Francesco Imbert Paternò Gioeni

politico italiano
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Francesco Imbert Paternò Gioeni (Napoli, 7 dicembre 1827[1]Catania, ...) è stato un politico italiano.

Francesco Paternò Gioeni

Sindaco di Catania
Durata mandato1º febbraio 1866 –
14 novembre 1866

Biografia

Francesco Gabriele Giuseppe, nome completo, nacque nel 1827, da Gaetano Imbert (1785-?), napoletano, capitano di Fregata della Real Marina del Regno delle Due Sicilie, e da Donna Maria Antonia Paternò e Gioeni (1799-?) di Palermo, duchessa di Furnari[1], figlia di Giuseppe (* 1773 † Catania, 17-I-1844[2]) – a sua volta erede di Vincenzo Benedetto Paternò e Tedeschi, ultimo investito dei titoli di duca di Furnari e barone di Ficarazzi, secondo lo Spreti[3]) – e di Agatina Gioeni.

Già assessore ai Lavori Pubblici, divenne sindaco di Catania dal 1º febbraio al 14 novembre 1866. Sposò a Catania la nobildonna Giovanna Rapisardi di Sant'Antonio. Cavaliere dell'Ordine Mauriziano[4]. Con D.M. del 15 settembre 1899 gli vennero riconosciuti i titoli di duca di Furnari e barone di Ficarazzi[1].

Istituì il Cimitero Monumentale di via Aquicella, durante l'epidemia colerica del 1866-1867[5]; darà le dimissioni per la fuga dei consiglieri impauriti dal contagio. Il fratello Antonio Imbert († 11-XII-1876) fu ammiraglio[6], collaborò alla compilazione della carta idrografica dell'Adriatico[7][8]; sposato con Armonia Fiorillo, morì senza eredi[3].

Bibliografia

  • Giuseppe Giarrizzo, Catania, Roma, Laterza, 1986.
  • Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. III: [E-K], 1930.
  • Vincenzo Pavone, Storia di Catania: dalle origini alla fine del secolo XIX, Catania, S.S.C., 1969.

Note

  1. ^ a b c Francesco Gabriele Giuseppe Imbert, su Progetto Antenati Beni culturali: Stato civile della restaurazione (quartieri di Napoli), San Giuseppe, Nati, 05/09/1827-31/12/1827, antenati.cultura.gov.it. URL consultato il 12 aprile 2023.
  2. ^ Albero Genealogico dei Paternò di Roccaromana e del Toscano, su roccaromana.org. URL consultato il 12 aprile 20023 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2013).
  3. ^ a b marchese Vittorio Spreti, Imbert (famiglia), in Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, Ed. Enciclopedia storico-nobiliare italiana, 1930, p. 675.
  4. ^ Vincenzo Pavone, Storia di Catania: Dalle origini alla fine del secolo XIX, Catania, 1969, p. 144.
  5. ^ In una tomba abbandonata seppellito il fondatore del cimitero, La Sicilia, Catania, 29 marzo 1957, p.4.
  6. ^ Vincenzo La Rosa, Della più durevol gloria della letteratura fondata sulla morale e sulla religione. Discorso [del 28 dicembre 1876], in Atti dell'Accademia stesicorea, II, Catania, Tip. Roma di Rosario Bonsignore, 1877, p. 106.
  7. ^ Ufficio idrografico della Regia Marina, Carta generale di navigazione del Mare Adriatico, Genova, Ufficio idrografico, 1878, SBN IT\ICCU\CFI\0584385 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).: Compilata sui lavori della R. Marina italiana e dell' I. R. marina austro-ungarica, diretti dal cap. di vascello duca Antonio Imbert e dall' i. r. cap. di vascello T. cav. Oesterreicher. — Cap. Wutzel von Wultzelburg dis. — Incisa presso l'i. r. Istituto geografico militare in Vienna sotto la direzione di Antonio Baur, capo della sezione d'incisione. Genova — pubblicata nell'anno 1878 dall'ufficio idrografico, sotto la direzione del capitano di fregata Giovan Battista Magnaghi.
  8. ^ Istituto idrografico della Regia Marina, Carta costiera da Fiumi Uniti a Pesaro : rilievi eseguiti dalla R. Spedizione Idrografica diretta dal Cap. di Vascello A. Imbert, Genova, Istituto Idrografico della Regia Marina - Ufficio Idrografico, 1877, SBN IT\ICCU\CFI\0970245 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).

Voci correlate

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