Le automotrici FS ALe 724 sono un gruppo di automotrici elettriche italiane ad azionamento elettronico progettate alla fine degli anni settanta per uso suburbano, traffico pendolare e linee secondarie. Erano costruite con una sola cabina di guida per unità dato l'uso in composizioni bloccate di due o più unità accoppiate permanentemente.

FS ALe 724
Automotrice
ALe 724 nella Stazione di Mergellina nel 2017
ALe 724
Lunghezza 24.900 mm
Larghezza 2.950 mm
Altezza 3.716 mm
Capacità 72 posti a sedere
Scartamento 1.435 mm
Interperno 17.500 mm
Passo dei carrelli 2.560 mm
Massa a vuoto 55 t
Le 884
Lunghezza 26.640 mm
Larghezza 2.950 mm
Capacità 84 posti a sedere
Scartamento 1.435 mm
Interperno 17.500 mm
Passo dei carrelli 2.560 mm
Massa a vuoto 30 t
Le 724
Lunghezza 24.900 mm
Larghezza 2.950 mm
Capacità 72 posti a sedere
Scartamento 1.435 mm
Interperno 17.500 mm
Passo dei carrelli 2.560 mm
Massa a vuoto 31 t
Rodiggio ALe 724: Bo’Bo’
Le 884: 2’2’
Le 724: 2’2’
Diametro ruote motrici 860 mm
Diametro ruote portanti 860 mm
Potenza oraria ALe 724: 1.260 kW
Potenza continuativa ALe 724: 1.120 kW
Velocità massima omologata 140 km/h
Alimentazione elettrica da linea aerea
3 kV cc
Dati tratti da:
Mascherpa, op. cit., pp. 26, 30
Cornolò, op. cit., p. 284

I convogli di ALe 724 di regola sono composti da due motrici, oppure una motrice e una carrozza semipilota, inquadranti una o più rimorchiate; il sistema di trazione è a chopper.

Oltre che per le Ferrovie dello Stato Italiane, 18 elettromotrici sono state costruite nei primi anni ottanta anche per le Ferrovie Nord Milano che le hanno immatricolate come EA 750 - 01÷18.

Storia

 
Una ALe 724 nella livrea originaria "Navetta" in sosta nella Stazione di Cuneo nel 1995

A partire dagli anni settanta le Ferrovie dello Stato iniziarono a porsi il problema, sempre più urgente, della modernizzazione del parco rotabili e soprattutto di quello delle elettromotrici. Una prima serie, di concezione moderna ad azionamento elettronico, i treni GAI, (così chiamati dall'acronimo ideato dal consorzio di costruttori) diede risultati incoraggianti, così verso la fine del 1979 le FS ordinarono all'industria 60 treni composti di 4 elementi; di questi, 30 treni erano composti di 2 elettromotrici del tipo "ALe 724" e 2 rimorchiate intermedie "Le 884". Altri 30 treni con una sola ALe 724 e una rimorchiata pilota "Le 724" al posto della corrispondente elettromotrice.

La prima elettromotrice venne consegnata alle FS il 14 ottobre 1982[1]. Nel corso del 1983 i primi complessi entrarono in servizio sulla cosiddetta "metropolitana FS" di Napoli[2]; dopodiché, altre unità entrarono a disposizione delle varie DTR regionali d'Italia fra cui in Piemonte, Liguria e Toscana.

In origine, le ALe 724, i rimorchi Le 884 e le carrozze pilota Le 724 vennero dipinti nella livrea "navetta" per servizi vicinali in grigio chiaro e fasce orizzontali arancione e viola, ma nei primi anni duemila con la nascita di Trenitalia è stata applicata la livrea XMPR. Sempre nel medesimo periodo, nell'ambito di un progetto di miglioramento del comfort di marcia, un certo numero di unità operanti in alcune regioni è stato interessato da un processo di ristrutturazione degli ambienti interni, mediante l'adozione di nuovi rivestimenti per i sedili, l'installazione di condizionatori sull'imperiale e la sostituzione dei finestrini a ghigliottina con quelli dotati di chiusura a chiave (apribili solo in caso di necessità dal personale del treno); ciò allo scopo di assicurare una corretta climatizzazione degli ambienti.

