Castello di Contignaco
Il castello di Contignaco è un maniero medievale che sorge nei pressi delle piccola frazione di Contignaco, all'interno del comune di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma.
Castello di Contignaco | |
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Ubicazione | |
Stato attuale | ![]() |
Regione | Emilia-Romagna |
Città | Contignaco, frazione di Salsomaggiore Terme |
Coordinate | 44°47′17.83″N 9°58′04.8″E |
Informazioni generali | |
Tipo | castello medievale |
Inizio costruzione | prima metà dell'XI secolo |
Materiale | pietra |
Primo proprietario | marchese Adalberto I degli Obertenghi, capostipite della casata obertenga-adalbertina del ramo dei Pallavicino |
Condizione attuale | restaurato |
Proprietario attuale | famiglia Romanini |
Visitabile | no |
Sito web | Sito ufficiale |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | difesa delle saline |
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Storia
L'originario castello fu edificato nella prima metà dell'XI secolo dal fondatore di Contignaco, il marchese Adalberto I degli Obertenghi, capostipite della casata obertenga-adalbertina del ramo dei Pallavicino; al 1030 dovrebbe infatti risalire l'alta torre che tuttora svetta accanto all'ingresso.[1]
Nel 1315 i Pallavicino capitolarono in seguito al violento attacco che la fortezza, in posizione cruciale per il controllo delle vicine saline di Salsomaggiore, subì da parte delle truppe mosse dalla nobile famiglia degli Aldighieri del ramo di Parma, imparentata con gli antenati di Dante Alighieri;[1] intorno alla metà del XV secolo gli Aldighieri di Contignaco si legarono ai Pallavicino con il matrimonio tra Giberto e Agnese, figlia di Rolando il Magnifico.[2]
Nel 1537 l'illustre stirpe si estinse con la scomparsa di Gian Matteo e la Camera ducale di Milano attribuì il feudo di Contignaco aSforza Pallavicino (1519-1585)[2] Successivamente subentrarono i Terzi di Sissa, per eredità di Donna Anna Maria Farnese dei Duchi di Latera, creata Marchesa di Contignaco che lo portò in dote al marito Antonio Maria Il Terzi, Conte di Sissa, ecc.il nipote, Francesco Maria Terzi, Conte di Sissa, nel 1758, per testamento, lo lasciò alla figlia secondogenita Costanza Terzi, Contessa del Sacro Romano Impero, Contessa di Kolinitz (Kolinec), dei Conti di Sissa, Marchesa di Contignaco, sposata nel 1744 ad Antonio Camillo, Conte Marazzani Visconti, Conte di Paderna e di Villa del Riglio,ecc.ecc.[1] i Terzi di Sissa si estinsero a loro volta nel 1803 nei Conti Marazzani Visconti Terzi di Piacenza che ne portano il cognome;[2] il castello, assorbito dalla Camera ducale di Parma, fu rivenduto nel 1762 dal duca Filippo di Borbone al marchese Silvestro Antonio Ponticelli di Sasso, che lo trasmise ai suoi discendenti.[3]
In pessime condizioni di conservazione,[2] il maniero fu alienato dopo il 1861 al capitano Alberto Leva;[3] trasformato in azienda agricola specializzata nella produzione di vini,[1] il castello alla fine del XIX secolo fu acquistato da Luigi Boschi[3] e, attraverso il matrimonio fra Maria Boschi e Luigi Vicini, fu in seguito ereditato dagli eredi di quest'ultimo.[1]
Completamente restaurato, oggi l'antico maniero, sede di un'azienda vitivinicola e aperto al pubblico per visite guidate ed eventi, appartiene alla famiglia Romanini.[4][3]
Descrizione
Il castello, posizionato sulla sommità di un colle, si sviluppa su una pianta regolare attorno a un cortile interno quadrato.[5]
Le facciate in pietra, frutto di numerose ricostruzioni compiute nei secoli, sono caratterizzate dalla scarsità di finestre, ad eccezione del lato orientale, accentuando la severità del complesso; accanto al grande portale d'ingresso, si eleva in aggetto il mastio medievale a pianta quadrata, alto più di 30 m, in posizione dominante sulle vallate circostanti.[5]
Intorno al castello si sviluppa un vasto parco ricco di alberi secolari, tra cui numerose querce, cedri, cipressi e allori; l'esemplare più antico è la possente quercia ultracentenaria, del diametro di oltre 2 m, che si innalza in prossimità dell'ingresso della struttura.[1]
Percorso di visita
Il castello fa parte dal 2017 del circuito dei castelli dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.[3]
Risultano visitabili il parco, la Sala delle Feritoie, la Sala degli Stemmi, la Sala del Camino e la piccola prigione posta alla base della torre.[3]
Note
- ^ a b c d e f g Il Castello di Contignaco, su lnx.castellodicontignaco.it. URL consultato il 19 febbraio 2017.
- ^ a b c d Contignaco, su geo.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 19 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2018).
- ^ a b c d e f Castello di Contignaco, su castellidelducato.it. URL consultato il 19 febbraio 2017.
- ^ Castello di Contignaco, su tabianoedintorni.it. URL consultato il 19 febbraio 2017.
- ^ a b Castello di Contignaco, su vecchiasalso.altervista.org. URL consultato il 19 febbraio 2017.
Bibliografia
- Roberto Mancuso, Il Castello di Contignaco. La storia e i misteri, Youcanprint, 2019, ISBN 9788831617185.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su castellodicontignaco.it.