Grammelot
Il grammelot o gramelot[1] (pronuncia incerta[N 1]; la voce forse è presa in prestito dal francese,[8][9] ma d'origine imitativa e forse derivata dal veneziano)[10] è uno strumento recitativo che assembla suoni, onomatopee, parole e foni privi di significato in un discorso. Probabilmente deriva dal francese grommeler (borbottare)[9].
Storia
Gli attori utilizzavano e utilizzano il grammelot con il fine di farsi comprendere anche senza saper articolare frasi di senso compiuto in una lingua straniera, oppure per mettere in parodia parlate o personaggi stranieri; questo linguaggio ricorda quello utilizzato dai bambini. Ciò che ne risulta è una recitazione fortemente espressiva e iperbolica. Il linguaggio usato acquisisce inoltre un surplus di espressività musicale, in grado di comunicare emozioni e suggestioni.[11]
Pare che questo artificio recitativo fosse utilizzato da giullari, attori itineranti e compagnie di comici della commedia dell'arte. Questi artisti pare recitassero usando intrecci di lingue e dialetti diversi miste a parole inventate, affidando alla gestualità e alla mimica quel tessuto connettivo che rendeva la comunicazione possibile a prescindere dalla lingua parlata dall'uditorio.[9]
Utilizzi
Esempi di grammelot cinematografici sono la canzone cantata da Charlot nel film Tempi moderni e il monologo di Adenoid Hynkel nel film Il grande dittatore entrambi di Charlie Chaplin. In epoca successiva questo filone è stato recuperato dall'attore Dario Fo, che lo ha valorizzato nuovamente, come ad esempio nell'opera Mistero buffo. In seguito l'attore Gigi Proietti si è esibito più volte in grammelot linguistici sui palcoscenici teatrali e televisivi, in particolare in inglese ed in napoletano[12]; un suo cavallo di battaglia è stato "Il Lonfo", poesia metasemantica composta da Fosco Maraini (1912- 2004)[13], scritta in italiano ma piena di termini senza significato reale e tratta dalla raccolta di Maraini Gnòsi delle fànfole, pregevole esempio di applicazione del grammelot alla letteratura.
Anche nel panorama musicale esistono esempi di grammelot, come la canzone Prisencolinensinainciusol di Adriano Celentano, cantata in un grammelot somigliante ad un inglese maccheronico, in cui si riconoscono solo alcune parole realmente esistenti (ad esempio ol rait, uguale come suono all'inglese all right, cioè "tutto bene").
Nel campo pubblicitario un esempio celebre di grammelot è quello presente nel cartone animato La Linea, creato da Osvaldo Cavandoli e doppiato da Carlo Bonomi per lo spot pubblicitario del produttore di articoli da cucina Lagostina trasmesso nel contenitore Carosello; lo stesso Bonomi doppia anche i personaggi del cartone animato Pingu, nel quale, allo scopo di favorire la capacità di intuito dei bambini spettatori, tutti i dialoghi sono in una fantomatica lingua "pinguinese", un grammelot totalmente incomprensibile (eccetto alcune parole casuali), rendendo possibile solo ipotizzare cosa venga detto attraverso lo scorrimento delle immagini.
Note
- Annotazioni
- ^ I dizionari si dividono sulla corretta pronuncia del termine.
- Il vocabolario Treccani riporta /ɡrameˈlɔ/[2].
- Il Dipi riporta come pronuncia principale /ɡramˈlo/, con accettabile anche /ɡramˈlɔ/ e sconsigliata /ɡrammeˈlo/[3].
- L'Olivetti riporta /ɡrammeˈlɔ/ e /ɡrammˈlo/[4].
- Il De Mauro[5], il Garzanti[6] e il Sabatini-Coletti[7] indicano tutti il termine come "voce pseudofrancese", ma non danno alcuna indicazione di pronuncia.
- Fonti
- ^ Grande dizionario italiano online
- ^ Grammelot, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 9 novembre 2016.
- ^ Luciano Canepari, grammelot, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
- ^ Grammelot, su dizionario-italiano.it, Dizionario italiano Olivetti. URL consultato il 9 novembre 2016.
- ^ Grammelot, su dizionario.internazionale.it, Dizionario De Mauro. URL consultato il 9 novembre 2016.
- ^ Grammelot, in Grande Dizionario di Italiano, Garzanti Linguistica.
- ^ Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, Grammelot, in Il Sabatini Coletti - Dizionario della lingua italiana, edizione online su dizionari.corriere.it, 2018.
- ^ Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, grammelot, in Il Sabatini Coletti - Dizionario della lingua italiana, edizione online su dizionari.corriere.it, 2018.
- ^ a b c Grammelot, etimologia e significato, su Una parola al giorno. URL consultato il 18 ottobre 2022.
- ^ Dizionario italiano ragionato, D'Anna, Firenze, 1988
- ^ grammelot in Vocabolario - Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 18 ottobre 2022.
- ^ Natascia Festa, Addio a Gigi Proietti. Il grande mattatore e il suo amore per Napoli: «Un’antica e profonda venerazione», su Corriere della Sera, 2 novembre 2020. URL consultato il 3 novembre 2020.
- ^ Roberta Barbi, Il Lonfo | Tutto quello che devi sapere sulla celebre poesia di Fosco Maraini, su Libri e parole, 23 marzo 2020. URL consultato il 9 novembre 2022.
Bibliografia
- Dario Fo, Manuale minimo dell'attore, Einaudi, Torino 1997
- Paolo Albani, Il complesso di Peeperkorn, ovvero L'arte di non dire nulla, alfabeta2, supplemento alfalibri, pag. 16.
Altri progetti
Voci correlate
Collegamenti esterni
- grammelot, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Grammelot, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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