletto risulta leggermente più grande nella versione modificata[9]. La Type A presentava inizialmente anche il punto di aggancio per un calcio in legno simile a quanto visto sulla C96 tedesca, tuttavia non esistono a oggi esemplari di arma con calcio.

Nambu Type B
Baby Nambu
Tipopistola semiautomatica
Origine  Impero Giapponese
Impiego
ConflittiSeconda guerra mondiale, Seconda guerra sino-giapponese
Produzione
ProgettistaKijirō Nambu
Data progettazione1909
CostruttoreArsenale di Koishikawa
Date di produzione1909-1929[9]
Entrata in servizio1926
Numero prodottoca. 6.000[10]
Descrizione
Peso0,65 kg
Lunghezza171 mm
Lunghezza canna83 mm
Calibro7 mm
Munizioni7 × 20 mm Nambu
Azionamentocorto rinculo
Velocità alla volata290 m/s
Tiro utile25 m
Alimentazionecaricatore amovibile da 7 colpi
Organi di miramire metalliche[1]
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Type B (Baby Nambu)

A causa dei prroblemi riscontrati con la Type A, si decise di avviare la prooduzione di un modello migliorato, denominato Type B[11]. Tanto la pistola quanto il proiettile usato sono più piccoli rispetto alle altre Nambu, così che l'arma è conosciuta come Baby Nambu[12]. Le Type B venivano prodotte all'Arsenale di Koishikawa[13]. I primi 450 esemplari avevano il fondo del caricatore realizzato in legno e un percussore con diametro costante, mentre gli esemplari più tardi usavano l'alluminio per il caricatore e percussori con diametri variabili[1]. La Type B non venne mai ufficialmente adottata da alcuna forza armata giapponese[13]: come era prassi in Giappone, infatti, gli ufficiali dovevano pagare personalmente la propria arma ma la Type B non riuscì ad ottenere il successo speerato a causa di un prezzo esageratamente alto se paragonato ad armi simili come la FN M.le 1900[9]. Una Type B costava infatti circa ¥ 180[13], equivalente all'intero salario mensile di un capitano dell'esercito[14].

Dopo il Grande terremoto del Kantō del 1923, l'Arsenale di Koishikawa interruppe la produzione di nuove parti per la Type B, continuando fino al 1929 ad assemblare armi a partire olo dai pezzi già prodotti[1].

Type 14

 
Una pistola Nambu Type 14
 
Una Nambu Type 14, prima serie originale con fondina, esposta al Texas Military Forces Museum

La Nambu Type 14 prende il nome dall'anno di produzione (il 14° dell'era Taishō, quindi 1926). Il design era stato pensato per ridurre i costi di produzione dell'arma e, come la Type, la pistola usava la munizione 8 × 22 mm[11]. Dal 1927 fu l'arma d'ordinanza per gli ufficiali[11], venduta al prezzo di ¥ 78 nel 1939[15]. Si stima una produzione totale di circa 400.000 Type 14[12], ma il numero esatto non è noto in quanto i soldati giapponesi consideravano le loro armi proprietà dell'imperatore e pertanto le pistole venivano distrutte o buttate a mare per impedire al nemico di impadronirsene[16].

Later production models have a larger trigger guard, following complaints by soldiers stationed in Manchukuo that it was difficult to fire the trigger while wearing gloves. Some of these models also have a knurled steel cocking knob instead of the standard "slotted" cocking knob.[12] After 1940, an auxiliary magazine spring was added to assist in reloading.[17] A redesigned cocking knob was implemented in 1944 in order to simplify production.[12] The Type 14 also lacks the grip safety used on the previous models.[12]

Pre-1937 Type 14s are well made, with a noticeable decline in quality after the war's beginning, to meet the production demands of wartime[12]. However, later Type 14s remained mostly functional despite the decreased quality[12]. The holsters for the pistols also had to be changed to accommodate wartime. A lack of available raw materials resulted in a move from holsters made of leather, to rubberized canvas.[18]

Utilizzatori

Eredità

 
Una Ruger Standard Mark IV, ispirata alla pistola Nambu giapponese

Nel 1949, William B. Ruger prese in prestito alcuni elementi della Nambu per il suo progetto, che divenne poi la famosa Ruger Standard. Si trattava della prima arma progettata dalla Sturm, Ruger & Co. e sarebbe divenuta i n breve tempo la pistola in calibro .22 LR di maggior successo della storia,[24] e al 2016 l'azienda risultava aver prodotto più armi di qualunque altra azienda in America, con un valore che superava i $ 600.000.000[25].

A causa della loro rarità e del notevole valore storico, le pistole Nambu sono molto ricercate dai collezionisti con prezzi che sull'attuale mercato possono oscillare tra gli $800[26] e i $1,500[27].

