Brembate di Sopra
Brembate di Sopra è un comune di 7.422 abitanti della provincia di Bergamo.
Situato nell'isola bergamasca, sulla sponda destra del fiume Brembo, dista circa 10 chilometri dal capoluogo orobico.
Cenni storici
La prima vera opera di urbanizzazione sul territorio fu opera dei Romani, i quali sfruttarono la posizione strategica del paese, posto nei pressi di un’importante strada militare che collegava Bergamo a Como, parte terminale di quella che univa il Friuli con le regioni retiche.
Il territorio era inserito in un’area militarmente turbolenta ed allo stesso tempo di vitale importanza per Roma in quanto crocevia militare e commerciale verso l’Europa. Roma vi istituì diversi presidi militari la cui presenza è testimoniata non solo dal permanere in alcune località vicine del toponimo castra ma anche dal ritrovamento di molti reperti archeologici, diffusi fra l'altro anche in altre zone della bergamasca provando così la funzione strategica di questo territorio.
La presenza militare romana inevitabilmente indusse attorno a sé l’aggregazione di comunità indigene e allogene.
Successivamente fu soggetto alla dominazione dei Longobardi, i quali inserirono la zona nel ducato di Bergamo. Spesso il borgo veniva identificato con il nome di Lemine, toponimo indicante una zona delimitata ad oriente dalla sponda occidentale del Brembo, a settentrione dall’attuale Val Taleggio ad occidente da una linea arretrata della sponda orientale dell’Adda e a meridione dal territorio di Brembate.
I primi documenti scritti che attestano l’esistenza di Brembate risalgono invece all’anno 856, in piena epoca medievale. Il borgo, che prese il nome dalla sua vicinanza al fiume Brembo, cominciò ad essere indicato con l'appellativo di Sopra per distinguerlo dal paese di Brembate di Sotto (oggi solo Brembate), posto più a sud.
I secoli di questo periodo furono abbastanza problematici per il borgo che, infeudato ai conti Pellegrini, si trovò al centro di numerose dispute tra guelfi e ghibellini.
A tal riguardo venne fatto erigere un impianto difensivo comprendente un castello, in località Tresolzio (di proprietà dei marchesi Rota) e numerosi torri. Le cronache infatti citano numerosi scontri avvenuti sul territorio comunale, tra cui quelli che videro impegnate le truppe del Colleoni ma anche, nel 1392 quelle di Truzzano Rota, che sacchegggiò il borgo.
Tuttavia perché nel paese ritorni la tranquillità bisogna aspettare l’arrivo della Repubblica di Venezia che, nel 1427, pose fine alle ostilità. In quel periodo il territorio comunale comprendeva anche la frazione di Arzenate (oggi posta nei confini di Barzana), mentre quella di Tresolzio era amministrativamente autonoma. Queste tre entità si trovarono spesso riunite e poi nuovamente divise, fino ad essere tutte incluse nel territorio di Ponte San Pietro dopo l'avvento della Repubblica Cisalpina.
Con l'arrivo degli austriaci, che inserirono la zona nel Regno Lombardo-Veneto, i comuni riacquisirono la loro autonomia, rimasta integra fino al 1927, quando Brembate di Sopra venne nuovamente accorpato a Ponte San Pietro. Tale unione durò fino all'immediato dopoguerra, quando il paese riacquisì definitivamente l'autonomia amministrativa.
Nel 1916 il paese venne interessato dalla costruzione di un piccolo aeroporto, utilizzato in ambito militare durante la prima guerra mondiale, caduto in disuso al termine delle operazioni belliche. A partire dalla seconda metà del XX secolo il paese vide un progressivo abbandono dell’attività rurale, che aveva sempre caratterizzato l’economia locale, a favore di un sempre crescente sviluppo industriale, che ha portato anche un consistente incremento demografico.
Luoghi d'interesse
Molto interessanti sono sia Villa Sommi-Picenardi (un tempo chiamata villa Brembati), risalente al XVII secolo ed oggi utilizzata come casa di riposo per anziano, che la coeva Villa Terzi, la quale ingloba anche una torre medievale. In ambito medievale si possono ancora ammirare alcuni resti di quell'epoca in via Tresolzio, un tempo borgo con propria autonomia, tra cui caseggiati e piccole fortificazioni.
Sempre in ambito storico, merita menzione il Ponte di Briolo, che collega il paese con il vicino comune di Valbrembo. Già presente in epoca alto-medievale, venne ricostruito nel 1493.
Infine molto importante è la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, citata in documenti già nell'anno 1030. Ricostruita nel corso del XV secolo, in luogo della precedente, venne demolita nel XVIII secolo, quando a fianco di essa venne edificata l'attuale parrocchiale. Quest'ultima, consacrata nel 1738, ancora conserva alcuni affreschi della precedente, tra cui quello di Cristoforo Baschenis detto il Vecchio, ma anche dipinti di grande rilevanza, tra i quali spiccani quelli di Francesco Cappella, Gaetano Peverada e Giovan Battista Moroni.
Amministrazione comunale
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

Altri progetti
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- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.