Egisto Pandolfini

calciatore e allenatore di calcio italiano (1926-2019)

Egisto Pandolfini (Lastra a Signa, 19 Febbraio 1926) è un ex calciatore italiano.

{{{Nome}}}
Pandolfini alla Roma
Nazionalità
SquadraRitirato
Carriera
Squadre di club
1945/1946Fiorentina6 (0)
1946/1947Empoli39 (12)
1947/1948SPAL31 (20)
1948/1952Fiorentina142 (36)
1952/1956Roma120 (30)
1956/1958Inter38 (8)
1958/1960SPAL26 (2)
1960/1962Empoli45(6)

Carriera

Club

Egisto Pandolfini cresce calcisticamente nelle giovanili della Fiorentina ove esordì in Serie A l'11 novembre 1945 contro la Salernitana. In quel primo anno da riseva Pandolfini non conquistò il cuore dei dirigenti Viola che lo dirottarono a fine campionato all Empoli in Serie B. Quì il giovne Pandolfini si mise in luce ma non al punto da meritarsi il ritorno a Firenze. Veniva giudicato troppo piccolo ed in fin dei conti la Fiorentina era sempre un grosso club. Su di lui mise gli occhi il presidente della Spal Paolo Mazza - che di lì a poco si guadagnerà l'appellativo di Mago di campagna - che lo prelevò per pochi soldi mettendolo al centro dell'attacco spallino. A Ferrara Pandolfini esplose e vinse con 20 reti la classifica del girone B della serie cadetta. A quel punto per riaverlo la Fiorentina pagò a Mazza una cifra da capogiro per l'epoca e con i Viola giocò 4 campionati arrivando a debuttare in Nazionale il 2 luglio del 1950 contro il Paraguay. Dopo quatto campionati a Firenze, Pandolfini viene ceduto alla Roma perchè voluto dal tecnico Giuseppe Viani che ha appena riportato i giallorossi in Serie A. Nella capitale resta altre quattro intense stagioni e gli anni romani, come del resto quelli fiorentini, sono l'apice della cariera di Pandolfini che intanto viene arretrato al ruolo di interno senza comunque perdere il vizio del goal. Formidabile nei calci piazzati - a Roma realizzerà ben 9 goals su rigore consacrandosi come uno dei migliori rigoristi capitolini di tutti i tempi - è dotato di una grande tecnica con la quale sopperisce negli anni alla perdita di velocità. Viene successivamente ceduto all'Inter ed a Milano resta due stagioni. Nel 1958, giudicato ormai finito, torna a Ferrara dove Paolo Mazza, che oltre a valorizzare molti giovani sa perfettamente rilanciare vecchi campioni, lo riacquista per poche lire e quidi Pandolfini - o "Gisto"" come lo chiamano con affetto i ferraresi - da il suo contributo per salvare la Spal dalla retrocessione in un campionato opaco per i ferraresi dove brilla la stella di Saul Malatrasi che, ironia della sorte, partirà da Ferrara per militare nelle stesse squadre (Fiorentina, Roma e Inter) in cui militò Pandolfini. L'anno seguente nel miglior campionato di tutti i tempi della Spal, Pandolfini trova il tempo di ritrovare il suo ex compagno dell'Inter Oscar Massei - il più grande spallino di tutti i tempi - e per tenere a battesimo Armando Picchi, Costanzo Balleri e Egidio Morbello che passeranno loro stessi all'Inter l'anno successivo. Chiude con la Serie A nella primavera del 1960 a 34 anni contro il Lanerossi Vicenza. Torna con il ruolo di allenatore/giocatore ad Empoli e con questa squadra vince il campionato di Serie D per poi chiudere con il calcio giocato nel 1962, in Serie C sempre con i toscani, una splendida carriera. L'unico cruccio di Pandolfini resta non aver mai vinto, nonostante abbia giocato in squadre importanti, nemmeno uno scudetto. Inizia successivamente una lunghissima cariera di allenatore nelle giovanili della Fiorentina divenedo il maestro di tantissimi talenti viola. Della Fiorentina diventarà in seguito e per molti anni, apprezzato dirigente. Il 30 maggio 2007, nell'ambito dei festeggiamenti per la fusione tra i due club sportivi che nel 1926 diedero vita alla Fiorentina, Egisto Pndolfini ha ricevuto una targa ricordo per i suoi trascorsi viola.

Nazionale

In Nazionale Pandolfini ha giocato 21 partite in un'epoca in cui le partite degli azzurri erano molto più sporadiche di oggi. Ha giocato 1 partite ai mondiali del 1950 in Brasile segnando una rete e 3 partite segnando una rete ai mondiali di Svizzera del 1954 risultando uno dei pochissimi azzurri che abbiano segnato nel corso di due mondiali. In nazionale ha segnato complessivamente 9 goals e ne è stato più volte capitano. Il 24 gennaio 1954 segna in nazionale una delle reti più veloci della storia del calcio: riesce ad andare in goal contro l'Egitto.