Giudicate oramai inadeguate rispetto ai requisiti imposti dal trasporto pendolare, anche se forse un po' prematuramente, stante le loro caratteristiche e prestazioni nel complesso ancora valide che ne avrebbero anzi potuto suggerire un ulteriore revamping, stavolta dell'elettronica, oltre a quello già precedentemente eseguito e dianzi citato, dal 2016 le ALe 724, assieme ai rimorchi Le 884, sono state per buona parte dismesse, rimanendo in servizio solo presso le divisioni passeggeri di Piemonte (Torino Smistamento) e Campania. Con la consegna dal 2019 dei nuovi treni Pop è stato disposto il ritiro definitivo anche delle ultime ALe 724, comprensive di materiale rimorchiato Le 884-Le 724 entro la primavera 2021, non essendo i mezzi dotati di impianto antincendio (il quale, tuttavia, si sarebbe forse anche potuto applicare, come fatto del resto su altri veicoli ferroviari non recentissimi); tuttavia, dato il perdurare della pandemia da COVID-19, al fine di garantire la presenza di più corse possibili, hanno continuato a circolare anche gli ultimi complessi fino al 2023.

Nel gennaio 2023 le ultime ALe 724, in servizio sul passante metropolitano di Napoli, sono state definitivamente ritirate dal servizio. Inizialmente il piano di Trenitalia, prima dell'accantonamento, prevedeva il loro utilizzo come materiale di riserva, tuttavia nel febbraio dello stesso anno sono state trasportate nello scalo di Maddaloni-Marcianise Smistamento in attesa della demolizione[3][4]. Inoltre, non si esclude la possibilità di conservare almeno un treno completo a fini storici.

Caratteristiche

Le caratteristiche innovative salienti delle ALe 724 sono la cassa a struttura in lega leggera, il controllo di potenza elettronico della trazione, la frenatura elettrica a recupero d'energia e a dissipazione su reostato e le sospensioni pneumatiche.

La capacità di posti a sedere offerta da un convoglio di 4 elementi è di ben 320 posti; tuttavia in virtù della leggerezza delle casse riesce a raggiungere i 100 km/h in soli 40 secondi. Le porte di ingresso, a due elementi ad espulsione, a comando elettropneumatico permettono un rapido incarrozzamento dei viaggiatori pendolari.

Il controllo di potenza dei motori è ottenuto mediante un chopper in serie ad ogni gruppo motore con modulatori a frequenza fissa. Il freno è elettrico a recupero e a dissipazione su appositi reostati posti sul tetto dell'elettromotrice con controllo automatico. È inoltre attiva la tradizionale frenatura pneumatica che interviene automaticamente a bassa velocità.

L'aggancio è automatico, tipo Scharfenberg, e permette simultaneamente l'aggancio meccanico, elettrico e pneumatico.

Gli arredamenti interni adottati sono di tipo piuttosto semplificato dato l'uso precipuo del rotabile. Nella versione per il servizio ferroviario metropolitano di Napoli è stato ridotto il numero di sedili per aumentarne la capacità di carico di passeggeri ed è stato adottato un sedile semplificato in preformato plastico per agevolarne la manutenzione.

Note

  1. ^ Notizie flash, in "I Treni Oggi" n. 25 (dicembre 1982), p. 8.
  2. ^ Notizie flash, in "I Treni Oggi" n. 32 (settembre 1983), p. 5.
  3. ^ [1]
  4. ^ [2]

Bibliografia

  • Erminio Mascherpa, Arrivano le elettromotrici ALe 724, in I Treni Oggi, anno 3, n. 23, ottobre 1982, pp. 26-.
  • Giovanni Cornolò, Automotrici elettriche dalle origini al 1983, Duegi Editrice, 2012 (ristampa del 1983), pp. 272–284.
  • Sergio Pautasso, Trent'anni fa, ALe 724 e rimorchi (I), in Tutto treno, anno 3, n. 267, ottobre 2012, pp. 16-23, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Sergio Pautasso, Trent'anni fa, ALe 724 e rimorchi (II), in Tutto treno, anno 3, n. 268, novembre 2012, pp. 20-27, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).

Voci correlate

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