Arduino della Scala
Arduino della Scala (XII secolo, ... – ...; fl. XII secolo) è stato un mercante italiano. Essendo il primo componente della famiglia Della Scala di cui si abbia qualche notizia certa, è posto per questo all'origine degli Scaligeri di Verona.
Biografia
Arduino era un "possidente di riguardo e mercante di panni" che si dichiara di origine "latina" (seguace cioè della legge romana) in un documento del 1180,[1][2]. Alcuni autori ci fanno capire che "origine latina" non significa solo essere seguace della legge romana, ma appartenere a una stirpe romana[3][4].
Quindi Arduino apparteneva alla nascente "borghesia" cittadina, era agiato ma privo di titoli nobiliari. Suoi figli furono un Lonardino/Leonardino e un Balduino (console di Verona nel 1147, ma seguace della legge longobarda),[5] il cui figlio o nipote Jacopino della Scala (o Giacomino), mercante di lane, è considerato il capostipite dei successivi signori di Verona.
Note
- ^ Gian Maria Varanini (a cura di), Gli Scaligeri 1277-1387. Saggi e schede pubblicati in occasione della mostra storico-documentaria allestita dal Museo di Castelvecchio di Verona, giugno-novembre 1988, Milano, Arnoldo Mondadori, 1988.
- ^ I grandi personaggi che hanno cambiato l’Italia del Medioevo - autore: Andrea Antonioli · anno 2019.
- ^ I Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi - Ricerche storiche · Volume 0 - autore: Arturo Galanti · anno 1885, p. 222.«... da stirpe latina sorsero gli Scaligeri...»
- ^ I Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi - Ricerche storiche · Volume 0 - autore: Arturo Galanti · anno 1885, p. 222..«... Risulta da documenti che gli antenati della famiglia della Scala professavano la legge romana, e in una vendita nel territorio di Montorio, fatta il 4 aprile 1180, Arduino della Scala si dichiara di romana stirpe << ex genere Romanorum >>. Un della Scala fu console di Verona nel 1147 e al partito guelfo, o popolare, dovevano appartenere i della Scala, che furono vittime di Ezelino.»
- ^ Della Scala, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 27 ottobre 2016.