Nella serie televisiva The Mandalorian, ambientata nell'universo di Star Wars, il personaggio di Carasynthia Dune usa una pistola Nambu, modificata in modo da integrarsi nel contesto fantascientifico del film[16], che ha sempre usato armi storiche come base per gli equipaggiamenti.

Note

  1. ^ a b c d (EN) Ian Hogg, Pistols of the World, 4ª ed., Krause Publications, Inc., 2004, p. 191, ISBN 978-0873494601.
  2. ^ a b (EN) A.J. Barker, Japanese Army Handbook, 1939-1945, Hippocrene Books, 1979, p. 39, ISBN 978-0882544847.
  3. ^ (EN) Syed Ramsey, Tools of War: History of Weapons in Early Modern Times, Alpha Editions, 2016, ISBN ‎ 978-9386101679.
  4. ^ (EN) Leroy Thompson, The Colt 1911 Pistol, Osprey Publishing, 2011, p. 41, ISBN 978-1849084338.
  5. ^ a b c d (EN) Ian Skennerton, Handbook N°28: Japanese Service Pistols, 2008, pp. 8-9, ISBN 978-0949749888.
  6. ^ (EN) Bob Campbell, Firing the Nambu Type 14, Japan's Service Pistol, su smallarmsreview.com, 17 ottobre 2014. URL consultato il 20 gennaio 2022.
  7. ^ a b (EN) Gerard Henrotin, The Nambu Type 14 pistol Explained, HL Publishing, 2010, pp. 8-9.
  8. ^ (EN) Gordon L. Rottman, The Big Book of Gun Trivia: Everything you want to know, don’t want to know, and don’t know you need to know, Bloomsbury Publishing, 2013, ISBN 978-1782009504.
  9. ^ a b c d (EN) Ian Hogg, Pistols of the World, 4ª ed., Krause Publications, Inc., 2004, p. 232, ISBN 978-0873494601.
  10. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore msa
  11. ^ a b c (EN) Ian Hogg, Military Small Arms of the 20th Century, 7ª ed., Krause Publications, Inc., 2000, pp. 66-67.
  12. ^ a b c d e f g (EN) Jeff Kinard, Pistols: An Illustrated History of Their Impact, ABC-CLIO, 2003, pp. 245-246, ISBN 978-1851094707.
  13. ^ a b c (EN) Ian Skennerton, Handbook N°28: Japanese Service Pistols, 2008, pp. 11-13, ISBN 978-0949749888.
  14. ^ US Army Field Manual 30-480: Handbook on Japanese Military Forces, 1944, p. 8.
  15. ^ (JA) 兵器臨時定価、予価、表送付の件 (Catalogo militare dell'esercito giapponese), su jacar.archives.go.jp, August 1939.
  16. ^ a b (EN) Chris Eger, Japanese Namby Type14 pistol: still seen in the most curious places, su guns.com, 2019.
  17. ^ (EN) Ian Skennerton, Handbook N°28: Japanese Service Pistols, 2008, p. 22, ISBN 978-0949749888.
  18. ^ (EN) Ian Skennerton, Handbook N°28: Japanese Service Pistols, 2008, p. 30, ISBN 978-0949749888.
  19. ^ a b c d e (EN) Chris McNab, The Great Book Of Guns: An Illustrated History Of Military, Sporting, And Antique Firearms, Thunder Bay Pr, 2004, p. 124, ISBN ‎ 978-1592233045.
  20. ^ The Control of local conflict : a design study on arms control and limited war in the developing areas (PDF), Massachusetts Institute of Technology. Center for International Studies, 30 June 1967, p. 91.
  21. ^ (EN) History of the Gun in 500 Photographs, TI Inc. Books, 2016, p. 162, ISBN 978-1618933652.
  22. ^ (EN) Philip Jowett, Chinese Warlord Armies 1911-30, Osprey Publishing, 2010, p. 21, ISBN 978-1849084024.
  23. ^ (EN) Philip Jowett, The Chinese Army 1937-49: World War II and Civil War, Osprey Publishing, 2005, p. 47, ISBN 978-1841769042.
  24. ^ (EN) Boge Quinn, Ruger 50th Anniversary .22 Pistol, su gunblast.com. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  25. ^ (EN) Rich Duprey, Can You Guess the Biggest Gunmaker in the U.S.?, su fool.com, 4 marzo 2017.
  26. ^ (EN) Venduta per $ 826, Nambu Type 14 (8 mm), su vogtauction.com.
  27. ^ (EN) Venduta per $ 1.495, Nagoya Nambu Type 14 (8 mm), su rockislandauction.com.

References

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